Serve una scelta definitiva: se non la prende Zamparini, toccherà a Corini

L’ennesimo martedì di attesa. Oggi il Palermo torna ad allenarsi in vista della trasferta di Napoli e permangono i dubbi su chi si presenterà al campo per la prima seduta settimanale. Zamparini non ha esonerato Corini, ma l’allenatore bresciano stavolta ha detto basta: o si va avanti nel tentativo di raggiungere una insperata salvezza, o le strade si separano una volta per tutte. Lo ha lasciato intendere domenica subito dopo la partita e lo ha reso noto alla dirigenza una volta preso atto dell’esito del summit di Vergiate.

Salerno è riuscito a convincere Zamparini che la scelta più logica per il momento è quella di proseguire con Corini in panchina. Adesso dovrà convincere l’allenatore a non mollare. Impresa difficile, considerando che Corini vuole garanzie dallo stesso Zamparini. Per questo motivo lo scenario delle dimissioni inizia seriamente a prendere forma. Ieri sera il tecnico ha preso nuovamente in considerazione l’idea di lasciare anzitempo il Palermo, senza però prendere una decisione definitiva.

Oggi è ancora una volta il giorno del giudizio. Stavolta però si spera che sia definitivo. Perché aver buttato via una stagione non deve aprire le porte al caos, soprattutto in una situazione ambientale come quella di Palermo, dove l’indice di gradimento per Zamparini è giunto ben oltre i minimi storici. Che ci sia ancora voglia di salvarsi o che si voglia dar spazio ai (pochi) giovani di valore in rosa, non importa. Quel che importa è che si faccia una scelta definitiva, una volta per tutte. Da qui a fine stagione con lo stesso allenatore, con obiettivi chiari e senza pretese. Tanto ormai, se non si fosse capito, il Palermo ha due piedi in Serie B.


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