Clemenza, da “rimpianto” d’estate a “oggetto misterioso” a Padova

Luca Clemenza è stato uno dei nomi più chiacchierati della sessione estiva di calciomercato. Il giovane talento classe ’97 di proprietà della Juventus si era messo in mostra nella tournèe americana dei bianconeri, realizzando uno splendido gol al Benfica e attirando su di sè l’attenzione di numerosi club italiani.

Clemenza era a un passo dal trasferimento al Palermo, tutto già fatto a pochi giorni dalla chiusura del mercato, mancavano solo le firme. Più il tempo passava, però, più sorgevano dubbi sul perchè non arrivasse l’ufficialità. Ed ecco che a poche ore dalla chiusura del mercato, il Padova soffiò il gioiellino della Juventus al Palermo. Il resto è storia: la rabbia di Rino Foschi all’Hotel Melia di Milano e il trasferimento in rosanero sfumato.

Ma come già detto da Foschi al termine del calciomercato, il Palermo “non ha mica perso Maradona…”. E, infatti, il giovane fantasista del Padova per quanto avrebbe potuto far comodo a livello di alternative nel reparto offensivo rosanero, non sta disputando una grande stagione, anzi.

Dopo un buon avvio, con le prime quattro giornate da titolare contraddistinte da due assist nei derby contro Verona e Venezia e un gol alla quarta giornata contro la Cremonese, Clemenza ha notevolmente ridotto il suo rendimento non riuscendo più ad essere incisivo. L’ultima gara da titolare risale addirittura allo scorso 30 ottobre nella gara persa a Perugia per 3-2. Il cambio di allenatore da Bisoli a Foscarini sembra averlo penalizzato. Zero, infatti, le gare da titolare nelle tre partite con Foscarini in panchina per un totale di 7 partite da titolare e 3 da subentrato in 14 partite.

Sabato, contro il Palermo, il “rimpianto” dell’estate rosanero dovrebbe partire nuovamente in panchina. Un rimpianto, che poi rimpianto non è stato, oltre che per le prestazioni poco convincenti di Clemenza a Padova in cui ha dimostrato la sua dimensione attuale, anche per il salto di qualità di Trajkovski e le buone prove di Falletti che ne hanno sopperito la mancanza dando alla trequarti rosanero la fantasia necessaria per incidere.

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