Gonzalez: “Potrei star fuori per più di un mese”

Un lungo infortunio che lo terrà fuori dai campi di gioco per un mese o poco più, questa è la situazione del difensore Giancarlo Gonzalez. Non è di certo per lui uno dei migliori avvii di stagione, all’inizio messo sul mercato, poi l’attesa per rivederlo in campo e adesso lo stop. Gonzalez in queste sue prime apparizioni aveva fatto molto bene, dando maggiore sicurezza ad un reparto che privo della sua presenza in sole due gare ha già subito 8 reti.

Numeri poco consolanti come non lo sono i tempi di recupero, in un’intervista rilasciata ai media costaricani così Gonzalez ha parlato del suo infortunio: “Faccio una premessa. Io non conosco con precisione i tempi per il mio recupero perchè i medici vogliono vedere l’evoluzione della situazione giorno dopo giorno. Però sin dall’inizio mio medico mi ha detto che prima di poter tornare al 100% potrebbero passare almeno 35 giorni. Devo stare attento perché, procedendo incautamente, potrei causare una ricaduta“.

Dopo le due sconfitte contro Torino e Roma, i rosanero sono alla ricerca di punti importanti per la lotta salvezza, l’assenza di Gonzalez si farà sentire: “Col Palermo salterò dei match importanti, come quelli contro Udinese e Cagliari. Sono partite in cui ogni allenatore vorrebbe avere tutta la propria squadra a disposizione ma a quanto pare adesso non è possibile. Io, intanto, devo pensare al mio recupero. Purtroppo è successo e devo guardare il lato positivo, cioè una pronta guarigione. Io vorrei giocare sempre, ma quando capitano questi infortuni, non puoi davvero far nulla“.

Un pensiero anche alla Nazionale, considerata dal difensore sempre un elemento importante della sua carriera: “Ovviamente non perdo la speranza di poter giocare le prossime partite della mia Nazionale. A me piacerebbe dar tutto per i miei tifosi, ma attualmente sembra difficile, specialmente se per recuperare dall’infortunio saranno necessari quei 30 giorni di cui mi ha parlato lo staff medico. Non sapete quanto mi dispiacerebbe passare la mano, sarebbe un peccato”.

 


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