Di Piazza: “Molte amarezze durante la stagione, disponibile a vendere”

Dopo l’annuncio dato dal Palermo (e da Dario Mirri), Tony Di Piazza ha diffuso un proprio comunicato per commentare le dimissioni dal ruolo di vicepresidente nel CdA rosanero, ma soprattutto annunciare la disponibilità a vendere le proprie quote.

—> IL COMUNICATO DEL PALERMO

Di Piazza puntualizza alcuni aspetti, sottolineando che alla base della propria decisione c’è il fatto di essergli stato “impedito” (afferma) di svolgere il proprio ruolo e di non essere consultato o apprendere direttamente dai media decisioni considerate da lui “di stretta competenza del Consiglio di amministrazione”. Di Piazza, inoltre, ritiene “ingannevole continuare a ricoprire un ruolo che non trova rispondenza nella realtà dei fatti”.

IL COMUNICATO

“Stagione ufficialmente terminata. Grande felicità per il risultato sportivo ottenuto! Gioia da tifoso, ma amarezza da socio.

Cari tifosi, al termine di una stagione sportiva che ci ha visto protagonisti, sin dalla prima giornata, è arrivato il momento di gioire per la strameritata promozione. Come socio fondatore, e soprattutto per i sentimenti e le radici che mi legano alla nostra amata Palermo, sono davvero entusiasta del traguardo che, finalmente, la nostra società ha raggiunto: il ritorno nei campionati professionistici.

Ritengo innanzitutto doveroso complimentarmi e ringraziare gli artefici di questo primo importante passo verso un ambizioso raggiungimento delle categorie che più ci competono.

Grazie ai tifosi che hanno creduto, come me, nel progetto, e ci sono stati sempre vicini, permettendoci di raggiungere importanti record di presenze e, soprattutto, dimostrando, con il loro calore e la correttezza, l’amore per i colori rosanero.

Grazie alla squadra, all’allenatore e all’intero staff che hanno mostrato grandissima professionalità e dedizione sia sul manto verde del Barbera che sui campi più difficili e sperduti. Sempre con un ruolo di primissimo piano.

Grazie ai dipendenti della società che, in tempi brevissimi, sono riusciti ad organizzare perfettamente l’attività della prima squadra e dell’intero settore giovanile, che al suo primo anno ha raggiunto eccellenti risultati.

In questo momento di grande euforia, però, con immenso rammarico, mi vedo costretto a comunicare le mie dimissioni da Vice Presidente della SSD Palermo, ruolo autorevole e prestigioso che avevo accettato con grande entusiasmo, proponendo un progetto ambizioso che portasse il Palermo nel Mondo, certo di una maggiore partecipazione e adesione alla quotidiana operatività, direttamente e tramite il mio rappresentante in Italia.

Ho dovuto purtroppo constatare che una serie di comportamenti hanno impedito che io potessi esercitare il mio ruolo in modo pieno e fattivo per fare della squadra del Palermo un brand internazionale non certo inferiore alle maggiori squadre italiane; in questi mesi ho tenuto per me molte amarezze per non danneggiare la squadra, prendendo atto che su tantissime questioni relative al presente e soprattutto al futuro della società (che io immagino debba essere sempre più ambizioso) mi è stato impedito di dare il mio contributo non venendo mai preventivamente consultato e anzi in alcune occasioni apprendendo addirittura dai media l’assunzione di decisioni che sarebbero dovute essere di stretta competenza del Consiglio di amministrazione di cui ero Vice Presidente.

Con questo sfogo, non voglio polemizzare con nessuno e anzi mi scuso con i tifosi che potrebbero essere delusi da questa mia scelta, ed a cui ribadisco ancora una volta la mia grande considerazione, stima e affetto incondizionati, ma è doveroso informare tutti che, in queste condizioni, sarebbe ingannevole continuare a ricoprire un ruolo che non trova rispondenza nella realtà dei fatti.

Ho purtroppo compreso che probabilmente la mia passione per il calcio ed in particolare, l’ambizione per un GRANDE PALERMO, non può convivere con una mentalità imprenditoriale completamente diversa da quella che mi ha accompagnato nel mio percorso professionale negli Stati Uniti.

Pertanto con grande rammarico, intendo comunicare la mia volontà di valutare possibili interlocutori interessati a rilevare seriamente e consapevolmente la mia partecipazione, assicurando, comunque, che sino alla definizione della mia uscita non farò mancare il mio impegno originariamente previsto, se è il caso lottando e ponendo al primo posto ogni bene per la nostra amata squadra e per la città alla quale sono e resto legatissimo”.

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37 thoughts on “Di Piazza: “Molte amarezze durante la stagione, disponibile a vendere”

  1. In pratica Mirri e Sagramola hanno monopolizzato il Palermo ed il suo marchio/brand… E chi sta è a prima di una lunga serie… Zamparini bis la vendemmia…

  2. In✌️giorni fatti fuori allenatore e vice presidente azionista ? e’ rinata la Zamparinese…..sempre problemi mah, faccio fatica a capire perché ci dobbiamo ridurre sempre accussi’

  3. Per il signor Gianni e per il signor diverso: baciate terra che c’è mirri. Grazie a lui il Palermo è rinato in d e ora è tornato in c. Ringraziate mirri, tifosissimo del Palermo e nipote del grande Renzo Barbera. Ricordatevi che Mirri è sempre stato tifoso del Palermo, andava in trasferta da 30 anni e allo stadio da oltre 40 anni. Invece di piazza prima era interista.

  4. Di piazza resta in America dagli yankee!. Vendi e vattene! L’importante è che resta Dario Mirri, grande Presidente, grande tifoso e Nipote del Presidentissimo Renzo Barbera!

