Giammarva a Trm: “Alyssa? Non sarebbe un problema per la nuova società”

L’ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, parla a TRM dell’ormai nota questione Alyssa: “Se può essere un freno per la cessione della società? Sono valutazioni che deve fare l’acquirente, ma se arriva una società nuova e mette la liquidità, il problema è già risolto”.

Poi approfondisce la questione: “Personalmente devo esprimere delle perplessità sulla questione Alyssa. Mi sono trovato a dover inviare dei documenti alla Covisoc in relazione a questo credito di 40 milioni, poi ridotto a 22. Un credito che è stato esaminato anche dai periti del tribunale, è stato stabilito che non è nè un credito falso, nè vero. Non ci sono elementi per giudicare“.

Decisione poi confermata dai vari organi competenti: “La sentenza del tribunale fallimentare non è stata poi riappellata dalla Procura, poi è stata resa definitiva dal Tribunale del Riesame e dalla Cassazione in merito alle indagini di Caltanissetta. Si presumeva ci fosse una corruzione tra me e Sidoti, cosa che la Cassazione ha ritenuto inconsistente”.

Infine, una riflessione personale sul difficile periodo che ha vissuto: “Come ho vissuto questo periodo? Con molta serenità e tranquillità, sapendo quello che ho fatto e come l’ho fatto, conoscendo la mia onestà e la mia professionalità sono rimasto tranquillo”.

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5 thoughts on “Giammarva a Trm: “Alyssa? Non sarebbe un problema per la nuova società”

  1. Palermo calcio: non sarà York Capital a comprare il presidente della società rosanero Rino Foschi

    Il Palermo calcio non sarà ceduto a York Capital Management. A rivelarlo è lo stesso Rino Foschi. Intervistato da Money.it, il presidente della società rosanero ha smentito la cessione al fondo statunitense: “Non c’è nulla di vero, stiamo trattando solo con investitori italiani”.
    Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, la trattativa imbastita dai legali della York Capital e del Palermo calcio sembrava vicina alla sua conclusione, e invece, secondo le parole di Rino Foschi, sarebbe pura fantasia.
    In un’intervista al Giornale di Sicilia, il presidente rosanero aveva annunciato ai propri tifosi un bel regalo in arrivo e non aveva nascosto la possibilità di vendere il club al fondo statunitense, anzi l’aveva definita il coronamento di un sogno.
    Cessione Palermo: i retroscena della trattativa
    Accostato più volte come possibile acquirente della Sampdoria, il fondo statunitense sembrava molto vicino ad abbandonare la pista doriana, per fiondarsi su quella rosanero.
    Ipotesi che, secondo varie indiscrezioni, avrebbe trovato riscontro in un accordo preliminare realizzato in settimana dalle due società, che aveva alla base dei passaggi ben precisi.
    Oltre all’acquisto delle azioni del Palermo per la cifra simbolica di 10 euro, il fondo di investimento statunitense avrebbe ripianato i circa 47 milioni di euro di debiti della società e avrebbe immesso inizialmente nelle casse del club rosanero 4 milioni di euro in due tranche: 2 milioni subito e 2 milioni entro il 30 giugno, cioè, al momento della firma del preliminare.
    Questo denaro infatti avrebbe permesso al Palermo calcio di portare a termine la stagione senza alcun problema e di lavorare con molta più calma alla vendita definitiva della società entro l’iscrizione al prossimo campionato, qualunque esso sia.
    Dopo la smentita del presidente del Palermo Rino Foschi, la strada che porta alla cessione della società rosanero spinge sempre di più verso il gruppo di investitori italiani capeggiati da Vincenzo Macaione.
    Dopo aver incontrato la società rosanero in settimana, il banchiere palermitano, secondo fonti della nostra redazione, sarebbe ancora nel capoluogo siculo per trattare con la dirigenza di Viale del Fante e risponderebbe al requisito descritto dal presidente del Palermo Rino Foschi: investitori italiani.

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