GdS – La Corte della discordia fa tremare il Palermo. Caso: “Non mi astengo”

“La Corte della discordia fa tremare il Palermo”. Questo il titolo scelto dal Giornale Di Sicilia, che nella propria pagina sportiva dedica spazio alle parole dell’avvocato Di Ciommo, allo stato d’animo della squadra e alle coincidenze passate con il 29 maggio, ma soprattutto alle parole del giudice salernitano Luigi Caso, che nonostante la propria provenienza professa la propria imparzialità in vista dell’udienza d’appello.

DI CIOMMO: “STRANO CHE IL TAR ABBIA DECISO”

Intervistato da Benedetto Giardina, il dott. Caso (subentrato a Sergio Santoro, astenutosi in udienza al contrario di quanto fatto giorno 16 per il rigetto della sospensiva) afferma senza dubbi di sorta: “Faccio il magistrato da circa trent’anni, ho gestito cause grosse su grandi appalti. Non ho mai avuto problemi nell’essere sempre terzo e imparziale, quindi non sono turbato. Mi comporterò con correttezza, come sempre”.

Una scelta diversa da quella fatta da Virginia Zambrano, giudice salernitana del Collegio di Garanzia del Coni astenutosi per il caso playout: “Rispetto la collega, ma se andiamo su questo campo diventa complicato. Potrei dire di avere un fratello che vive in un’altra città italiana e una suocera che vive da un’altra parte… l’incompatibilità per aver svolto attività federali per una certa squadra sarebbe concreta, il fatto territoriale mi sembra poco”.

E aggiunge: “Ho tanti amici siciliani, a questo punto sarei incompatibile con mezza Italia. Ero in un altro collegio mezz’ora prima. Fisicamente ero lì e credo che il presidente mi abbia chiesto di rimanere per comporre un nuovo collegio nel modo più rapido. Certe questioni vanno affrontate per quello che sono, cioè una verifica delle norme e di conformità dei comportamenti. Queste vicende le trattiamo come le cause penali e i grandi appalti, sempre con massima oggettività”.

Un’udienza in cui Palermo e Procura federale riproporranno tesi agli antipodi: il club rosanero ha allegato alla memoria difensiva la sentenza della Cassazione che ritiene non fittizia l’operazione Mepal – Alyssa, mentre la Procura Figc insiste nel solco della perizia realizzata da Alessandro Colaci e ricorre anche contro l’inammissibilità del deferimento per Zamparini.

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12 thoughts on “GdS – La Corte della discordia fa tremare il Palermo. Caso: “Non mi astengo”

  1. ma era proprio indispensabile nominare un giudice di Salerno ….? ed allora perchè no un giudice di Palermomagari tifoso della squadra rosanero???’

  2. Ma questo sembra un ultras della salernitana ecco perché non si astiene è evidente ma si vede da lontano questo ci scava la fossa!!!

  3. Continuo a credere che la giustizia sportiva è fasulla.Ne testimonia il fatto che si ostinano a mettere giudici chiaramente di parte.Ecco perché non è più credibile quello che sta accadendo.Si spera nel Tar,per avere un giudizio più coerente,almeno si spera…..

  4. Un giudice di Salerno ci deve giudicare…stiamo a vedere speriamo che il finale non sia scontato…poi dopo si gridera al conflitto d’interessi… perché non cambiare per evitare casini…ormai è diventata una barzelletta…

  5. Ke skifo é una vergogna! Cmq una giustizia Divina esiste, Il frosinone gia é andato, Il Benevento col presidente Vigoritoche godeva contro il Palermo gran cafone spaccone e chiacchierone ê crollato ora tocca a Sebastiani…e ai dirimpettai orientali.E vada come vada la Salernitana di Lotirchio ha i giorni o i mesi contati. Ricordate cio che é accaduto al Catania dopo aver festeggiato con le B un agonizante Palermo con annesso funerale.E non hanno ancora imparato la lezione…

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