Cosa è cambiato in Serie A dall’ultima stagione in cui ci giocava il Palermo?

Arriva la rivoluzione delle donne! Ma esiste una disparità con gli uomini? Un’altra era è iniziata! 

Dalla stagione 2016/2017, l’ultima del Palermo in Serie A, sono passate appena 5 stagioni, eppure, nel frattempo, sembra sia trascorsa un’era. Quell’anno il Palermo chiuse al penultimo posto in classifica, con appena 26 punti e una sola squadra alle sue spalle, il Pescara; insieme a rosanero e abruzzesi, retrocesse anche l’Empoli (terzultima della classe). 

Capocannoniere del campionato fu, pensate un po’, Edin Dzeko con ben 29 goal, più del doppio di quelli messi a segno quest’anno, appena 13 con la maglia dell’Inter. Bene, tenetevi forte, perché questa non è certo la principale novità dell’ultimo quinquennio della massima serie. Scopriamo insieme cosa è cambiato in Serie A dall’ultima stagione in cui giocava il Palermo!

Non c’è più l’egemonia della Juventus

La Serie A 2016/2017 fu aggiudicata dalla Juventus, che con ben 91 punti – frutto di 29 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte e una differenza reti pari addirittura a +50 goal – riuscì a mettere in fila il 6° scudetto consecutivo. Eravamo nel pieno dell’egemonia della Juventus costruita da Antonio Conte e portata avanti da Allegri.

Il ciclo era nel pieno della sua espressione, cominciava a farsi strada l’Atalanta (chiuse quarta in classifica), ma pensate un po’, tra le prime 5 non c’era traccia delle milanesi. Il Milan chiuso sesto, l’Inter arrivò addirittura settima in classifica; rossoneri e nerazzurri chiusero rispettivamente a meno 28 e 29 punti dalla Vecchia Signora, un abisso.

Negli ultimi due anni la prima grande rivoluzione! La situazione si è letteralmente capovolta e le milanesi sono tornate alla ribalta! Scudetto per l’Inter nella stagione 2020/2021 e scudetto per il Milan nella stagione 2022; in entrambe le annate, la Juventus è riuscita appena a conquistare la qualificazione alla Champions League. E nonostante il ritorno in panchina di Allegri, quella appena conclusa sarà infatti ricordata come la stagione in cui la Juventus, per la prima volta dopo 10 anni, ha chiuso con zero titoli

Il cambiamento epocale è così tangibile che nell’ultimo anno, dopo almeno un decennio, non c’è stato sito di scommesse sul calcio, che abbia assegnato ai bianconeri una quota da super favorita per la giocata Antepost – Vincente Scudetto. 

La costruzione dal basso… 

Si comincia dal portiere! Adesso parliamo invece di una rivoluzione tattica. Bene, se nel corso della stagione scorsa, il coinvolgimento del portiere nella costruzione dal basso è stato probabilmente il principale elemento di discussione tattica sia in tv che sui giornali, nella stagione 2021/2022, è stata addirittura decisiva ai fini dello scudetto!
Prima l’assist di Maignan per il goal decisivo di Leao in occasione della vittoria del Milan contro la Sampdoria, poi, una dopo l’altra, in una sola settimana, tre papere consecutive commesse da portieri coinvolti nella costruzione dal basso.

Il 24 aprile 2022, in occasione di Empoli – Napoli, ci pensa Meret a commettere un errore in disimpegno con i piedi e a spianare la strada alla rimonta empolese. Il Napoli perde e la papera contribuisce ad estromettere ufficialmente i partenopei dalla corsa scudetto.

Dopo 3 giorni si gioca il recupero di campionato Bologna – Inter! Tutti si aspettano sarà la partita scudetto dei nerazzurri, invece, su un parziale di parità (a dire il vero ricco di tensione), Radu, sempre con i piedi, fa un liscio di piede e regala a Sansone il goal della vittoria del Bologna; Radu diventerà un fenomeno social a tinte rossonere.

La settimana delle tre papere viene chiusa da un altro errore coi piedi di un portiere, naturalmente, ancora una volta determinante ai fini dello scudetto. A San Siro si gioca Milan – Fiorentina, la Viola chiede a Terracciano di impostare l’azione, ed ecco, sul finale di gara, un lancio errato trasformarsi in assist perfetto per la rete decisiva di Leao e la vittoria per 1-0 dei rossoneri. 

La presenza femminile non è più un tabù

Maggio 2022 sarà ricordato non solo per il ritorno allo scudetto del Milan dopo 11 anni e la vittoria della prima storica Conference League da parte della Roma di Mourinho. Maggio 2022 sarà ricordato anche per un altro motivo: la rivoluzione femminile nel calcio! In un solo mese, è stato nominato il primo arbitro donna della storia della Serie A, si tratta di Maria Sole Ferrieri Caputi.

In più, a partire dal primo luglio 2022, il calcio femminile diventerà ufficialmente sport professionistico! Resiste una disparità negli stipendi, lavorare nel mondo del calcio come calciatrice di Serie A permette di raggiungere un salario annuo (15 mila euro) in media inferiore a quello di un magazziniere. Il divario con lo stipendio medio di un calciatore di Serie A (500 mila euro) è nettissimo; considerando la maggiore tradizione, i conseguenti diritti tv e gli sponsor, il divario ha delle motivazioni tecniche ed economiche, non culturali. Intanto, attenzione, la rivoluzione rosa nel calcio è ufficialmente cominciata!

Chi l’avrebbe detto solo 5 anni fa?


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