Castrovillari – Palermo 0 – 1, LE PAGELLE: Felici, Crivello e Peretti sul podio

FOTO PEPE / PUGLIA

 

Il Palermo riparte con l’autorevolezza dei grandi e “battezza” le nuove maglie nel migliore dei modi. Ennesima risposta vincente, che arriva dopo un ko casalingo e che assume maggior valore grazie ai risultati delle altre concorrenti. Le trasferte del Palermo sembrano fotocopie in bianco e nero: vittorie autorevoli ma prestazioni modeste sotto il profilo spettacolare; magari un pizzico di fortuna – soprattutto nei primi 20′ dominati dal Castrovillari – ma dopo il gol l’assoluto controllo della gara. Se in 8 gare esterne ne vinci sette, ne pareggi una e subisci un solo gol (autogol) non può essere un caso. Il primato del Palermo è stato costruito lontano da casa.

LA CRONACA DEL MATCH

Castrovillari (4-3-1-2): Aiolfi 6; Barillaro 5,5, Lanza 6 (dal 27′ s.t. Buda s.v.), Ferrante 5, Greco 6; De Pace 6 (dal 25′ s.t. Mattei s.v.), Cangemi 6,5, Consiglio 5,5 (dal 1′ s.t. Rosi 6); Miocchi 5,5 (dal 12′ s.t. Canale 6); Gagliardi 6,5, La Ragione 6,5.

PALERMO (4-3-3): Pelagotti 6; Doda 6, Peretti 7, Crivello 7,5, Accardi 5,5; Kraja 5,5 (dal 20′ s.t. Langella 6), Martin 6,5, Martinelli 6 (dal 41′ s.t. Mauri s.v.); Ficarrotta 6 (dal 37′ s.t. Ambro s.v.), Ricciardo 6, Felici 7,5.

Pelagotti 6: Nessuna grande parata ma tanto lavoro “sporco” che lui sbriga con autorevolezza.

Doda 6: Partita senza acuti e, se vogliamo, anche di poca sofferenza. Il Castrovillari attacca quasi sempre sull’altra fascia ma lui non sembra in giornata di vena particolare e non riesce a dare una grossa mano sulle mischie in area.

Peretti 7: Seconda da titolare e seconda prestazione più che dignitosa: Crivello lo guida bene e lui non sbanda quasi mai. Una sua chiusura a inizio ripresa (su La Ragione) è provvidenziale. In generale, sembra sempre molto concentrato e concreto ed è anche grazie a lui che la reazione calabrese viene sterilizzata già al limite dell’area. Pergolizzi lo può considerare un titolare aggiunto.

Crivello 7,5: In una difesa rivoluzionata dal giudice sportivo è l’uomo di maggiore affidamento. E non è un dettaglio perchè crivello rientra da tre domeniche di assenza. Efficace con l’unico neo di non riuscire a porre rimedio a una certa difficoltà della difesa sulle palle alte.

Accardi 5,5: Parte abbastanza male, a conferma del fatto che quando è costretto a giocare a sinistra per esigenze tattiche lo fa malvolentieri. Nel primo tempo è costantemente in difficoltà, nella ripresa va leggermente meglio.

Kraja 5,5: La palla non la becca quasi mai. E’ in difficoltà a trovare la posizione quando il Castrovillari attacca, è costantemente scavalcato dal pallone quando è il Palermo in fase di impostazione. La sua sostituzione appare perfino tardiva, a conferma che non è al meglio della condizione.

(dal 20′ s.t. Langella) 6: Subito qualcosina in più rispetto a Kraja però è corretto dire che quando entra lui il Castrovillari è già in debito di ossigeno. Però entra subito in gara (ed è un dettaglio che fa felice l’allenatore) e va vicino al gol nel finale con un tiro da fuori.

Martin 6,5: Solita storia: gli allenatori gli mettono un uomo a “francobollo” e lui va un po’ in difficoltà. Però va detto che mentre Miocchi, il “francobollo” non entra mai in partita, Martin invece riesce a dare il suo contributo. Niente di particolare ma è meglio di niente. È giusto anche sottolineare che finisce la gara in crescendo.

Martinelli 6: Anche lui, come Kraja, sembra un po’ spaesato ma dopo una ventina di minuti entra in partita e almeno in fase di interdizione si fa valere.

