Il Palermo gioca alla “bella statuina” e va in tilt. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

È vero che il derby ha sempre un sapore particolare ma noi, stavolta, abbiamo deciso di non dargli alcuna importanza. Vogliamo viverlo serenamente e concentrarci direttamente sulla sfida con la capolista di domenica prossima e lasciare perdere amarcord, revival, citazioni, partite del cuore, ricordi di trasferte con il terrore delle sassaiole all’arrivo a Gelso Bianco, dove, ormai traumatizzato, uno dei vostri cronitifosi non vuole più fermarsi neanche se se la sta facendo addosso perché la prostata non è più quella di una volta.

Insomma è una partita da vincere ma solo perché serve per la classifica che è l’unica cosa che ci interessa. Purtroppo sappiamo che non è così per il Catania che a questo campionato non ha più nulla da chiedere se non una vittoria contro il Palermo e di non fallire. Ed infatti gli etnei partono a mille e i rosa sbandano, noi cominciamo ad abbandonare il nostro teorico distacco e ci innervosiamo. Per fortuna i rosa sembrano riprendersi ma proprio quando la partita è in sostanziale equilibrio un rigore abbastanza generoso regala il vantaggio al Catania. E noi capiamo che è un pomeriggio da incazzatura!

Il Palermo accusa il colpo e noi temiamo finisca a “cafiata” ma i rossazzurri sono pure loro scarsi e non concretizzano. I rosanero, invece, non sono mai pervenuti nei primi 45 minuti in zona offensiva. Per fortuna arriva l’intervallo e noi ci andiamo giù pesanti di Alka Seltzer, perché ci sta andando tutto di traverso. I cambi in avvio di ripresa sembrano dare nuova linfa al Palermo, che finalmente imbastisce qualche azione degna di nota, pur senza creare grandi pericoli all’estremo catanese.

Al 60′ il primo vero sussulto rosa ci butta quasi giù dal divano ma la mezza girata di Soleri, su torre di Almici esce di pochissimo e ci rilancia nello sconforto. Improvvisamente, e quando non ci crediamo più ad una svolta della partita, vediamo un cartellino rosso sventolato in faccia a uno del Catania e capiamo che gli ultimi 25 minuti non si possono più vivere con la stessa atarassia. Ma dura poco perché con l’inerzia della gara a favore del Palermo, Almici decide di giocare ad acchiapparello con un raccattapalle, cadendo nella trappola della provocazione come l’ultimo dei gonzi. Finisce anche lui in anticipo sotto la doccia e di fatto finisce pure la partita del Palermo.

C’è tempo ancora per il raddoppio degli etnei, su una dormita generale della difesa rosa, e per l’espulsione di Luperini che conferma che il Palermo non sa reggere la pressione nervosa. Noi, come detto in avvio, cerchiamo di minimizzare e la consideriamo niente più che una brutta sconfitta che fa male soprattutto per la classifica e per gli evidenti limiti, caratteriali e non, che il Palermo continua a mostrare lontano dalla Favorita. Poi spegniamo la Tv per non vedere brutte scene di esultanza vietate ai minori e, atarassicamente, la prendiamo a calci per concludere degnamente la giornata.

Pelagotti 6,5 – È l’unico del Palermo a non affondare. Il risultato sarebbe potuto anche essere più largo se il portiere rosa non avesse compiuto almeno un miracolo e un paio di interventi decisivi. Sopravvissuto.

Buttaro 5,5 – Il migliore dei tre centrali rosa ed è quanto dire. Meno peggio.

(dal 9′ s.t. Almici) 2 – Entra per spingere e cercare l’assist del pareggio. Finisce con lo spingere e strattonare solo un raccattapalle catanese reo di perdere tempo. Una scena patetica che è il simbolo perfetto di questo derby infausto. Bulletto.

Marconi 4 – Partecipa attivamente all’azione del rigore approcciando maldestramente l’avversario. Il gol di Moro è bellissimo ma lui ne resta talmente incantato che gli fa fare quello che vuole. Il resto della partita è un fiorire di minchiate da competizione. Giufa’.

Crivello 4,5 – Avevamo salutato con entusiasmo il suo ingresso in campo dal primo minuto perché abbiamo pensato che avrebbe gettato il cuore oltre l’ostacolo. Invece ci ricorda Enrico Toti più per la forma fisica che per il coraggio e gli avversari all’inizio lo irridono in velocità. Poi prende le misure ma fa in tempo a guardare come uno spettatore il gran gol di Moro senza intervenire. Bella statuina.

Accardi 5 – Anche lui doveva fare il diavolo a quattro e invece non vediamo né la grinta che avremmo voluto né un contributo decente al gioco (inesistente) del Palermo. Mezzo servizio.

(dal 41′ s.t. Fella) s.v.

