Il Palermo e le liste, com’è complicato fare il mercato in Serie C

Quando un cambio di regolamento… ti complica i piani. Con la fine dei campionati, il calciomercato entra nel vivo ma il Palermo (così come le altre squadre di Serie C) deve fare i conti con una variabile imprevista. Le nuove regole sulle liste per il prossimo campionato pongono infatti un limite netto al numero di giocatori da tenere in rosa e (viste le pochissime eccezioni previste) potrebbero spingere anche i rosanero a modificare i piani e scegliere fra il c.d. “usato sicuro” e la gioventù.

Il caso del Palermo è esemplare di come il cambio di regolamento sulla formazione delle liste possa incidere sulle strategie di mercato: l’idea iniziale era quella di confermare 8 “under” della scorsa stagione e il ritorno è già stato definito per 3 di loro (Silipo, Lucca e Doda). Ma tra lista a 22, le dinamiche di mercato e le richieste del nuovo allenatore, adesso il club di Viale del Fante potrebbe fare altre valutazioni. E per gli altri 5 “under” (Peretti, Kraja, Langella, Felici, Fallani) il ritorno non è più così scontato, visto che solo uno dei “2001” potrebbe essere tesserato in aggiunta ai 22 previsti da regolamento.

COSA DICE IL REGOLAMENTO?

La Lega Pro ha aumentato a 8 i posti nella “lista calciatori temporanei” (prestiti da Serie A, B o federazione estera), ma ha fissato a 22 il limite massimo di giocatori professionisti utilizzabili in campionato. Le eccezioni al limite massimo sono pochissime: c’è infatti ulteriore spazio per un solo “giovane professionista” (nato successivamente al 1 gennaio 2001), mentre sono illimitati solo i “giovani di serie” già tesserati dalla società che firmano i primi contratti da calciatori professionisti.

Pochi margini anche per le “variazioni”: è ammesso sostituire in qualsiasi momento un portiere in lista con un altro portiere, mentre per gli altri ruoli è concessa in via eccezionale una sola sostituzione al di fuori delle finestre di mercato. Se invece un giocatore in lista risolve il contratto può essere sostituito subito solo con un calciatore già tesserato. In tutti gli altri casi, infatti, le liste possono essere variate solo durante i periodi di campagna trasferimenti o eventualmente integrate a campionato in corso con svincolati o giocatori esclusi solo se si hanno posti liberi.

Le sanzioni per chi viola il regolamento sono salate: il deposito tardivo delle liste (cioè oltre la prima gara ufficiale) costa 2 mila euro per ogni giorno di ritardo, mentre le sanzioni per l’impiego di giocatori “fuori lista” sono via via crescenti, fino ad arrivare all’esclusione dalla ripartizione dei premi legati al minutaggio dei giovani e una sanzione di 50 mila euro per ogni giocatore fuori lista impiegato dal girone di ritorno in poi.

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15 thoughts on “Il Palermo e le liste, com’è complicato fare il mercato in Serie C

  1. Una società che chiede aiuto ad un’altro cub che è appena passato in serie B per pagare gli stipendi fa capire molto sulle reali potenzialità di questa società.
    SEMU A MARE…..

      1. tra le ipotesi sul tavolo per concretizzare il trasferimento dei due giocatori ci sarebbe anche quello di chiedere al Monza di contribuire agli ingaggi dei due giocatori, che andranno a scadenza di contratto nel 2021.
        Prima di scrivere fesserie INFORMATI

  2. È complicato se punti a diventare una succursale. Se hai reali potenzialità economiche prendi 22 calciatori di un certo livello e arrivi in scioltezza a fine stagione. Certo, se puntavi ad allestire una rosa esclusivamente con i prestiti (magari con gli stipendi pagati, totalmente o in parte da altri) allora avrai problemi… Ma non è questo il caso sicuramente. xD

      1. Eh e quindi? Allestire una squadra è una cosa, allestirne una per vincere è un’altra. Qui hanno problemi a fare la prima cosa, figurati la seconda.

        1. Io tutti questi problemi non li vedo…. dovevano prendere un allenatore e hanno preso il migliore, vediamo adesso!! P.s: una squadra si costruisce con competenza e managerialità.. l’equazione più spendi e più vinci è una cassata!!!

          1. Sono perfettamente d’accordo: competenza e managerialità. Ovvero ciò che secondo me manca a questi signori.

    1. No dal valguarnera caropepe. Quando una società si trova spiazzata dalle nuove regole che impongono un massimo di otto under, perchè aveva programmato tutto su quelli , mi sembra di capire che gli obiettivi sbandierati sono solo di facciata.
      Tenendo presente che nessuna squadra ha mai vinto qualcosa con gli under, che tra l altro , sono solo dilettanti.

  3. Con queste regole questa società avrà sicuramente dei problemi, pensavano di fare una squadra almeno competitiva (sicuramente non vincente) con prestiti di altre squadre come fatto in serie D. Adesso i nodi vengono al pettine perché se non hai soldi è difficile allestire una compagine che possa vincere il campionato, forse per lottare per i Play-off. E poi, malgrado la proprietà del Monza si chiama Berlusconi, chiedere aiuto per pagare gli stipendi è veramente desolante da parte di una società che rappresenta milioni di tifosi sparsi per il mondo.

    1. Milioni di tifosi sparsi per il mondo che nel calcio contano 0. Io guardarei all’economia della regione d’appartenenza e mi farei due conticini prima di lamentarmi

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