Altro giro, altra corsa: una nuova rivoluzione in vista

Altro giro, altra corsa: un’altra rivoluzione è dietro l’angolo e a Palermo le porte si confermano girevoli. L’ultimo in ordine di tempo a dare l’arrivederci è il direttore sportivo Nicola Salerno, il terzo della stagione dopo Foschi e Faggiano. Un addio che passa quasi nell’indifferenza generale visto che il dirigente di Matera ha lavorato all’ombra e senza una grande esposizione a livello mediatico. Un’avventura di poco meno di tre mesi, una media simile a quella degli allenatori che restano in carica sulla panchina rosanero.

Senza alcun dubbio a Salerno non vanno date colpe per il mercato di gennaio: arrivato a sessione inoltrata, il ds rosanero ha provato a mettere una pezza con qualche trattativa ma ha dovuto fare i conti con il muro eretto dall’ex presidente Zamparini. Addirittura nelle idee di Salerno c’era anche l’acquisto di un portiere, ma alla fine tutto è rimasto tale e quale. Più di ogni cosa, invece, il direttore sportivo paga anche il rendimento negativo di Diego Lopez. Il tecnico uruguaiano, anche lui vicino all’addio, non ha saputo prendere in mano la squadra e si è rivelato la scommessa fallita del direttore sportivo che aveva puntato tutto su di lui per il dopo Corini.

Salerno-Lopez, la coppia che doveva segnare la rinascita del Palermo (anche con il prossimo campionato di Serie B) e adesso si ritrova con le valigie in mano nel nuovo marasma generale. Una bella patata bollente da gestire per Paul Baccaglini, la sorpresa dentro l’uovo di Pasqua. L’eventuale nuovo direttore passa in secondo piano in questo momento, visto che prima l’ex iena dovrà indicare tra qualche giorno il nome della società (in questo caso una SPV) che acquisterà il Palermo e pensare anche al nuovo allenatore.

Proprio su quest’ultimo punto l’incertezza è totale. Un ritorno di Corini, Ballardini o De Zerbi sembra utopia pura, da tenere in piedi la possibilità di una soluzione interna per terminare la stagione (Bosi?) ma anche la possibilità di un traghettatore fino a giugno (Reja? Colomba? Mutti?). In caso di nuovo allenatore, ecco che tornerebbe prepotentemente sulla scena Maurizio Zamparini: senza DS e con un presidente che si è dichiarato inesperto, il patron friulano andrebbe a caccia di una nuova figura da far sedere sulla panchina del Palermo. Un nuovo caos in una stagione estenuante: avanti un altro, sperando che possa essere l’ultimo valzer almeno di questa annata.


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