Odjer 4 – Fa solo confusione. E aiuta l’arbitro a regalare il rigore al Catania inciampando maldestramente sull’avversario inerme. Rumoroso.

(dal 1′ s.t. Silipo) 5,5 – Entra e sembra debba cambiare la partita. I compagni non lo aiutano e lui si spegne, incaponendosi in dribbling insensati. Tilt.

De Rose 4 – Non lo abbiamo mai considerato un regista ma almeno randellava e picchiava con grinta. Oggi viene a mancare anche questo nella partita in cui era più importante picchiare. Chi l’ha visto?

Dall’Oglio 4 – Di solito non riusciamo a capire se gioca bene o male. Ma questa volta ci ha fatto prendere posizione giocando inequivocabilmente male. Certezza.

(dal 9′ s.t. Luperini) 2 – Parte bene dando sostanza all’anemico centrocampo rosa. Poi si fa espellere impazzendo e scalciando senza sosta un avversario sotto gli occhi dell’arbitro. Raptus.

Valente 5,5 – Non ha la velocità dei giorni migliori e non riesce mai ad affondare come dovrebbe. Affondato.

(dal 25′ s.t. Floriano) – s.v.

Soleri 6 – In diversi momenti del match è davvero l’unico che ci prova, partendo addirittura dalla propria area pur di tentare qualcosa. L’unica bella occasione rosa è sua. Onesto.

Brunori 5 – Non becca una palla. E non se le va a cercare. Fuori campo.

Filippi 0 – Prepara male la partita e non riesce a trasmettere la giusta carica ai suoi. Sente aria di disfatta e prova a correre ai ripari schierando i palermitani e lasciando in panchina Fella. Ma la mossa è suicida. Harakiri.

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28 thoughts on “Il Palermo gioca alla “bella statuina” e va in tilt. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Cari amici del lunedì, anche l’ironia non vuole avere a che fare con questa squadra. Diciamocelo tutta. Contro il monopoli abbiamo inopinatamemte esaltato tutti una squadra cinica. Personalmente quando sento questo aggettivo mi preoccupo, perché nel mio vocabolario significa “che ha culo”. Ieri al Massimino una Giornata che non auguro a nessuno. Vergognosi lenti predatori senza fantasia ne mordente. Salvo solo Soleri

  2. E spero che il buon Gaetano si sia risparmiato questo bagno di melma. A proposito di bagno, di folla. Ieri in tribuna A c era il 125 per cento dei posti occupati, con gente in piedi, servizio ingressi pietoso. Insomma un trionfo per il virus

  3. Ragazzi miei, ma come avete potuto dimenticare le pagelle di due soggetti che hanno condizionato pesantemente questo Derby? A una certa età, forse non è solo la prostata che perde colpi. Rimedia il fido ammiratore Vitogol:
    L’ignoto raccattapalle 10. Interpreta al meglio il clima di corrida che caratterizza i Derby del Cibali. Alla faccia della beneficienza, del volemose bene, del “semu siciliani”. Noi con la solita spocchia e una pretesa di superiorità che poggia sul nulla; loro con la grinta, la cattiveria e i mezzucci che già usavano in Serie A e che certamente non hanno perso diritto di cittadinanza in questa misera Serie C. Eroe liotro.
    L’arbitro di Enna 0. Approfitta di un fallettino per concedere un rigore generoso al Catania. Non può fare a meno di comminare il secondo giallo a Russini e già allora mi è chiaro che farà di tutto per ripristinare presto la parità numerica. Gliene dà occasione pollo-Almici che cade nella provocazione del raccattapalle furbetto. E qui il capolavoro: con la stessa solerzia con cui espelle Almici, avrebbe dovuto cacciare un raccattapalle che ha fatto esattamente il contrario di quanto avrebbe dovuto. Una cosa è “tampasiare” nel recupero del pallone, ben diverso è tenerlo in mano nascondendolo al giocatore per la ripresa del gioco. Ennano.

    1. assolutamente d’accordo. Il Palermo ha meritato la sconfitta…ma andare sotto 1 a 0 su un rigore inventato e potere giocare solo di contropiede non sono bazzecole. Dopo l’espulsione del giocatore del Catania anche io ero sicuro che l’arbitro avrebbe compensato alla prima occasione utile.

    2. Raccattapalle ed arbitro sono ampiamente segnalati nelle pagelle dedicate ad Almici ed Odjer. Pagelle che denotono da una parte l’atteggiamento da bulletto dell’esperto Almici che acchiappa per il collo un bambino al fine di non perdere qualche secondo decisivo per recuperare la partita come se per tutti i 90 avevamo costretto gli etnei nell’area piccola. Dall’altra il rumoroso ed inutile intervento di Odjer che fa franare il suo avversario, falletto ingenuo che in questa categoria molti giocatori sono soliti fare e che hanno determinato quasi tutti i rigori sia a favore che a sfavore del Palermo.

