Roma, Spalletti: “Classifica? E’ ancora presto per parlarne”

Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, è stato intervistato ai microfoni di Premium Sport, al termine del successo per 4-1 contro il Palermo. Ecco le parole del tecnico giallorosso: “È stata una bella vittoria, abbiamo sfruttato l’occasione per guadagnare qualche punticino dalla vetta. Era importante dare seguito alle vittorie in campionato, ogni tanto vedo troppa tensione, i giocatori sentono questa tensione, questo dover far subito bene, se non si riesce un passaggio c’è quello successivo, però abbiamo fatto bene. Io interpreto diversamente i gol che fa la squadra, questo è un bene, è un dato che dà importanza al valore del collettivo. Mi voleva far vedere la classifica (ride)? È presto per vederla, le squadre devono trovare una quadratura, le nazionali hanno creato delle difficoltà a qualche squadra e bisogna prendere il passo del campionato e montarci sopra bene come fatto stasera. È un bellissimo risultato quello del Milan, non è vero che non possono stare lì, a partire dal suo allenatore hanno tutte le carte in regola per stare lì”.

Il tecnico toscano ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport: “Nel primo tempo non siamo stati bravi come nella ripresa, ma siamo andati in vantaggio senza rischiare troppo, nonostante un po’ di tensione. Non eravamo tranquillissimi, ma nella ripresa abbiamo giocato con più serenità e abbiamo fatto dei bei gol. I calciatori che nella grande squadra devono subire qualche momento dove non vengono scelti senza però deprimersi, questi sono un valore aggiunto. Per una squadra così è fondamentale nel lungo tragitto. Altrimenti si creano aspettative non retribuite”.

Il tecnico, sempre a Sky, si è soffermato su un suo beniamino, come Paredes: “Paredes s’è fatto trovare pronto, ha queste caratteristiche e ha grande tecnica. Serve che faccia qualche duello in più e che porti a casa qualche pallone in più, che lavori un po’ più di fisico. Paredes e De Rossi hanno fatto benissimo davanti alla difesa, noi abbiamo portato avanti un buon possesso e abbiamo obbligato il Palermo a fare quei metri in avanti”.

La Roma è una squadra che gioca molto a campo aperto, è questa la forza della Roma?

“A me non conta che uno segni trenta gol, ma che sia la squadra a segnare. Quando si riesce a gestire la partita con la difesa sulla metà campo, in modo da accorciarti, è fondamentale. Così siamo corti nella metà campo e se perdiamo palla la recuperiamo.  Abbiamo giocatori veloci, sopratutto Salah, El Shaarawy, Iturbe, ma anche Nainggolan, quindi giocare in campo aperto è meglio, ma se ti chiami Roma devi saper giocare in tutti i modi. L’anno scorso, non avendo la prima punta eravamo più corti, adesso siamo più lunghi e dobbiamo essere bravi a gestire anche queste situazioni”.

E, infine, si è espresso sul suo ex centrocampista, Miralem Pjanic, ormai bianconero: “Pjanic? A me serviva sopratutto davanti la difesa con uno accanto, così mi dava anche forza a centrocampo, ma se lo metti più avanti ti tira in porta e ti fa gol. Credo che i miei giocatori siano più forti di Pjanic (ride)”.

Lo stesso Spalletti a Roma Tv :”Quella di oggi era una partita rischiosa, non avevano niente da perdere contro di noi. Il Palermo ha molte qualità anche se finora non ha fatto benissimo, stanno ancora assimilando la mentalità di De Zerbi. Lui vuole giocare a pallone, ma farlo contro le squadre più forti non è facile”

Soffermatosi, per ultimo, in sala stampa per la consueta conferenza il tecnico giallorosso ha commentato: “Nel primo tempo siamo stati macchinosi e non ci sono riuscite tante cose, nel secondo la palla viaggiava meglio e anche negli spazi più stretti. Loro non uscivano dal loro guscio e dopo il nostro vantaggio sono stati costretti ad allungarsi. Florenzi ci ha fatto stare tutti in tensione quando è entrato, ma l’ho messo al posto di Juan Jesus perchè stava poco bene anche lui, si toccava il polpaccio continuamente, ma il “24” ha fatto la differenza in volata. Crea sicuramente uno stimolo in più questo arresto dell Juve ma noi dobbiamo fare il nostro campionato e dobbiamo accettare le sfide e guardare alle cose importanti, queste non sono le cose importanti, queste ci fanno capire che anche loro sono terrestri. Il Milan va tenuto in considerazione e mi aspettavo che avesse un periodo così buono perchè Montella è un buon allenatore”.


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