Il Palermo resta in B, ricorso respinto. Quattro mesi a Calaiò, solo multa al Parma

(gm) Abbiamo scherzato. C’erano pochi dubbi, viste le premesse. La Procura viene sconfessata, lo sport anche, se è consentito mandare messaggi del genere senza che ci siano sanzioni adeguate. Il Parma resta in A immacolato. Bah

ORE 19.04 – La corte d’appello invece accoglie quasi interamente “i ricorsi del Calaiò e della società Parma Calcio e, riqualificati i fatti ai sensi dell’art. 1 bis del Codice di Giustizia Sportiva ridetermina le sanzioni nei seguenti termini:

squalifica sino al 31.12.2018 e ammenda di € 30.000,00 al calc. Calaiò Emanuele;
– ammenda di € 20.000,00 alla società Parma calcio 1913 S.r.l..

RESPINGE il ricorso della società U.S. Città di Palermo S.p.A.

ORE 19.01 – RICORSO RESPINTO: IL PALERMO RESTA IN SERIE B (QUI il dispositivo)

ORE 18.47 – Il momento della sentenza è vicino. Si attende una comunicazione ufficiale della FIGC nei prossimi minuti.

ORE 17.55 – Manca sempre meno per conoscere la sentenza d’appello per il caso Parma. I giudici dopo la conclusione dell’udienza dovrebbe provvedere alla pubblicazione del dispositivo entro oggi.

ORE 16.50: Dura botta e risposta tra procura e FIGC —>“I 21 GIORNI CHE RISCHIANO DI BEFFARE IL PALERMO”

ORE 16.10: Emergono nuovi dettagli relativi al botta e risposta tra Procura Federale e i giudici della Corte d’appello. Pierluigi Ronzani, membro della Corte  contesta alla Procura il ritardo nel formalizzare i deferimenti: Avete ricevuto la segnalazione sui messaggi di Calaiò prima della partita, avete mandato i vostri delegati sul campo per la gara, ma poi avete aperto l’inchiesta soltanto ventuno giorni dopo. Perché? Dovevate intervenire prima”.

CALAIÒ: “MESSAGGI SENZA SECONDO FINE. SE AVESSI VOLUTO… “

Ma la Procura Figc in merito ha glissato affermando: “Noi abbiamo rispettato i tempi previsti dal codice per l’indagine. La condotta di Calaiò già configura la fattispecie del tentato illecito, non stiamo discutendo di un’alterazione. Avevamo chiesto la penalizzazione nello scorso campionato di Serie B, ma in subordine nella stagione 2018/2019: così avete deciso ed è previsto dal codice”.

ORE 15.48: UDIENZA TERMINATA. Ora si attende il verdetto della Corte d’appello federale: la sentenza è attesa nel pomeriggio.

ORE 15.35: Si va verso la conclusione dell’udienza. Secondo indiscrezioni raccolte dall’Ansa, il dispositivo della sentenza è atteso per la serata di oggi.

ORE 15.16 – Anche l’avvocato del Parma, Eduardo Chiacchio respinge le accuse e chiede l’assoluzione del club: “Non si può assolutamente parlare di illecito, non è stato percepito come tale dai calciatori dello Spezia. Il Parma deve restare immune da qualsiasi sanzione”.

ORE 15.01 – Tocca poi allo stesso Calaiò dare la propria versione: “Non ho mandato i messaggi con un secondo fine, lo giuro sulla vita dei miei figli. Se avessi voluto alterare una partita, non lo avrei fatto con dei whatsapp, potevo recarmi direttamente a La Spezia, sono pochi chilometri. Io queste cose non le faccio, sono una persona corretta e l’ho sempre dimostrato. Spero crediate alla mia buona fede”.

CLAMOROSO: IPOTESI SERIE B A 19 SQUADRE!

ORE 14.56: Il successivo intervento è di Paolo Rodella, avvocato di Emanuele Calaiò: “Chi manda un messaggio con quelle emoticon non sta trasmettendo un messaggio serio: ce lo vedete Calaiò inviare un messaggino da illecito sportivo sdraiato sul lettino dello spogliatoio? Faccio appello alla sensibilità di una visione sostanziale dell’accaduto: possiamo discutere sulla opportunità di questi messaggi, possiamo censurare il cazzeggio, ma non può mai essere considerato un illecito sportivo, neppure tentato”.

ORE 14.47: Prende la parola l’avvocato del Palermo. Il club rosanero ribadisce la propria tesi: la penalizzazione del Parma va scontata nello scorso campionato di B e non nel prossimo campionato di A (la “stagione in corso” secondo i giudici del TFN). Il Palermo in tal modo salirebbe al terzo posto in classifica e otterrebbe la promozione.

