Baccaglini: “Abbiate fiducia, Palermo progetto collettivo” – FOTO

Un fiume in piena Paul Baccaglini. Conferenza stampa di presentazione (QUI LA PRIMA PARTE) nel quale il nuovo patron rosanero ha sciolto dubbi su capacità finanziare ed idee per il futuro: “Vogliamo creare la miglior società possibile – continua – . Ogni progetto che faremo sarà declinata con una profilo societario adatto. Il Palermo ha grande pubblico in America o in altri paesi. Noi rappresentiamo questi colori, possiamo espandere il marchio del Palermo per fare marketing ma per rappresentare questi colori nel mondo. Questo marchio fa parte del made in Italy, bisogna sfruttarlo. Mi auguro che le mie idee possano vedere il calcio in altro modo, se il nostro progetto sarà di successo verrà seguito e copiato dalle altre realtà italiane. Credo nel calcio italiano, l’Italia è un posto straordinario non sfruttato al massimo“.

FOTO – BACCAGLINI SI PRESENTA: LA GALLERY

E sul suo passato: “Lo porto con orgoglio, impossibile cancellarlo. Le foto che avete visto ieri le ho fatte a 20 anni, a quella età volevo mettermi a petto nudo e divertirmi. Non me ne vergognerò mai, i social sono dei database anche per i dirigenti del futuro. Viviamo in un mondo fatto di etichette, il fatto che io abbia le mani tatuate significa che son un galeotto, che fumo canne e robe simili. Nel mondo della finanza ho rotto gli schemi, sono riuscito a trovare sempre la credibilità in base ai risultati prodotti. Chiedo di avere un’opportunità, siamo qui per fare una cosa fantastica. E’ strano che non sia arrivato un 65enne di un certo curriculum, ma magari poi sarà una figata quanto vogliamo fare noi. Non faremo proclami del genere “Messi verrà a Palermo in estate”“.

Baccaglini prova ancora a fare chiarezza sul suo fondo: “Integritas-Capital è il mio fondo. Non troverete tante informazioni, troverete la conferma che sono uno dei soci fondatori. L’azionista sarò io. Cascio? Ci siamo sentiti durante questi mesi – racconta -. Lui è impegnato nel mondo dello spettacolo e della musica. Ama il Palermo, dentro questo gruppo chi ama questa squadra trova le porte aperte. Lui può portare una serie di partnership e sponsor, si possono creare magari degli eventi. ieri mi ha mandato un messaggio bellissimo, farà sempre parte del progetto, qualunque sia la sua carica“.

I risultati sono la natura conseguenza di un progetto ben strutturato – afferma -. Se gettiamo le basi per una squadra solida con giocatori che hanno la stessa mentalità, i risultati arrivano. Alla fine è aritmetica, è il bello dello sport. Siamo qui per raggiungere il massimo degli obiettivi e lo dobbiamo ai tifosi. Sono un ragazzo italo-americano partito dall’America e arrivato oggi qui. Ci vuole pazienza e coerenza, se si applicano questi due parametri, con un po’ di fortuna, why not?“. Baccaglini è un fiume in piena e non nasconde il suo entusiasmo: “Il modus operandi delineato da lei (prendere aziende in difficoltà, fare utili e rivenderla dopo pochi anni, ndr) è un modello molto interessante e che si applica, ma per chi è interessato ad una speculazione di medio termine. Bonificarla e poi rivenderla fa a botte con il concetto di creare attorno al Palermo Calcio un progetto di “Palermo città vincente”. Poi se dovessimo riuscirci ed in un secondo momento arriverebbe qualcuno con cifre impressionanti per continuare a crescere lo faremo, ma se mettono sul tavolo un’offerta così allettante significa che il Palermo diventerebbe quella realtà che noi sogniamo. Poi venderla sarebbe un peccato. Io sono un instancabile ottimista, penso che programmazione di questa settimana sia l’esempio. Abbiamo anche un appuntamento con il rettore dell’Università di Palermo, bisogna iniziare dai giovani. Spiegando faccia a faccia quello che vogliamo fare, concentrandosi facendo un passo indietro e non focalizzandosi in un grande progetto, fatico a credere che le istituzioni lo interromperebbero. Se lo fanno mi piacerebbe sapere perché, altrimenti non sarebbe giusto investire su questa cosa. Io sono sempre pronto a mettere in dubbio il mio progetto che è valido e flessibile, pronto ad essere modificato giorno dopo giorno“.

Dubbi sui fondi? Baccaglini fa ancora più chiarezza: “Essendo una società di investimento, noi non possiamo fare pubblicità a quello che facciamo. Bisogna registrarsi nel sito per avere una conversazione con un reale investitore. Il sito non è stato fatto per arrivare oggi e mostrare tutto. Keyston Group l’ho aperto un bel po’ di anni fa da solo e poi è confluito in Integritas Capital. Foundation International, invece, vi passerò il link per accedere (ride, ndr)“.  Baccaglini ritorna poi sulla questione Cascio e sull’affare sfumato: “L’offerta di Cascio era strutturata in modo diversa. Lui ha un rapporto con Tacopina che ha aperto questa porta. Io e lui ci conosciamo perché abbiamo un network comune. Attenzione: lui non si appoggiava al mio fondo per finanziare la mia operazione, ma un fondo gestito da una persona che ha una linea di credito aperta con due grosse banche americane che si sono messe a disposizione per essere il capitale dell’operazione. Io permettevo e gestivo alcuni flussi, come se il Palermo Calcio di Cascio fosse stato un nostro cliente. io avrei aiutato nella gestione economica e nell’ottimizzazione dal capitale. L’operazione secondo me è fallita perché c’erano troppi elementi che strattonavano l’operazione in direzioni diverse e non c’è mai stata l’opportunità di spiegare come era strutturata. Io non avevo come controllare questa situazione, finita lì. Il rapporto con Zamparini ha preso poi una piega diversa ed io ho l’ho seguito in prima persona“.

Fondo è un termine che semplifica le attività finanziarie che noi facciamo – spiega – . Noi abbiamo clienti, facciamo ad advisor proponendo occasioni di investimento nei mercati. Vi chiedo di fidarvi non di me ma del giudizio del presidente Zamparini, fateci andare in questa direzione giorno dopo giorno – la richiesta di Baccaglini – . Se poi i risultati ed i progetti non si vedono chi se ne frega“.

Chiosa finale di Baccaglini ancora sulla questione stadio: “Giovedì presenteremo un progetto conforme (ride, ndr). Il dialogo è fondamentale, bisogna conoscere il territorio e le istituzioni che rappresentano il territorio. Incontrerò anche la Regione. Bisogna essere biunivoca la cosa, sono sicuro che tutti hanno un sacco di idee e col tempo mi piacerebbe che nel progetto Palermo confluiscano idee che noi non abbiamo avuto. Possiamo ingrandire e perfezionare questo progetto un collettivo. Con questa mentalità riusciremo ad abbattere la resistenza che c’è stata e c’è tra le istituzioni ed il Palermo Calcio. Penso che sarebbe stato sbagliato presentarsi dal presidente Zamparini per fare i suoi progetti con il soldi di altri. Abbiamo messo sul tavolo prospettive che permetteranno di far fronte a tuttoSpero che oggi inizi un rapporto bello e costruttivo”.


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