Corini, ora è Nagasaki: Salerno l’unica speranza per i rinforzi

Dopo Hiroshima, Nagasaki. Una settimana dopo aver chiamato De Zerbi (e aver incassato un secco “no”), Zamparini sgancia la seconda bomba atomica convocando Corini per l’ennesimo confronto. Esonero possibile, poi esonero vicino, poi il nulla. Si continua così, perché – evidentemente – di alzare bandiera bianca non c’è intenzione e perché – altrettanto evidentemente – un nuovo allenatore a libro paga non fa bene alle casse societarie.

L’incontro a casa Zamparini, iniziato verso le ore 15 di ieri, ha avuto come esito l’ufficialità dell’approdo di Nicola Salerno nel ruolo di direttore sportivo e la conferma di un allenatore che continua a vivere nelle montagne russe. Però lo fa con la voglia di rimontare gli otto punti di distacco dall’Empoli e con la speranza che queste ultime settimane di calciomercato possano portare qualche rinforzo per mantenere viva la fiammella.

Zamparini ha chiamato Salerno proprio per questo. Simic non è stato capace di fare la campagna acquisti richiesta, anche perché il Palermo deve fronteggiare diverse complicanze per muoversi nel mercato italiano, dunque il patron ha scelto un profilo di maggiore esperienza. Una scelta per l’immediato, senza tralasciare il futuro. Il Palermo della prossima stagione, qualunque sia la categoria, va costruito da gente capace. Foschi e Faggiano non ne hanno avuto la possibilità, Salerno si augura di poter avere maggiori margini di manovra.


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