Palermo, Chi è Pawel Dawidowicz? Il profilo / VIDEO

Ormai è fatta. Pawel Dawidowicz sarà a breve in Sicilia per diventare un nuovo giocatore del Palermo, arricchendo ancor di più la colonia polacca formatasi in rosanero (o “ZamPolonia“, come diversi tifosi l’hanno già ironicamente ribattezzata). Ma che giocatore è Pawel Dawidowicz?

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Intanto il difensore originario di Olzstyn (classe 1995) non è solo un difensore: nonostante sia alto quasi 190 centimetri (il che lo rendono un talento naturale nei contrasti e in fase aerea), Dawidowicz ha anche ottime doti di palleggio e una disinvoltura tale da permettergli di essere schierato all’occorrenza anche come mediano di rottura davanti alla difesa.

Cresciuto nelle giovanili del Sokol Ostroda, viene notato nel 2011 dal Lechia Danzica, club polacco con il quale ha esordito nei professionisti, prima nella squadra B in terza serie e po nella massima divisione. Con il Lechia, Dawidowicz (mettendosi in mostra in un amichevole con il Barcellona nell’estate 2013: finita sul 2-2) si è conquistato l’accesso nelle nazionali giovanili della Polonia (1 sola presenza – nel 2015 – con la nazionale maggiore) e l’ingaggio a soli 18 anni con il Benfica nel 2014 per la cifra di 2 milioni di euro.

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Annunciato come un potenziale crack del calcio europeo e seguito da decine di club, Dawidowciz non ha mai esordito nella prima squadra del Benfica. Con i lusitani il polacco vanta fino ad oggi 66 presenze e 3 reti, mentre nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Bochum (Zweite Liga, Germania), in prestito dal Benfica, giocando 17 gare con un buon rendimento nonostante una stagione funestata da diversi infortuni.

Come per Szyminski, l’incognita resta l’ambientamento, problema tipico dei giocatori del Nord e dell’Est europeo. Stavolta però, paradossalmente, la “colonia polacca” potrebbe risultare un vantaggio: Cionek, Murawski, Szyminski e Dawidowicz potrebbero superare insieme le difficoltà linguistiche e di ambientamento e integrarsi al meglio nell’ambiente e nel gioco di Tedino, che punta apertamente a sviluppare un calcio moderno e per certi versi lontano dalle idee tecniche tipicamente italiane. Sarà davvero Zampolonia? Ancora alcune settimane e poi lo scopriremo…

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