Santino Nuccio a SN: “Palermo e Napoli, che ricordi”

Negli anni in cui il Palermo annaspava tra la Serie B e lo spettro del fallimento, cercare fortuna altrove era la prassi per i giovani aspiranti calciatori del capoluogo siciliano. È quanto fatto anche da Santino Nuccio, che nel suo tragitto nei meandri del calcio giovanile di fine anni ’70 ebbe la possibilità di mettersi in mostra col Napoli. Una chance enorme, per uno dei simboli del Palermo rinato a metà anni ’80: “Ero giovanissimo – ricorda l’ex bomber rosanero a stadionews24 è stato un onore per me. Il ricordo è indelebile, esordire in Serie A nel Napoli di Di Marzio, le prime partite in Coppa Italia e in Coppa Uefa sono state magnifiche. Tutta la Primavera che vinse lo scudetto, dopo tantissimi anni, s’è riunita su whatsapp in un gruppo. Sembriamo ancora oggi dei bambini nel ricordare le nostre esperienza“.
Dal Napoli al Palermo, per un ritorno a casa che ha avuto il sapore della rivincita: “Tornare a Palermo da grande è una doppia soddisfazione – prosegue Nuccio – . Non sono tanti i palermitani che possono ricordare quel periodo, ma la partita con l’Atletico Mineiro per me resta qualcosa di straordinario. Tutti di me ricordano il gol con la Juve Stabia, ma il mio ricordo più bello rimane quello“.
Adesso la realtà palermitana è ben diversa. I rosa sono diventati una realtà della Serie A e, anche se negli ultimi anni s’è perso un po’ di smalto, il Palermo ha un posto nell’élite del calcio italiano. Con un problema ormai noto a tutti: l’impossibilità di proseguire un progetto con un allenatore: “C’è un discorso tecnico, ogni volta si interrompe un progetto. Spero che De Zerbi possa andare avanti, l’ho seguito in questi anni di Lega Pro e ha bisogno di lavorare. A questa squadra, però, manca ancora qualcosina: una punta da 10-15 gol e un leader difensivo“.

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