Palermo, la retrocessione può portare una perdita di 35 milioni

La Serie B è ormai una realtà con cui il Palermo deve tornare a fare i conti, e quest’ultima parola non è affatto casuale. Il ritorno alla cadetteria, infatti, costerà un bel po’ di soldi ai rosanero che riusciranno ad attenuare le perdite soltanto grazie all’intervento del paracadute. Il “tesoretto” riservato dalla Lega Serie A, però, non è certo l’ancora di salvataggio del Palermo o soldi che qualcuno si intascherà, ma soltanto una cifra che aiuterà i rosanero in quella che tutti si sperano sia una veloce risalita.

Iniziamo a fare i conti proprio con il paracadute: il Palermo incasserà 25 dei 60 milioni di euro messi a disposizione dalla Lega. Il Pescara, prima retrocessa aritmeticamente in Serie B, prenderà 10 milioni (visto che è in Serie A soltanto da un anno) mentre da capire se la terza retrocessa sarà il Crotone o l’Empoli. Nel caso retrocedessero i pitagorici, resterebbe una parte residuale di 15 milioni di euro che andrebbero al Palermo al secondo anno di B in caso di mancata risalita. Certamente un’ipotesi che nessuno si augura, visto che due anni consecutivi tra i cadetti potrebbe costare caro alle casse già precarie del Palermo.

Dicevamo che i rosa perderanno tanto con la retrocessione ed i soldi del paracadute da soli serviranno a limitare i danni sul fronte dei diritti televisivi. Il Palermo, nel bilancio al 30-06-2016, aveva segnato a bilancio 35.126.728 euro: una cifra distante anni luce da quella che offre la Serie B. Secondo il contratto stipulato tra la Lega B (che alle retrocesse non garantisce la mutualità che vale qualche milione di euro) e Sky Sport per il triennio 2015-18, nella prossima stagione sportiva saranno 22 milioni i soldi messi a disposizione delle squadre: il 75% sarà una parte fissa divisa egualmente tra tutte le squadre, il restante 25% in base al risultato agonistico. Il Palermo, quindi, dovrebbe incassare poco meno di un milione di euro: una cifra sicuramente superiore all’ultimo anno in B (432 mila euro), ma distante anni luce dalla Serie A.

Altro tema caldissimo sono le sponsorizzazioni. Il Palermo, come la maggior parte delle squadre della massima serie, grazie al contratto stipulato con l’advisor Infront riesce ad avere una quota fissa di denaro a prescindere dal numero di sponsor a disposizione. Questo, però, non vale per la Serie B e nella stagione 2013-14 i rosanero incassarono appena 1.057.000 euro dagli sponsor.

Un’altra grossa perdita, quindi, così come quella del valore della produzione (già sceso da 90 milioni a 56 milioni in un anno tra il 2015 ed il 2016), della biglietteria e del parco giocatori. Già quest’ultimo è stato ampiamente svalutato visto l’annata da incubo e con la Serie B quei pochi giocatori che possono portare dei soldi (vedi Nestorovski oppure Rispoli) potrebbero andare via a prezzi di saldo. Una perdita che, senza considerare variabili come l’impatto della gestione Baccaglini, si può stimare intorno ai 35 milioni di euro. Se quella di quest’anno è stata una retrocessione pilotata, senza dubbio è da considerarsi un vero e proprio suicidio.


2 thoughts on “Palermo, la retrocessione può portare una perdita di 35 milioni

  1. Come al solito l’autore dell’articolo (Giovanni Mazzola) tende a salvare l’immagine di Zamparini, che non sarebbe uno scriteriato. Ma i dati esposti sono solo parziali, non si è tenuto conto nemmeno del plusvalore dovuto alle ultime due vendite (Quaison ed Hiliemark) nè delle vendite di Sorrentino, Maresca e Gilardino che qualcosa avranno pur fruttato. E poi credo che non è tutto oro quel che luce, bisognerebbe spulciare a fondo nei bilanci societari e non solo in superficie. Come la mettiamo con le banche (Unicredit?) che è stato detto non hanno concesso più fidi? E perchè?

  2. @francesco da roma, ma quali cessioni??? Maresca e Sorrentino scadenza di contratto, Gilardino ha voluto buonuscita per chiuderlo. Hiljemark e Quaison appena 2 miliooni a testa. Unicredit ha tolto il fido perché la società registra perdite da anni. Ma ne capisce di economia?

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