(dal 41′ s.t. Mauri) s.v.:

Ficarrotta 6: Vivace e voglioso, su questo non c’è dubbio. E la sua rapidità sulla fascia, che fa il paio con quella di Felici sulla fascia opposta, crea spesso disagio alla difesa calabrese. Manca però di concretezza nella fase cruciale dell’azione.

(dal 37′ s.t. Ambro) s.v.:

Ricciardo 6: Segna su rigore e torna al gol dopo cinque partite (3 novembre, col Corigliano). Sembra scontato ma non lo è: dopo tante assenze, il digiuno di gol, e qualche voce di mercato mischiata a una sua insoddisfazione di fondo, non è semplice andare sul dischetto e prendersi la responsabilità di un tiro pesante. A parte questo (che comunque è il nono gol stagionale) fa poco altro nella partita.

Felici 7,5: All’inizio era considerato inamovibile perchè è un 2001. Possiamo dire che ormai è decisivo e inamovibile perchè è bravo, in senso assoluto. Gioca una enorme quantità di palloni, ha una velocità superiore a quella di tutti gli altri, si procura il rigore che sblocca la gara, sfiora il gol nella ripresa con un sontuoso contropiede. Crea anche un’altra occasione a tre minuti dalla fine ma il suo tiro è parato. Se pure avesse più freddezza negli ultimi quindici metri sarebbe già almeno in serie B.

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36 thoughts on “Castrovillari – Palermo 0 – 1, LE PAGELLE: Felici, Crivello e Peretti sul podio

  1. Bene.Questa vittoria alla faccia di tutti i commenti attassini di questo sito.Siamo in serie D,non si può pretendere un gioco da serie A.Ed infine un saluto all’allenatore dell’Acireale,uora zittuti.

    1. Il presuntuosissimo Acireale con il suo presuntuosissimo allenatore facesse il suo dovere di bloccare in casa il Savoia domenica prossima e poi stessero muti!!!

  2. Il solito Palermo, soffre ma per fortuna abbiamo vinto, speriamo che vinciamo l’ultima prima della sosta e poi serve qualche rinforzi.

  3. Oggi certe tastiere taceranno ! Possono argomentare soltanto il non-gioco, ma non hanno capito che in questo campionato importa soltanto vincere per uscire da quest’inferno. Solita solidità aspettando l’unica occasione per capitalizzare al massimo. Ecco….altri 3 punti guardando le altre che perdono colpi. Felice è davvero il migliore, correndo per 90 minuti…. questo ragazzino è la grande sorpresa di questo girone d’andata e spero che i suoi compagni lo seguano come esempio. Forza Palermo

  4. I primi 20 minuti il Palermo dormiva, poi grazie al rigore ci siamo ripresi un po, nel secondo tempo abbiamo difeso bene ma troppi errori in attacco, pergolizzi doveva fare entrare Lucera e Rizzo Pinna per andare a fare altri gol e chiuderla prima.

    1. Paolo si vede che ne capisci di calcio…..Lucera……ma dai!! meno male che non sei tu l’allenatore, non hai capito che il vero punto debole in questo momento è il centrocampo e non l’attacco

  5. quando non si riesce a mantenere le partite coi nervi è utile padronanza di gioco (gioco, non bel gioco). tre punti fondamentali ma continuo a credere che manchi organizzazione di gioco.

  6. Giornata Rosa pallido (x la vittoria del Savoia)
    Comunque bella la nuova maglia e x festeggiarla aggiorno anche anche il mio nickname
    FELICI E CONTENTI

  7. La cosa che impressiona in questo periodo è la caparbietà del Savoia che gioca e combatte per vincere le partite sino al 93esimo senz arrendersi mai. Questi fanno sul serio ed il ritorno sarà duro. “Molto duro!”

    1. A meno che non vengano fuori certi fatti sui ritardi nell’inizio delle pertite del Savoia e sui troppi gol al 93′ con le difese avversarie che si scansano (vedi domenica scorsa).

