“Giammarva nel mirino”: gli stratagemmi di Zamparini e la fuga di notizie

“Giammarva nel mirino”. Questo il titolo dell’ampio report firmato Riccardo Arena e pubblicato in esclusiva dal Giornale di Sicilia in merito al nuovo capitolo dell’inchiesta penale, che ora (dopo il rigetto della richiesta di domiciliari per il patron) mette nel mirino anche il presidente Giammarva, che dai pm viene considerato parte di un “sistema artificioso di prestanome” messo in piedi da Zamparini, che in concreto non avrebbe dato vita ad un nuovo corso societario, non abbandonando mai quella che viene definita dai pm come una “gestione criminale”. Giammarva sarebbe stato messo al corrente degli “stratagemmi” messi in atto, condividendone le finalità, ma le accuse a lui contestate non riguarderebbero “comportamenti criminali” nel periodo successivo al 3 maggio scorso, data in cui ha assunto formalmente la presidenza.

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La Procura sarebbe inoltre pronta a ricorrere presso il Tribunale del Riesame dopo il sequestro di un milione e 100 mila euro dei giorni scorsi ed è pronta a sostenere che Zamparini avrebbe beneficiato di una fuga di notizie, che gli avrebbe permesso di dimettersi dal Cda prima dell’udienza del Gip del 7 maggio, che di conseguenza non ha convalidato la richiesta di arresti domiciliari per mancanza di esigenze cautelari. Anche il Gip però (così come il Tribunale fallimentare) ritiene che gli elementi di accusa siano consistenti e a breve potrebbero essere formulate le imputazioni e la richiesta di processo per i nove indagati.

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Per Giammarva era stata richiesta la sospensione della carica (con potenziale commissariamento del club) e la sua sospensione dalla professione di commercialista. Per il gip anche qui non sussistono esigenze interdittive, ma oltre che di ostacolo alle attività della Covisoc, l’accusa è anche una potenziale truffa per una richiesta di finanziamento di 2,5 milioni all’Irfis, richiesta che si baserebbe secondo i pm, su presupposti fasulli e costruiti ad arte, gli stessi che avrebbero portato al respingimento dell’istanza di fallimento.

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Il mirino dei pm è sempre rivolto alle serie di operazioni ritenute sospette di svariate società (Mepal, Alussa, Kalika, Gasda) tutte riconducibili a Zamparini o a suoi congiunti, tra cui il figlio, generando utili fittizi secondo l’accusa per circa 40 milioni facendo scattare le accuse (tra le altre) di falso in bilancio, false comunicazioni e appropriazione indebita.

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2 thoughts on ““Giammarva nel mirino”: gli stratagemmi di Zamparini e la fuga di notizie

  1. Per quelle che sono le mie nozioni di diritto mi risulta che la responsabilità penale è sempre personale, quindi al di là delle vicende personali del patron, di cui mi interessa poco o nulla, non credo che il Palermo in quanto società e quindi persona giuridica possa essere oggetto di indagini nè che un processo penale possa decretare un fallimento societario….ai giornalisti lascio l’approfondimento della questione

  2. sera .speriamo. e come non penso io e che vogliono colpire il palermo e tutti i palermitani per che non capisco che quelli indagati siamo solo noi e le altre societa. sono tutti a norma. per che non faccioamo un esposto a lla societa calcistica italiana. che questo calcio a noi non ci appartiene. che noi dobbiamo essere dei para fulmini delle grandi società del nord. per che non puo mai essere che le societa del nord sonopre nella norme. e noi maiiii. bhoo. io spero che questo schiffo. di calcio italiano non mi appartine. e che andiamo a giocare a malta. il nostro campionato. tanto l’italia e corrotta dei potenti del calcio e anche nella politica. che metto legge e vitalizzi. per lo sport. che schiffooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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