La “prima volta” di Filippi, il tecnico del Palermo debutta a Catania

Dal ruolo di vice di Boscaglia alla guida (almeno per ora) della panchina del Palermo. Adesso toccherà a Giacomo Filippi guidare la prima squadra rosanero nel finale di stagione, con il tecnico siciliano che viene “catalputato” nel ruolo di capo allenatore per la prima volta in carriera. E il suo debutto sarà proprio il derby contro il Catania, allo stadio “Massimino”.

Filippi (nato a Partinico nell’ottobre 1975 e cresciuto come giocatore nella squadra della propria città – la Partinicaudace) ha terminato la propria carriera in campo a Trapani, dove è stato capitano e insieme a Boscaglia ha conquistato la storica promozione in Serie B del 2013. Proprio a Trapani, al termine di quella stagione, ha iniziato la propria carriera come tecnico, guidando per due anni la formazione allievi. Dopo di che, ha iniziato a seguire Roberto Boscaglia nelle sue varie esperienze in panchina.

Nella stagione 2015-2016 la sua prima esperienza da vice allenatore al Brescia (in Serie B), mentre nella stagione successiva segue il tecnico gelese anche al Novara (sempre in Serie B). La partnerhsip tra i due si rinnova con il ritorno al Brescia nel 2017-18 e anche alla Virtus Entella, dove insieme conquistano la promozione in Serie B nel 18/19 e la salvezza nella stagione 19/20. Filippi segue Boscaglia anche a Palermo: una stagione che delude ampiamente le aspettative della piazza e che va avanti in un crescendo di tensioni e malumori. Una stagione che alla fine porta all’esonero di Boscaglia e alla decisione del club rosanero di affidare la panchina a Filippi.

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11 thoughts on “La “prima volta” di Filippi, il tecnico del Palermo debutta a Catania

  1. Non ha senso scegliere proprio il vice di Boscaglia, giocherà allo stesso modo di Boscaglia? Io prenderei Pergolizzi per queste ultume dieci partite considerato che Pergolizzi già conosce diversi giocatori.

  2. Io credo che Filippi farà solo la partita di Mercoledì, giusto perché manca veramente poco tempo per un cambio di panchina

  3. ha l’occasione della vita Filippo, per fare bella figura – anche se poi rimane in panchina per una sola partita – ma è il derby – basterebbe non seguire l’esempio di Boscaglia e far scendere sul campo una formazione valida – ma lo farà?

  4. Non si capisce il senso dell’esonero di Boscaglia, se poi la squadra viene affidata al suo secondo, di cui è un fedelissimo. Società da reddito di cittadinanza.

  5. Caro Filippi, auguriamo tutti per il bene del Palermo che non faccia la fine del povero Cosmi tanti anni fa.
    l’esonero prima del derby non ha bei precedenti.
    In altre epoche, in altre serie, con altra società, altri giocatori e altri personaggi, l’esonero di Delio Rossi (dopo lo 0 a 7 contro l’udinese e alcune settimane prima del derby contro il Catania) fu un disastro. Il Palermo perse per 4 a zero a Catania (e il povero Cosmi non aveva alcuna colpa). Quindi tornò Delio Rossi dopo la sconfitta del derby.
    A memoria non mi ricordo anche nei tempi migliori esoneri che abbiano dato la scossa. Perchè peraltro c’è una ragione che frena giustamente i giocatori dopo un esonero.
    Se i giocatori giocano troppo bene la prima partita dopo l’esonero, agli occhi della tifoseria sembra come se i giocatori si siano giocati l’allenatore. E non depone bene a favore dei giocatori. Quindi non prevedo nulla di buono per il derby (a maggior ragione perchè mancheranno alcuni tra i giocatori più forti).

  6. Questi tentano il colpaccio, lo sparagno assoluto, capaci di finire la stagione con questo, tanto comunque non abbiamo dove andare, anche se prendono il padreterno in panchina…

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