  8. Mi piacerebbe capire cosa si intende con “autorevolezza delle grandi”. Subire a Castrovillari non mi sembra cosa di cui andare fieri… boh

    1. Le squadre autorevoli, forti, collaudate segnano un gol e poi mantengono il risultato. Succedeva, per esempio, con la Juve di Trapattoni e con il Milan di Capello. Il Palermo ha subito solo per 20′ poi no. Possiamo discutere sul gioco (e c’è poco da discutere) o sul mercato da fare ma credo che non sia nemmeno utile lamentarsi dopo 13 vittorie in 16 partite. Io credo che al Savoia, per esempio, non esulteranno poco solo perchè si è vinto al 93esimo per la seconda volta di fila… (gm)

      1. ….ed il Palermo è, secondo quest’ottica, una squadra molto autorevole: in trasferta vince solo così! Neanche la Juve di Trapattoni, da lei citata, aveva questa autorevolezza, qualche volta infatti vinceva dominando!

        1. Mi lascio prendere in giro, se non altro lei è educato. Massì, licenziamo l’allenatore dopo 13 vittorie in 16 gare. E prendiamo uno fra Iachini e Prandelli. Anzi, no: è ancora libero Allegri…. (gm)

          1. Non intendevo prenderla in giro, non mi permetterei di farlo neanche in modo educato. Contestavo solo il concetto di autorevolezza di una squadra che, talvolta, può essere quella da lei descritta, ma non sempre. Invece ho la sensazione che sia lei a volermi prendere in giro (educatamente) quando mi cita allenatori quali Iachini, Prandelli o addirittura Allegri, che non vorrei certo vedere sulla panchina del Palermo non già perchè non scenderebbero di categoria, ma bensì perchè li ritengo non adatti ad allenare inquesta categoria. Nomi non ne ho, non essendo nè un addetto ai lavori nè conoscitore di questa categoria, ma pur avendo vinto 13 partite su 16 è indubitabile che Pergolizzi (brava persona) non abbia saputo dare uno straccio di gioco a questa squadra, e vedersi impartire domenica scorsa una lezione di calcio da tal Pagana mi ha fatto molto male!

          2. Ero ironico, è vero, ma non certo per prenderla in giro. Comunque certi nomi, glielo assicuro, li ho sentiti. Il problema – come ho scritto nei giorni scorsi – è decidere se questa è una corazzata (e non credo) o solo una buona squadra che necessita rinforzi. Lei può criticare tecnico, o squadra o società ma quello che non capisco è il perchè si guarda sempre l’erba del vicino. L’Acireale ci ha dato una lezione di calcio, è vero, ma oggi ha perso in casa con il Giugliano che invece il Palermo ha battuto a casa loro. Il Savoia ha vinto due partite oltre il 93esimo: lei pensa che qualcuno contesti l’allenatore perchè il gol non è arrivato subito o saranno felici e basta? Davvero lei pensava che il Palermo poteva vincere 5 a 0 tutte le gare giocando un calcio champagne? Io no. Mi avessero detto che vincevamo 13 delle prime 16 partite avrei firmato. E mi sta bene andare in C con 25 vittorie brutte che restare in serie D come succederà all’Acireale con il loro calcio… champagne (gm)

          3. E’ lapalissiano che sia meglio andare in C con 25 vittorie brutte che restare in D giocando bene. Il mio riferimento all’erba del vicino, invece, era solo per sottolineare che si può fare un calcio discreto (non parliamo di calcio champagne, quello non lo fanno neanche in A) in questa categoria con una squadra che io ritengo sensibilmente inferiore al Palermo. Caro Monastra siamo in disaccordo su diverse cose, ma, comunque, ritengo che su una cosa siamo d’accordo, e cioè che l’Acireale ed il Savoia resteranno in D e che le aquile rosanero voleranno in C. E presumo che siamo d’accordo anche su un’altra cosa, che lei correttamente non può oggi dire, ma che pensa, ossia che il prossimo campionato in C avremo bisogno di un altro tecnico.

          4. Mi creda, io non rimprovero nulla a Pergolizzi. Ha fatto miracoli in poco tempo, è pragmatico e preparato. Poi è chiaro che c’è sempre di meglio…. (gm)

      2. Direttore comprendo ma non condivido. Se poi vogliamo paragonare il Savoia al Palermo allora va bene. L’importante è prendere coscienza delle cose: gioiamo.

