Sannino su Dybala: “Era un fenomeno già a 17 anni”

E’ senza dubbio la settimana di Paulo Dybala. Doppietta al Barcellona, grande prestazione col Chievo e rinnovo fino al 2022. I social e i quotidiani non parlano d’altro, e si sta indagando sulle sue potenzialità. E’ o no il nuovo Messi? A metterci una parole è Sannino, allenatore che lo ha avuto al suo cospetto quando sedeva sulla panchina del Palermo e che racconta, in un’intervista a TuttoSport, come si presentò da giovanissimo in quella squadra di gente matura.

“Quando è arrivato ha fatto subito vedere di che pasta fosse, dal punto di vista tecnico era già un alieno ma ha avuto bisogno di tempo per reggere l’impatto dal punto di vista fisico e soprattutto tattico. Ma la sua forza è sempre stata dentro di sé, è arrivato in Italia da ragazzo sano e pulito, intelligente e determinato. Ha avuto la pazienza di saper aspettare e crescere con calma, ed ora è sempre quel ragazzo sano e pulito arrivato a Palermo nel 2012, ma diventato grande a tal punto da non aver nulla da invidiare a nessuno a livello mondiale”.

Eppure Zamparini lo aveva capito subito e Sannino racconta questo aneddoto: “Quando Zamparini ci ha comunicato il suo arrivo ne parlava come di un fenomeno come Messi o Maradona. Un po’ di scetticismo da parte nostra era inevitabile, si trattava di un ragazzino mai convocato nelle nazionali giovanili e che non aveva mai nemmeno giocato nella serie A argentina. Poi appena gli abbiam visto toccare la palla ci siamo guardati in faccia capendo che si trattava effettivamente di un potenziale fenomeno, non c’è bisogno di prendere un episodio in particolare ma ricordo ogni esercizio in allenamento dove magari doveva affrontare un uno contro tre uscendone con una semplicità fuori dal normale”.

Vedendo la partita contro il Barcellona, Sannino conferma quanto pensava: “Aveva ragione Zamparini, vederlo contro Messi l’altra sera è stato una gioia. E il bello è che ha ancora grandi margini di miglioramento: se l’uomo continua ad andare di pari passo con il suo talento, diventerà ben presto il numero uno al mondo. Ci sentiamo spesso, ma mi deve ancora dare una sua maglietta, anche da allenamento. Una qualunque: così che i miei nipotini possano dire di avere la maglia del giocatore più forte del mondo…“.

Infine conclude sull’impatto che la “Joya” ha avuto con la Serie A: “Iniziai io, poi arrivò Gasperini, poi Malesani, ancora Gasperini e infine io. Per un ragazzo alla prima esperienza in Italia non è stato facile a maggior ragione. Però lanciava già segnali di grande personalità. Ricordo che in quella squadra avevamo gente come Miccoli, Ilicic, Hernanedez. Niente che lo abbia scoraggiato in ogni caso ed ora tutti possono vedere che fenomeno è riuscito a diventare con sacrificio e applicazione.


1 thought on “Sannino su Dybala: “Era un fenomeno già a 17 anni”

  1. Sannino il peggiore allenatore della storia del PALERMO, basti pensare che diceva che DYBALA era immaturo e VASQUEZ non era giocatore da serie A italiana, e lo mise fuori rosa, mandando in spagna ….

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