Cessione Palermo, troppe parole e pochi fatti. E il tempo stringe

cessione palermo troppe parole e pochi fatti

Cominciamo dai fatti certi. Primo fatto certo: Dario Mirri ha trascorso gran parte della giornata di ieri a Milano, ha incontrato un po’ di investitori potenzialmente interessati all’acquisto del Palermo, ha ricevuto sorrisi e pacche sulle spalle ma nessuna garanzia reale. Secondo fatto certo: Dario Mirri è preoccupato.

Terzo fatto certo: è impensabile che il gruppo Damir metta altri tre milioni di euro per “acquistare” altri quattro anni di cartellonistica allo stadio (era una delle ipotesi ventilate nei giorni scorsi per garantire gli stipendi di marzo). Quarto fatto certo: Enrico Preziosi non comprerà il Palermo perché non venderà il Genoa, al massimo può impegnarsi – come pare stia già facendo – per convincere qualche imprenditore facoltoso.

Quinto fatto certo: Mirri e Foschi si sono visti, salutati e scambiato sorrisi ma non “parlano la stessa lingua” in fatto di strategia. Sesto fatto certo: tanti protagonisti di questa complicatissima storia dicono (o hanno detto) bugie o, se preferite, “mancate verità”, per usare il linguaggio più morbido di Fiorella Mannoia, “peccati veniali” quando si parla di trattative “tattiche” ma che non aiutano a fare chiarezza.

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Settimo fatto certo: il tempo stringe e all’orizzonte non c’è nessuna concreta avvisaglia di soluzione del problema. Ottavo fatto certo: sono preoccupato anche io, se questo può interessare a qualcuno.

Tutto il resto è fatto di supposizioni, sussurri, intrighi e promesse. E pertanto lasciano il tempo che trovano. Foschi ieri sera a “Pianeta Genoa” ha dichiarato che Preziosi non c’entra niente, cosa che stride un po’ con quello che si era sentito nei giorni precedenti. Il Palermo (cioè De Angeli e Foschi) avrebbe chiesto a Mirri di anticipare la risposta sulla prelazione, come se ci fossero altri interlocutori pronti a trattare: forse York Capital Group – il soggetto giudicato più attendibile e solido – che però non ha mai avuto contatti con il gruppo Mirri e probabilmente aspetta di interloquire a pieno titolo con il Palermo. Se fosse davvero così, e ce lo auguriamo, la soluzione potrebbe trovarsi in pochi giorni.

È spuntato anche il nome del banchiere Vincenzo Macaione, vicino al gruppo di imprenditori di Sicindustria, ma nemmeno da quel fronte è venuto fuori uno straccio di certezza. Per non parlare di Follieri, che a febbraio ruppe le trattative perchè non poteva aspettare altre 48 ore e sembra che adesso faccia ancora qualche timido approccio per proporsi come soluzione.

Manca una settimana alla soluzione del rebus che potrebbe complicarsi a seconda di come la Cassazione il 14 marzo giudicherà i ricorsi della Procura sul “famoso” sequestro di 50 milioni che il gip negò ritenendo che non ci fossero i presupposti. Senza dimenticare – fa parte del capitolo dei sussurri – che un’istanza di fallimento potrebbe arrivare in tempi non troppo lunghi. E il 18 marzo – nono fatto certo – vanno pagati gli stipendi.

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34 thoughts on “Cessione Palermo, troppe parole e pochi fatti. E il tempo stringe

  1. Mirri ha sempre sostenuto che la situazione era difficile ma Foschi che parlava di situazione buona e un sacco di compratori?
    Ma sta storia che se falliamo durante il campionato c’è la possibilità di mantenere il titolo come funziona?si riparte dalla b?

    1. Credo di si, e sinceramente forse è la soluzione migliore, solo cosi’ ci possiamo sbarazzare dell’innominabile, non lo molla l’osso, vuole arrivare a prendersi gli ultimi 50 mln a giugno.

      1. Guido Scusi, ma che cambia? l’eventuale vincitore dell’asta deve lo stesso pagare i debiti? che succede con questi benedetti debiti ?

  2. I fallimenti hanno sempre una cosa di questo tipo comprese le varie preoccupazioni. Piuttosto, un fallimento pilotato subito per garantire la serie B. Si è aspettato anche troppo.

  3. Pure io temo che l’innominabile pensi di arrivare a giugno per mettere le granfe sui diritti TV.
    D’altronde su quanto sia spregiudicato ce ne siamo accorti manco i domiciliari lo fermano.

  4. Il palermo non verrà acquistato da nessuno perchè il signor foschi dietro le direttive dell’inominabile sta solo prendendo tempo per arrivare a fine stagione sperando nella promozione ed arraffare i soldi dei diritti tv.

  5. sembra di stare al gioco dell’oca, si torna sempre indietro.
    io temo che l’unico modo per sbarazzarci del domiciliato sia il fallimento, intervenga la lega se si può salvare la categoria e commissari sta società che tanto si è acclarato che non sono altro cheesecutori di ordini di gente che dovrebbe stare fuori.altro che commedie strappalacrime persino sparano fesserie sulle attuali condizioni.

  6. Tutto quello che sta accadendo al Palermo è assurdo.Dopo i casi Parma Bari Avellino,ecc qualcuno sarebbe dovuto intervenire per bloccare sul nascere questa barzelletta….

  7. Esatto la cosa inquietante é che hanno permesso all’innominabile di vendere agli impostori inglesi e poi riprenderselo tramite interposti come nulla fosse ma stiamo scherzando???

