Coppa Italia, Juventus-Lazio: per entrambe non un semplice premio…

Primo passo per il “Triplete” o coronamento per una stagione di sacrificio e giocata al meglio? La finale di Coppa Italia di questa sera, tra Juventus e Lazio, è anche questo: da una parte la Juventus davanti alla fase 1 di 3 del suo obiettivo finale, il Triplete, dall’altro la Lazio di Simone Inzaghi, squadra tra le più in forma del momento e che vuole chiudere al meglio una stagione che l’ha vista protagonista. Solo una di loro due alzerà sopra il cielo dell'”Olimpico” la 70° Coppa Italia.

Da una parte i bianconeri di Massimiliano Allegri, che questa sera potrebbe iniziare il cammino verso il “Triplete”, ma dall’altro potrebbe anche finirlo in anticipo, prima ancora della sfida decisiva di Cardiff contro il Real Madrid del prossimo 3 giugno. La Juve non ha più tempo da perdere, come ha detto lo stesso tecnico della campionessa in carica nella conferenza stampa della vigilia, e la sfida secca di questa sera vale già una stagione, nonostante siano davanti al trofeo meno importante dei tre ai quali possono ancora concorrere. I bianconeri hanno dalla loro parte i precedenti in questa stagione contro i capitolini: 0-1 all’andata e 2-0 al ritorno, e anche nell’ultimo confronto in una finale di Coppa Italia (2 anni fa), sono stati i bianconeri ad avere la meglio; uno degli svantaggi, invece, è il fattore campo, che stasera sarà neutro, ma che la Lazio conosce senza dubbio meglio dei suoi avversari, inoltre, la scorsa domenica, gli uomini di Allegri sono proprio caduti in questo stadio contro la Roma e Inzaghi spera che la storia si ripeta anche stasera.

A proposito di Inzaghi, è lui l’artefice di questa stagione laziale. Quarto posto aritmetico in campionato, finale di Coppa Italia e 2 Derby su 4 vinti in stagione, niente male per una seconda scelta. L’ex allenatore della Primavera della Lazio, era subentrato lo scorso anno sulla panchina della Prima Squadra al posto di Stefano Pioli, ma a fine stagione non era stato riconfermato. Lotito cercava Bielsa, ma dopo che l’allenatore argentino ha declinato la proposta, ripiegò su Inzaghi, che ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza. Ora il tecnico si può togliere uno sfizio, anzi due: vincere un trofeo, che coronerebbe una stagione magistrale, e scipparlo alla Juve, negandole l’en plein stagionale. Inzaghi sa di partire contro pronostico, come riferisce nella stessa conferenza stampa della vigilia, ma ci crede: in primis, perché non ha nulla da perdere e in secundis perché la sua squadra sta godendo di un pazzesco periodo di forma, sopratutto tra le mura amiche.

Entrambe le squadre hanno tenuto i loro pezzi più prestigiosi ai box nell’ultima di campionato, ma sono pronti a mettere in campo le formazioni migliori. Marchisio recupera per i bianconeri, ma ancora out Khedira. Mentre tutti a disposizione per i biancocelesti, ma con Keita che potrebbe partire dalla panchina. Queste le probabili formazioni:

Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Marchisio, Lemina, Alex Sandro; Dybala; Higuain, Mandzukic.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Hoedt, De Vrij, Wallace; Basta, Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile.


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