ORE 14.40: Dopo una lunga attesa, gli avvocati entrano in aula per l’inizio del processo d’appello. Il Parma chiede il proscioglimento o la diminuizione della penalizzazione nel prossimo campionato, il Palermo di applicare le sanzioni alla stagione scorsa.

ORE 14.10: Sono arrivati gli avvocati delle parti: gli avvocati del club rosanero (guidati da Francesco Pantaleone), l’avvocato Chiacchio (Parma) e l’avvocato Rodella (difensore di Calaiò, anche quest’oggi presente di persona all’udienza dopo che in primo grado era stato condannato a 2 anni di squalifica e 20 mila euro di ammenda).

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CESSIONE PALERMO, ZAMPARINI TRATTA CON FOLLIERI

Il Parma chiede il proscioglimento o la diminuizione della penalizzazione di 5 punti nella prossima Serie A comminata dai giudici del TFN (sanzione ritenuta congrui dalla Procura Federale); il Palermo, invece, contesta l’interpretazione di “stagione in corso” fornita dai giudici e chiede una sanzione afflittiva da applicare nella scorsa stagione permettendo così ai rosanero di raggiungere la Serie A. A presiedere la Corte Federale d’appello a sezioni unite è Sergio Santoro.

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19 thoughts on “Il Palermo resta in B, ricorso respinto. Quattro mesi a Calaiò, solo multa al Parma

  1. 14.47: parla l’avvocato del Palermo, 14.56: parla l’avvocato di Calaio. Fatemi capire, ma un processo di così grande importanza (anche se parliamo di sport) si liquida con interventi legali di 10 minuti?

  2. W la giustizia sportiva, piu’ si paga in contatti e meno sono le sanzioni …..chissa’ che non si paghi anche in NERO …..

  3. A questo punto per protesta ,tutte le societa’ penalizzate dalla giustizia sportiva, si dovrebbero autosospendere dai relativi campionati in questione

  4. A questo punto per protesta ,tutte le societa’ penalizzate dalla giustizia sportiva, si dovrebbero autosospendere dai relativi campionati in questione

  5. Uno schifo in tutti i sensi…
    I poteri forti hanno vinto di nuovo…le squadre potenti hanno regalato giocatori al Parma…..
    Segnali trasversali …..
    Riguardo la ns società …stendiamo un velo pietoso…perfino dimissioni il giorno prima….
    Segnale anche questo o stupidità ?
    X disintossicarmi nn seguirò il calcio x 2 anni…
    Poi vedrò…se mi verrà di nuovo voglia…
    Ciao a tutti

  6. Il PARMA era sicurissimo, perchè ha continuato la sua campagna acquisti , con giocatori dicategoria che non avrebbero mai accettato la serie cadetta ….. Potevano risparmiarsi la sceneggiata. Poi non si capisce la pena ridotta a CALAIO… da 2 anni a 4 mesi, basta pagare 30.000 euro e la squalifica sanzionata viene rivista e corretta… quindi era solo questione di soldi ? Che schifo MI VEWRGOGNO DI SEGIRE ANCORA IL CALCIO …..

  7. C’era da aspettarselo! Se avessero dato anche un solo punto di penalizzazione al Parma, avrebbero ammesso il tentativo di illecito sportivo. Ecco il perche della depenalizzazione rideterminata in slealtà sportiva. Questa sentenza è lo specchio della giustizia sportiva italiana! INDEGNI!!!

  8. Qualcuno aveva dubbi che sarebbe finita così? Ossia con l’annullamento di fatto di qualsiasi penalità!!! VIVA LA GIUSTIZIA!!!

  9. Purtroppo Zamparini non è più neanche amato dai vertici calcististici…gli conviene vendere subito..prima di fare un botto tremendo!

  10. Tutta una sceneggiata che si poteva fare a meno di intavolare. Era già tutto deciso ancor prima del ricorso. Questo è lo schifo che regna nel calcio in italia. Giustizia sportiva inesistente e corrotta. Solo i soldi contano.

  11. Complimenti e questa la chiamate giustizia sportiva adesso sono caz vostri tutte le squadre faranno la stessa cosa brutto segnale per il calcio italiano

  12. Questo è il messaggio che potrebbe aver recepito ogni calciatore che ha letto la sentenza, e non soltanto De Col: bravo! Hai accusato ingiustamente un tuo collega ed ex compagno di squadra. Calaiò stava scherzando, e i messaggini che ti ha mandato, nulla hanno a che vedere con il tentativo di illecito sportivo. Avresti potuto anche tacere non sarebbe successo nulla, ma visto che l’hai comunicato alla tua società e resa pubblica questa faccenda, non possiamo sottrarci dall’applicare un minimo di sanzione. Ora ammesso che vi sia differenza, qual’è stato il limite di confine che ha rideterminato questa sentenza da un tentativo di illecito sportivo, a slealtà sportiva! VERGOGNOSI!!!

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