        1. mi scusi, perchè non dovremmo paragonare il Palermo al Savoia? Quelli che ne capiscono (non io) ad agosto dicevano che c’erano tre favorite: Palermo, Savoia e Acireale. Devo essere sincero, mi ero stupito della falsa partenza del Savoia, anche perchè giocava bene, creava molto e vinceva poco. Credo che la dimensione più fedele del Savoia sia quella attuale, magari con un pizzico di fortuna in meno. Delle terze, Acireale compresa, abbiamo ormai perso le tracce. (gm)

          1. Direttore, mi perdoni, Le voglio bene ma probabilmente non sono in grado di farmi capire. È una mia mancanza. Prendo comunque atto che “questo” Palermo è tornato ad essere al livello di società come Savoia e Acireale. Non mi aspettavo nulla di diverso ma averne certezza è sempre brutto.

  9. Dire che giochiamo male non significa Attassare. Significa preoccuparsi, perché vincere sempre grazie alla giocata del singolo ci dà l’ idea dell’ improvvisazione che regna in panchina. Auguro a pergolizzi tutto il meglio, ma aspettarsi di giocare a pallone perfino in serie D non mi pare chiedere la luna. Il Savoia ha un’ organico inferiore al nostro eppure gioca meglio di noi. Questo significherà qualcosa…

    1. anche avere cinque punti in meno significa qualcosa, nonostante il Savoia abbia vinto le ultime sei partite (gm)

  10. Fuori casa gioca veramente male il Palermo ma è molto attento è sbarazzino,in casa vuole giocare bene avvolte ci riesci avvolte no, rischia di più, e cosi ha perso 2 partite

  11. Pazienza.Continuano a non capire che stiamo giocando un campionato dilettantistico.Pensano ancora di essere in A.Basta fatela finita.13vittorie su 16partite,ma minchia volete ancora?

  12. Premetto che sono con il Direttore Monastra, chi si lamenta di una squadra che prende 22 punti sui 24 disponibili in trasferta nel girone d’andata, prendendo solo un autogol e non perdendo mai, vuol dire che non è un tifoso. Questi stessi pseudo-tifosi e pseudo-esperti di calcio saltano il Savoia che ha avuto un cammino molto più irregolare e che sta avendo fortuna a vincere le partite al recupero, ed esaltano il presuntuosissimo Acireale che oggi viene travolto in casa e che speriamo invece domenica prossima faccia il suo dovere bloccando il Savoia in casa.
    Fatta questa premessa e provando invece a fare un’analisi razionale bisogna rilevare che in questa fase la sofferenza principale della squadra è a centrocampo, è il reparto in questo momento che preoccupa di più: alla flessione di Martin e Martinelli che ormai va avanti da oltre un mese, si è aggiunta anche quella di Kraja, elemento fondamentale in fase di costruzione e interdizione, mentre di Langella conosciamo tutti i limiti e non è un’alternativa all’altezza così come non lo è Ambro. Mi domando se il momento difficile del duo Martin-elli sia temporaneo e quindi legato alla condizione, oppure strutturale per mancanza dell’atteggiamento mentale e agonistico necessario in questa categoria. Sarebbe interessante capire se Mauri e Mendola che fin qui hanno sempre fatto panchina possano essere provati dall’allenatore e possano rappresentare valide alternative.Per la difesa invece mi sembra che alla fine le soluzioni si trovano, ottima conferma di Peretti e Crivello, conferma in negativo per Accardi, forse l’allenatore dovrebbe provare a invertirli mettendo Crivello a terzino e Accardi centrale, ma comunque il prossimo rientro di Vaccaro e Lancini offre diverse alternative.In attacco invece dobbiamo essere Felici (una grande scoperta quest’anno) e Ricciardo ritroverà fiducia e determinazione mentre Ficarrotta può sostituire Santana anche se non ha la stessa personalità, ma con un centrocampo più costruttivo il tridente d’attacco potrebbe fare molto di più di quello che fa adesso. Il problema, lo ripeto, non è l’attacco secondo me. C’è ancora da lavorare quindi per l’allenatore e c’è ancora un campionato lungo in cui lottare, anche senza bel gioco, ma con agonismo e mentalità di categoria fino alla fine. E la tifoseria deve solo supportare e incoraggiare.  

  13. Direttore ho la percezione che non è stata del tutto smaltita,la rabbia e la delusione del recente passato.Forse si pensava che in D,sarebbe stata una passeggiata,siamo i più forti,ma sempre tra i dilettanti…

  14. È vero che ancora c’e’un po’ di rabbia residua e un po’ di Paura a vedere il Savoia a – 4 (scontro diretto in vantaggio) pero dobbiamo fare i complimenti a società e squadra ..e capire che siamo in D

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