Palermo, non accontentarti: a Foggia serve una vittoria per restare in alto

I cancelli del “Pino Zaccheria” si riaprono di nuovo per il Palermo, ventuno anni dopo l’ultima visita dei rosanero in terra pugliese in un campionato di Serie B. Altri tempi, altri protagonisti. L’ultimo incrocio terminò 1 – 1, con il sigillo dei Satanelli a firma di Zanchetta al quale rispose prontamente Vasari. Quel campionato fu nefasto per i rosanero, 35 punti conquistati e retrocessione da penultima in classifica. Situazione completamente diversa da quella attuale, con il Palermo che punta alla promozione diretta e al ritorno immediato in Serie A dopo un solo anno di purgatorio. Cinque punti, una vittoria e due pareggi: ecco il biglietto da visita con il quale i rosanero si presentano a Foggia.

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La squadra rossonera non vive certo un momento facile: è tornata in cadetteria dopo 19 anni ed è alle prese con un inizio shock. Un pareggio casalingo per 1 -1 contro l’Entella, due sconfitte in trasferta, entrambe per 5 a 1, che pesano come macigni sulle spalle dei giocatori e del tecnico Stroppa, già messo in discussione dopo i due capitomboli. Risultati che possono ingannare e far pensare ad una gara “facile”. Tedino ha in parte ragione: il Foggia è una squadra rognosa, che tra le mura amiche dà il meglio. Lo “Zaccheria” è un fortino infuocato, come il “Barbera” dei tempi migliori. Nella passata stagione in Lega Pro, su tre sconfitte complessive, solo una è arrivata davanti i propri tifosi. Numeri insindacabili che fanno ben capire come la gara di oggi non sarà proprio una passeggiata di salute per i rosanero.

TEDINO: “CONTRO IL FOGGIA È DIFFICILE”

Ciò non toglie che il Palermo deve scendere in campo per prendere il bottino pieno. Serve coraggio, determinazione, convinzione nei propri mezzi. La differenza tecnica tra le due squadre c’è e gioca a favore del Palermo. I rosanero non possono accontentarsi di un pareggio come successo a Brescia (piena emergenza contro le Rondinelle, un punto prezioso), deve imporsi fin da subito. Tedino, in conferenza stampa, ha usato parole prudenti che però non necessariamente devono fare supporre un Palermo al risparmio. E’ abbastanza chiaro che il Palermo giocherà a Foggia per misurare e rilanciare  ambizioni e potenzialità, ancora non del tutto espresse in questo inizio di stagione. Il pareggio contro l’Empoli ha convinto a metà, ha mostrato tanti pregi come un attacco scintillante – e un Coronado trascinatore – ma anche dei difetti come una difesa tutta d’un tratto fragile e qualche uomo non ancora in piena forma fisica. 

I due pareggi con Brescia e Empoli sono figli di una situazione d’emergenza che si riproporrà altre volte in campionato, un ostacolo in più sulla strada rosanero. Ma oggi si gioca finalmente dopo una settimana “normale”, senza particolari problemi atletici, e Tedino ha solo problemi di scelta nel varare una formazione equilibrata che garantisca lo sviluppo di un gioco offensivo che possa impaurire il Foggia. Vincere, proprio dopo una settimana “normale”, sarebbe un altro segnale importante, anche all’interno del gruppo. Siamo ancora all’alba del campionato ma è auspicabile non perdere troppo terreno dal vertice della classifica. C’è un ambiente da rivitalizzare e qualche segnale da mandare alle altre concorrenti per la promozione.

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1 thought on “Palermo, non accontentarti: a Foggia serve una vittoria per restare in alto

  1. Buttiamo le carte in tavola. L’obiettivo stagionale dichiarato è solo per prendere per il c……o l’ambiente ed i tifosi, come sempre.
    L’obiettivo veritiero è rimanere in serie B, incassare ulteriori 15 mln di euro, vendere Nesto, Rispoli e compagnia varia, cioè tutto il vendibile.
    Ovvero sia raschiamo il barile più che si può. Atrimenti non si giustificherebbero certe scelte come quella del portiere.

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