Appuntamento col destino: Palermo-Pescara, un bivio salvezza

L’appuntamento con la fortuna è andato meglio del previsto, soprattutto in questi tempi di fantasiose classifiche fatte di “se le partite finissero al 45′” e di “se mio nonno avesse le ruote“. Fortunatamente le partite terminano sempre al triplice fischio dell’arbitro e giusto qualche istante prima, negli ultimi quattro giorni, è girato tutto a favore del Palermo. Dal gol di Trajkovski per il 3-4 sul campo del Genoa al gol di D’Alessandro in un Atalanta-Empoli che nel capoluogo siciliano è stato seguito quasi fosse una finale di Champions League.

Due colpi di fortuna, bisogna ammetterlo, che regalano al Palermo la chance di giocarsi da solo l’opportunità di scavalcare l’Empoli in classifica al termine del girone d’andata. La ricetta? Due vittorie in due scontri diretti: quello di stasera col Pescara e quello della ripresa proprio contro i toscani. Due partite in cui il destino della squadra di Corini sarà tutto in mani rosanero. A cominciare appunto da questa sera, per una partita che Zamparini ha già definito “più difficile di quella con la Juventus” e che presenta l’arma a doppio taglio dell’entusiasmo post-Genova.

Corini ha immediatamente messo in guardia la squadra, qualora ce ne fossero dubbi. Sì, bravi tutti (senza esagerare), ma da Marassi si torna con qualche certezza e ancora tante lacune. Pensare di aver invertito la rotta per un contropiede andato una volta tanto a buon fine sarebbe un errore fatale. Anche più grave di sottovalutare il Pescara, che in tutta onestà è un avversario alla portata del Palermo anche in queste condizioni.

La sorte ha regalato ai rosa una chance da non sprecare. Il primo appuntamento col destino è in programma questa sera, allo stadio “Renzo Barbera”: con tre punti, l’Empoli si ritroverebbe a -2 alla vigilia dello scontro diretto del “Castellani”. Se non basta questa come motivazione per far bene, alla luce del -8 che stava maturando poco più di 48 ore fa, allora non serve nemmeno ragionarci sopra. Il Palermo può tornare ad avere la salvezza nelle proprie mani. Basta fare qualcosa che quest’anno non è mai riuscita: vincere in casa.

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