Diamanti, dal “flop” di Palermo al “boom” di Livorno: caccia alla rivincita…

Nella sfida di sabato tra Palermo e Livorno al Barbera ci sarà Alessandro Diamanti, il grande ex. Arrivato in Sicilia sul finire di mercato del 2016, dopo essersi svincolato dal Guangzhou, Alino era arrivato tra l’entusiasmo generale per un colpo che, accompagnato dal possibile arrivo di Balotelli, avrebbe potuto formare una coppia di tutto rispetto per l’obiettivo salvezza nel massimo campionato.

I sogni estivi però evaporarono presto, con l’arrivo dell’ex attaccante dell’Inter che sfumò di lì a poco e le prestazioni dell’ex fantasista della Nazionale che non rispecchiarono le attese. In un Palermo in netta difficoltà, poi retrocesso, Diamanti non riuscì a dare la sua impronta di classe ed esperienza, realizzando un solo gol in 32 presenze, su punizione, nel finale di campionato contro la Fiorentina, contribuendo a una delle poche vittorie di quella stagione davvero poco dignitosa per il Palermo.

Poca qualità, tanto nervosismo. A Palermo, Diamanti non ha certo vissuto una grande stagione. Problemi non soltanto sul campo, ma anche fuori dal campo con le continue polemiche con l’ex patron rosanero, Maurizio Zamparini, secondo cui Alino era stato un acquisto errato, arrivato sul finire della carriera e in condizioni fisiche non ottimali dopo il periodo in Cina. Un’esperienza che lo stesso Diamanti definì come la peggiore della sua carriera calcistica e non a caso esulterebbe in caso di gol al “Barbera”.

Lasciata Palermo, Diamanti è rimasto a spasso per un po’: si è accasato nel gennaio di quest’anno al Perugia dove ha realizzato 2 gol in 13 presenze: anche l’esperienza umbra, in fondo, è stata deludente. Così, in estate, è arrivato il passaggio nella sua Toscana, a Livorno.

E qui, Alino sembra aver trovato la sua dimensione. La situazione di classifica degli amaranto non è delle migliori, con l’ultimo posto in classifica, ma sotto il punto di vista personale, Diamanti si è elevato a perno della squadra realizzando 5 gol e 1 assist in 14 presenze, realizzando per altro una doppietta decisiva nell’ultimo turno contro il Foggia. E ora la sfida al Palermo, per tentare di rilanciare ulteriormente la sua squadra e, perchè no, prendersi una rivincita: quella esperienza non gli ha proprio lasciato un bel ricordo…

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