  8. Fischi dice di aver salvato il Palermo dagli inglesi ma se non era per mirri staremmo comunque a -4. Dopo un mese non ci sono soldi e neanche un compratore certo. Ma fischi ha salvato il Palermo dagli inglesi o sta semplicemente continuando la commedia per conto del domiciliato che come chiarito dagli inquirenti impartisce ordini?
    Chi ha ordinato a facile di non firmare con follieri per poi restituire la società alla de Angelis??
    Insomma che si voglia vendere é da vedere

  9. Direttore proseguì con altre certezze; Nono fatto certo: è impensabile che il gruppo Damir butti nel cesso 2,8 milioni già versati. Decimo fatto certo: Preziosi non comprerà UFFICIALMENTE il Palermo. Undicesimo fatto certo: Foschi e Mirri faranno come Salvini e Di Maio e troveranno una sintesi. Dodicesimo fatto certo: Vincenzo Macaione banchiere di quale Banca??? Esiste un solo giornalista che sapesse chi era prima d’ora?????

  10. C’è qualcuno che può spiegarmi perché Follieri non è la pista giusta? E’ la 3/4 volta che si ripresenta e non mi spiego il perché non venga preso in considerazione. Direttore, batti un colpo per favore? Grazie.

  11. Quello che non chiarite è come mai Mirri ha messo soldi in questa storia senza avere la minima idea di come recuperarli !?!? Non mi rispondete che lo ha fatto soltanto per l’amore del Palermo x favore…. Non sò perché stanno aspettando ma sono quasi certo che Mirri ha la soluzione per recuperare i suoi soldini…. Quello che invece mi fa paura, sono i sciacalli che stanno aspettando il fallimento per acquistare il tutto con 4 lire….

    1. cosa è che non chiariamo? Mirri ha comprato a 2,8 milioni di euro i diritti pubblicitari dello Stadio. Se il Palermo non scompare è comunque un affare commerciale, se andrà in serie A sarà un grande affare, se scompare il Palermo saranno soldi buttati. E’ molto semplice. E il suo interesse a cercare gli acquirenti è proprio quello di difendere i suoi interessi commerciali. In più è tifosissimo e sarebbe contento di rappresentare l’uomo della provvidenza (gm)

      1. Quindi sarebbe semplicemente una scommessa da 2,8 milioni ? Mi sembra un pò azzardato e preferisco pensare che é sicuro del suo investimento.

  12. Comunque io direttore qualche perplessità c’è l’ho.Mi sembra una scommessa molto azzardata di questi tempi,rischiare di perdere 2,8milioni di euro.Io credo che Mirri abbia in serbo una qualche soluzione.Non si possono buttare al vento quei soldi….

  13. QUALCOSA NON TORNA: FOSCHI aveva sbandierato ai 4 venti che nel caso in cui MIRRI non avesse trovato acquirenti, lui aveva pronte le alternative. Ovvero Investitori pronti a rilevare il Palermo alla scadenza della Prelazione di MIRRI.
    – Ora, se MIRRI ancora non ha trovato la disponibilità della cordata di PREZIOSI ad acquistare il Palermo, difficile che i suoi interlocutori (Preziosi & Co) cambino idea nei prossimi restanti 7gg.
    Quindi, caro MIRRI, se non hai più possibilità che il tuo progetto vada in porto, fai scadere oggi la Prelazione e lascia il cerino accesso a FOSCHI. In modo che il Socio di Zamparini non accampi alibi del poco tempo a disposizione e faccia ricadere su di te la responsabilità della penalizzazione in classifica e del fallimento !!!
    Questa della Prelazione è una trappola che MIRRI, ingenuamente, si è auto-preparato e che de-responsabilizza FOSCHI che attribuirà la colpa a MIRRI per i giorni trascorsi senza novità sulla cessione.
    FOSCHI, dichiarerà: “se MIRRI mi avesse lasciato più tempo, io certamente avrei salvato il Palermo, ma con soli 5gg a disposizione (sulla scadenza degli stipendi del 18 marzo), ormai per me è impossibile. La colpa, quindi, è di MIRRI “.
    E così i Soci ZAMPARINI & FOSCHI si fregheranno le mani per l’obiettivo raggiunto.

  14. Se certo tutto fosse… io nessun dubbio avrei… ma se nessun dubbio avessi… nulla sarebbe certo….
    Aspettiamo le scadenze… nessuno è così pazzo, neanche un tifoso folle, da buttare quasi tre milioni di euro senza la certezza di poterli recuperare. Preziosi non può comparire ufficialmente, ma c’è lui dietro Mirri e ciò verrà allo scoperto quando non vi saranno i conflitti relativi all’impossibilità di essere proprietario di due squadre di serie A (cioé quando venderà il Genoa). I soldi occorrenti per il pagamento degli stipendi del mese scorso era soldi approntati da Preziosi. Se così non fosse… Foschi non avrebbe avuto né interesse né fretta di smentire per come ha invece energicamente (fin troppo energicamente) fatto, perché se i piani di Preziosi venissero fuori allo scoperto salterebbe ogni possibilità relativa ad un’operazione non possibile secondo i regolamenti federali. Sarà vero? Per adesso è dubbio…domani forse sarà certezza.

  15. Aggiungo ancora: Quale interesse potrebbe spingere Preziosi a contattare i creditori del Palermo, chiedendo loro di pazientare e di non notificare ingiunzioni di pagamento?

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