Da Petralia a San Gregorio Magno: il Palermo ha costruito le basi

Da Petralia a San Gregorio Magno: un anno dopo, la preparazione del Palermo per la nuova stagione sarà totalmente differente. Il ritiro pre-campionato in Campania testimonia che la dirigenza rosanero non vuole ‘cascare’ nuovamente negli errori commessi un’estate fa.

Il 24 agosto 2020 soltanto in venti sono andati in ritiro a Petralia Sottana, sotto la guida di Roberto Boscaglia. I rosanero, così, non hanno raggiunto il numero minimo di giocatori per organizzare partitelle interne e, date le restrizioni per la pandemia, non sono state giocate amichevoli contro altre società. Inoltre, il Palermo era ancora lontanissimo dalla rosa definitiva: molti calciatori si sono uniti a campionato in corso, alcuni fondamentali nello scacchiere del tecnico gelese, come Almici e Luperini. I risultati delle prime gare hanno quindi penalizzato i rosanero: partenza con tre sconfitte, tre pareggi e la prima vittoria dopo un mese e mezzo (46 giorni dopo, contro la Juve Stabia).

Dopo undici mesi, invece, la storia è diversa: in Campania la squadra è composta già da 27 giocatori, di cui quattro acquisti di questa sessione di calciomercato. I nuovi innesti, comunque, difficilmente occuperanno un posto da titolare nella formazione: l’idea di Giacomo Filippi è stata quella di mantenere il più possibile il gruppo della scorsa stagione ed è lì che il tecnico vuole ‘costruire’ le basi per puntare a un piazzamento migliore in Serie C.

Proprio la permanenza di Filippi in squadra avrà una notevole importanza e sarà il ‘bonus’, la marcia in più, rispetto allo scorso campionato. Il ritiro di Petralia è stato certamente limitante per la carenza di giocatori, ma lo è stato ancora di più per il fatto che Boscaglia era stato presentato ‘in rosa’ soltanto sei giorni prima. Il tecnico non aveva avuto modo di conoscere bene la squadra e ha faticato ad imporre il proprio stile di gioco, a partire dal modulo: il 4-2-3-1. Oggi Filippi, che predilige la difesa a tre, ha alle spalle già quattordici gare con il Palermo (solo tre sconfitte) e quasi sei mesi nei quali ha avuto il coraggio di stravolgere le vecchie idee di calcio e, soprattutto, ha instaurato un rapporto ‘di fiducia’ con i ragazzi, di certo uno dei punti deboli della precedente gestione.

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9 thoughts on “Da Petralia a San Gregorio Magno: il Palermo ha costruito le basi

  1. Non siamo più una neopromossa in C, abbiamo anche fatto esperienza con i playoff. Le cose non possono che andare meglio, rispetto all’anno scorso.
    FORZA PALERMO!!!

  2. Filippi non è una certezza ma un grande rebus,vorrei ricordare che non ha mai allenato una squadra da inizio stagione e che non ha mai avuto la pressione di raggiungere l’obiettivo e sinceramente non è che il Palermo sotto le sue direttive abbia mostrato un calcio dirrompente.

  3. Tutto è diverso rispetto al recente passato, TUTTO tranne voi ed il vostro pessimismo ad oltranza.
    Tutti i dati elencati in questo articolo sono corretti e saranno effetivamente una forza per questo nuovo campionato. In primis, la situazione sanitaria che non sara più un incognita d’emergenza e destabilizante come in passato. Il fatto poi che il mister abbia le idee chiare e conosca la maggior parte dei giocatori é sicuramente molto importante, insieme al fatto effetivamente che si é accumulato esperienza di questa serie C. Per quanto riguarda l’ultima questione della rosa effettiva che si sta componendo piano piano….non siamo per niente in ritardo, per cui la vedo molto meglio che certuni che preferiscono sempre e comunque lamentarsi (invece di rilassarsi a mollo in mare)

  4. qu8indi l’obbiettivo per quest’anno è ” …. puntare a un piazzamento migliore in Serie C. …” – complimenti!!!! VERGOGNATEVI!!!!

  5. Articolo lucido dedicato a tutti coloro che si ostinano a non voler capire che le epoche milionarie sono finite. Potranno tornare ma in questo momento dobbiamo fare i conti con un Palermo povero ma sempre da amare. Forza ragazzi.

    1. Già, peccato che gli stessi problemi economici li hanno anche tutti gli altri partecipanti, per cui … E’ più bravo chi riesce a fare quadrare il cerchio …

  6. andare meglio va bene esclusivamente se si arriva primi! Siamo il Palermo e non possiamo stare li a vivacchiare in C fra terzi e settimi posti, in un’era di sponsors e diritti tv. In A ci aspettano 40 milioni all’anno solo per i diritti tv. Se Mirri non dovesse essere in grado di portare subito la squadra in A (come aveva promesso durante l’assegnazione del bando e smentito una settimana dopo) va contestato sino a costringerrlo a cedere. Solita domanda… a chi? Risposta: cavoli suoi! Intanto lui si toglie dallo scatole dopo aver acquisito con frode morale il titolo, poi le responsabilita’ saranno certamente del nuovo acquirente.

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