Cessione Palermo: Zamparini incontra la cordata “internazionale”, ma il bilancio…

zamparini al corsport: "Closing, ormai è fatta"

“Zamparini prova a stringere i tempi”. Sarà una settimana piena di appuntamenti per il Palermo calcio a livello societario chiamato a definire il proprio futuro in chiave bilancio ma anche sul fronte cessione, con il patron che oggi incontrerà negli studi di Milano la cordata “internazionale”.

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Come sottolinea anche Benedetto Giardina per il Giornale di Sicilia, le trattative vanno avanti da un po’ ma per poter procedere si attende il via libera al bilancio (firmato dalla presidente De Angeli solo dopo ben tre riunioni del CdA): il fondo acquirente è quotato in borsa e non può agire senza l’ok del collegio dei sindaci e dell’assemblea dei soci, entrambe fissate per sabato 10 novembre. Entro quella data arriveranno le valutazioni della società di revisione di Bakery Tilly Revisa  (a cui è stato nuovamente chiesto di revisionare i conti rosanero) e soprattutto si potrà mettere il fondo acquirente nelle condizioni di presentare un’offerta ufficiale avendo in mane le carte.

L’impressione è che però Zamparini possa restare legato al Palermo fino al 30 giugno, dopo aver garantito al collegio sindacale di saldare personalmente una tranche da 10 milioni del credito Alyssa (ancora quantificato in 23 milioni circa e che dovrà essere eventualmente assorbito dagli acquirenti): “Tutto tace, ma tutto cammina. Stiamo lavorando alacremente, siamo in una fase avanzatissima e non posso dire altro. L’anno giusto per la A? Non può non esserlo…”, si limita ad affermare.

E nel frattempo si rincorrono le voci di un Zamparini impegnato nella ricerca di un uomo di fiducia da inserire nel nuovo consiglio d’amministrazione come presidente. Il patron formalmente smentisce la suggestione Marotta: “Sarebbe bellissimo, ma è un amico e se lo incontro mica vuol dire che lo porto a Palermo…”, ma la risposta sembra tradire il fatto che è effettivamente i due a Vergiate si siano incontrati, sebbene poi l’ex Juve abbia rifiutato la poltrona. Poltrona inaspettatamente offerta anche a Ponte…

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17 thoughts on “Cessione Palermo: Zamparini incontra la cordata “internazionale”, ma il bilancio…

  1. Notizie, sempre di secnda o terza mano, sempre negative ed a cercare il pelo nell’uovo… cercate di essere piu’ professionali…. se non avete certezze , non pubblicate niente .

    1. Ti devo contraddire e dare atto al Direttore Monastra che stavolta la trattativa esiste e’ concreta e in via di definizione unico intoppo potrebbe nascere se le carte non fossero a posto viceversa a breve il Palermo cambiera’ proprietario!!!!!

  2. Da fondo di stato cinese e sappiamo quanto era veritiero a fondo segretissimo americano secondo voi e come quello cinese?ahhhaahh

  3. Transnazionale, direttore ma perché non fate almeno un articolo ridicolizzando questo spirito immondo che sta organizzando un’altra buffonate che x rispetto alla città non gli dobbiamo piu consentire

  4. mja come fa una tifoseria come quella di Palermo ASSENTE a pretendere…. cosa…può pretendere in rapporto alla sua diserzione ………nulla
    glii assenti hanno sempre torto

  5. Vado allo stadio dal 1955 e i tifosi frequentatori della fovorita in qualunque categoria e con i dirigenti squattrinati erano il dodicesimo uomo

    1. altri tempi , altri tifosi, altri dirigenti …. adesso dopo 10 anni di serie A chissa’ cosa pretendono….Poi chi si lamenta sono quelli che non vanno allo stadio o che non pagano, e creano solo problemi allo stadio, meglio perderli che avrli accanto ….

  6. per lo stesso principio può lamentarsi del governo solo chi va ai comizi…
    i tifosi del passato non erano ne peggiori ne migliori di oggi, ricordo invasioni di campo, lanci di oggetti ed altro, squalifiche del campo per loro causa ne ricordo diverse…
    Sempre sta cosa che chi non va allo stadio non è tifoso… ma che ne sapete? c’è chi non ha lavoro, chi deve mantenere una famiglia, c’è chi non vuole avallare le scelte di zamparini. Grazie a Dio c’è la critica e la dissociazione ! Basta guardare la storia della nostra terra, dal dopoguerra solo dc e suoi derivati successivi per il solito incancrenito e deleterio motto “mgghiu u malu canusciutu…”

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