  5. No mirri non conta nulla quello che comanda è sagramola, di piazza lo ha capito solo adesso, noi palermitani lo abbiamo capito tempo fa quando Zamparini lo ha buttato fuori a calci in k

  6. Sta finendo peggio di quanto mi aspettassi. Mirri venda la società, se esiste qualche compratore. Metta in vendita al piu’ presto possibile la società. IL PALERMO VADA A GENTE FACOLTOSA.

  7. Perché voi pensate che in tempi di Covid-19, dove non si capisce quando e se si potrà giocare, con l’incubo di non potere neanche ricevere pubblico e con l’economia italiana e mondiale sotto terra,….. VOI continuate a pensare che arriverà qualcuno che investirà nel calcio e nel Palermo !?? Vendere a chi ???? Ma fatemi il favore….. Mirri abbiamo e Mirri ci conviene mantenere preziosamente.

    1. Virus o non virus non vi sono imprenditori facoltosi interessati alla società o meglio non vi sono mai stati, tranne la parentesi Zamparini. Tienitelo tu Mirri.

    1. Era molto prevedibile. Una società senza capitali x il calcio. Di Piazza si uni con il sicuro vincitore del bando. Sapeva chi era favorito alla vittoria al bando. Mirri lo accetto subito, logico aveva bisogno di soci subito.

    2. Era molto prevedibile. Una società senza capitali x il calcio. Di Piazza si uni con il sicuro vincitore del bando. Sapeva chi era favorito alla vittoria al bando. Mirri lo accetto subito, logico aveva bisogno di soci subito. Una società sostenuta dai tifosi che sperano che si possa fare calcio con pochi capitali oppure sperano che Mirri faccia qualche miracolo di trovare qualche magnate.

    3. Era molto prevedibile. Una società senza capitali x il calcio. Di Piazza si uni con il sicuro vincitore del bando. Sapeva chi era favorito alla vittoria del bando. Mirri lo accetto subito, logico aveva bisogno di soci subito. Una società sostenuta da tifosi che sperano-sognano che si possa fare calcio con pochi capitali oppure sperano che Mirri faccia qualche miracolo di trovare qualche buon imprenditore in futuro.

  8. L’unica strada è che MIRRI, SAGRAMOLA e PAPARESTA vadano a trovare DI PIAZZA a New York per i chiarimenti del caso e per convincerlo a ritirare le dimissioni e i propositi di vendita. Se questa trasferta di cortesia non verrà fatta, vorrà dire che a MIRRI e a SAGRAMOLA non interessa più di tanto la permanenza in Società del Socio DI PIAZZA. MIRRI come Socio unico, potrà sostenere i costi di un Campionato di SERIE C, da DILETTANTI o SEMI-PROFESSIONISTICO, se ci sarà la tanto discussa Riforma dei Campionati. Infatti solo con un BUDGET inferiore, MIRRI e SAGRAMOLA potranno allestire una squadra competitiva per puntare alle SERIE B. Dopodichè sarà indispensabile per MIRRI la cessione del Club a causa della sua capacità economica insufficiente per puntare, da solo, anche alla SERIE A.
    Concludendo: MIRRI, SAGRAMOLA (e PAPARESTA), fatevi una gita a NEW YORK e chiaritevi con DI PIAZZA !!!

  9. Un peccato xche poteva essere un bel mix la passione di Mirri ed i dollari americani di un altro passionario; comunque e sempre difícile l’equilibrio fra 2 soci e peggio se uno no è presente fisicamente

    1. Nel calcio servono alti capitali, la passione potrebbe essere in parte utile, ma no determinante. Nessuno regala dollari. Di Piazza perchè americano era straricco? A quanto pare è un piccolo imprenditore. Moratti aveva alti capitali oltre passione da tifoso. Due soci sullo stesso piano di solito si scontrano ovviamente x interessi economici.

  10. Adesso Mirri metta la quota di Dipiazza a disposizione di un vero azionariato popolare e così lui può continuare a comandare ..!!

  11. Credo che la verità stia tutta in questo passaggio delle dichiarazioni rilasciate da Di Piazza: “Ho purtroppo compreso che probabilmente la mia passione per il calcio ed in particolare, l’ambizione per un GRANDE PALERMO, non può convivere con una mentalità imprenditoriale completamente diversa da quella che mi ha accompagnato nel mio percorso professionale negli Stati Uniti”; ,Lagumina portò il palermo in C e passò la mano ,lo faccia anche MIRRI, VENDI E VATTENE!!!!!!!!!!!!,speravo che con l’azzeramento della società potessimo ripartire con nuove ambizioni ,ma con mio rammarico devo mestamente constatare che il futuro è pieno di ombre e incertezze ,dopo appena un anno e già siamo ai titoli di coda BASTA!!!!!!!!!!!!! forse è HORA che la stampa locale faccia chiarezza sul criterio adottato dal sindaco e dai suoi consiglieri ( perché è stato escluso chi aveva un fatturato 10 volte più grande?)

  12. si dice che “i panni sporchi si lavano in famiglia” . Di Piazza sta dannegiando l’immagine delal squadra con il suo modo di fare – meglio che questi personaggi rimangono lontano da palermo per il bene di tutti!”!!!!

  13. Ciao Di Piazza, la società si guida da vicino, fin dall’inizio era evidente l’epilogo. Finché resta socio proprietario, vabene così.

  14. Epilogo prevedibile, adesso veramente è il caso di fare chiarezza e capire le intenzioni di MIrri, perchè è chiaro che con lui da solo si prospettano anni in serie C….

    1. Di Piazza ha detto che fino a quando non vende le quote non farà mancare il suo contributo economico, è rimasto consigliere

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