Calcio siciliano in crisi profonda, parla l’ex Giacomo Tedesco / VIDEO

Tocca a Giacomo Tedesco e ai figli Giuseppe e Nicolò che insieme all’ex centrocampista di Palermo, Catania e Trapani scende in campo, come da consuetudine, nella seconda giornata dello “European Soccer Camp”, lo stage organizzato dalla La Cavera Academy di Francesco La Cavera, per 80 giovani calciatori a partire dai cinque anni provenienti da Belgio, Lussemburgo, Francia e Portogallo e dalle accademie affiliate di Roma, Napoli e Bisceglie.

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Imparare dalle differenti culture è un fattore molto importante: “Non è facile avere insieme tanti allenatori stranieri con diverse metodologie. Bisogna avere l’umiltà di imparare da loro qualcosa di nuovo. Il calcio in Sicilia ha bisogno di avere allenatori che sia formati. Anche ex calciatori professionisti in grado di trasmettere ai giovani i valori con cui siamo cresciuti noi”.

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Intanto il calcio siciliano è in crisi, tra le difficoltà del Palermo, la mancata promozione del Catania e una crisi societaria del Trapani che sembra ancora lontana da una soluzione: “Sono sempre stato amante del Sud, tranne la parentesi di Bologna da dove sono scappato dopo pochi mesi, ho sempre preferito le squadre siciliane. Questa crisi mi rattrista. Rispetto al Nord, forse, si punta di meno sui giovani. A parte La Gumina, il Palermo non è riuscito a tirar fuori altri talenti. Se vuoi avere un bilancio sano, devi puntare sul settore giovanile. E forse in viale del Fante hanno investito meno negli ultimi anni come, invece, fanno Atalanta o Empoli. Si può anche retrocedere, ma l’importante è fare quadrare i conti”.

Qui il video dell’intervista a Giacomo Tedesco:

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4 thoughts on “Calcio siciliano in crisi profonda, parla l’ex Giacomo Tedesco / VIDEO

  1. A Palermo e’ dura per i giovani calciatori, detto che uno che allena d auna vita le giovani promesse. Mancanoi strutture base ed istruttori validi, spesso ci si affida ad ex giocatori locali, che jon hanno ne la cultura, ne la capacita organizzativa e la preparazione sportiva per gestirli e farli crescere. Puo’ sempbrare un paradosos, ma anche nel calcio giovanile, esiste la raccomandazione ….

  2. Vi chiedo come mai nella Juventus non gioca mai nessun prodotto proveniente dal vivaio ? Eppure il vivaio della Juve è uno dei più prolifici. Purtroppo qualcuno non capisce è neanche l esperienza con ARCOLEO è servita, che devi avere come obbiettivo la retrocessione.

  3. Un ex calciatore , non e’ detto che possa dientare un bravo allenatore,eppure nei corsi che la figc organizza, da la precedenza a questi signori. Io alleno da una vita, e posso dirvi che esistono bravisismo allenatori, che non hanno mai giocato ad alti livelli, ma hanno una intelligenza, alta rispetto alla media degli ex calciatori.Il calcio giovanile e’ una piccola mafia , dove il singolo dirigente impone all’allenatore di metetre in campo il figlio ilo parente a ascapito di un ragazzo0 valido….

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