  4. ‘Il miracolo nella 34a strada’ (1947) ci dimostra l’esistenza di Babbo Natale. Personalmente ne sono convinto da sempre. E’ in questi giorni, nella giostra di sfavillanti luci e colori e nei suoni dei grandi magazzini, dei mercati, nel luccichio dei balconi, nel rosso dei supermercati. Ci credo, d’altronde se la stanza al risveglio è illuminata, non mi chiedo se il sole sia un trucco. E la Befana esiste, anche se talvolta si ammala e potrebbe essere sostituita da un segretario disonesto. Come il maligno ragionier Scarafoni (solo omonimo dell’ex rosanero), ne ‘La freccia azzurra’ (2000); nel caso ci penseranno gli stessi giocattoli, a fare giustizia, la superiore giustizia delle favole. Perché ‘La vita è meravigliosa’ (1947, on demand su Sky, già controllato, non poteva, non doveva mancare). E pure il Palermo esiste, anche se qualche dubbio può essere legittimo. Esiste, lo ha rimarcato il Presidente, l’altro giorno. Il Palermo esiste e non si vende, perché è di Palermo (però, sveglia dottore Palermo! Camaffari?). Buon Natale. Sipario.

  5. Ormai queste pagelle non fanno più ridere.
    Società,allenatore e squadra sono allo sbando,mai vista una società così assente,dove i calciatori fanno quello che vogliono,espulsioni che assistiamo quasi ogni domenica,ed un allenatore incapace ,che nemmeno in terza categoria potrebbe allenare.

  6. in occasione del secondo gol….le belle statuine….ma perchè belle???? Le inconcludenti solite statuine…..

  7. Una cosa è la solidarietà fuori dal campo, un’altra il normale agonismo in campo nei limiti della lealtà.
    Il gesto di quello sciocco raccattapalle è stato isolato, non si può generalizzare, piuttosto stupisce come mai l’arbitro non lo abbia espulso, soltanto questo è un grave errore dell’arbitro, per il resto non ci si può stupire del rigore concesso, è una situazione tipica in cui tanti lo avrebbero concesso.
    La verità è che il Catania ha meritato e che si è vista la differenza tra un vero allenatore ed un inetto, tra giocatori di livello superiore tipo Greco e Moro rispetto ai numerosi mediocri in campo.
    La verità è che se qualcuno non molla l’osso e arriva nuova linfa, non cambierà nulla.

    1. Ma perché E’ forse previsto dal regolamento che quando un calciatore strattona (non gli ha mica dato un cazzotto) per recuperare palla e riprendere celermente il gioco un raccattapalle disonesto che NASCONDE il pallone, il calciatore in questione va sanzionato col cartellino rosso? Se sì, potresti indicarmi la norma regolamentare di riferimento? Se invece questa norma non esiste, da dove se l’è tirata fuori “l’imparziale” arbitro? Ma per favore!

      1. anche io ritengo che Almici non andava espulso e il raccattapalle si. Mentre su quel tipo di azione lo danno quasi sempre il rigore, non c’è parzialità. Odjier è stato davvero stolto

  8. il rigore ….ragalato….certo siamo in tempo di regali…..Ma il Catania ha cercato di giocare a Calcio ….il Paermo No Fella Dell’oglio e de rose tre gattaroni…..

  9. All’arbitro di enna voto 0, l’espulsione di Almici é allucinante, così come il rigore non é un rigore netto, il capobdegli arbitri ha detto che per fischiare un rigore deve essere netto e evidente e non dare rigorini.

  10. Mirri vuoi fare davvero il presidente??..Anche con la nuova società (“ammesso che questi inglesi esistano!!!”)???…Bene, invece di mandare messaggi criptici come quelli di ieri, (il Palermo non si vende è di Palermo??!!), allora tre cose devi fare: cambia immediatamente allenatore, allontana sagramola e castagnini e a gennaio prendi dei rinforzi…in caso contrario si puru tu un’atta muorta, come parte della squadra, mister e quella specie di tuoi collaboratori, uno dei quali STRAPAGATISSIMO….!!!

  11. Catania-Palermo: TIRI IN PORTA: 7 – 3 TIRI DENTRO L’AREA: 10 – 3 TIRI DA FUORI AREA: 1 – 3 TIRI FUORI: 4 – 3 OCCASIONI NITIDE NON SFRUTTATE: 4 – 2 TIRI RESPINTI DAL PORTIERE: 1 – 3
    L’arbitro? Questi sono i numeri, d’altronde anche le pagelle (ironiche?) qui sopra parlano chiaro. Allora prendetevela pure con gli autori, giudici anche loro, fioccano i 4, i 2 e c’è uno 0 spaccato. Come si permettono, cos’è, la pagella di Pierino, con le orecchie da asino? Quanto al raccattapalle, ricordo un episodio simile, capitato all’Olimpico, a Mariolino Corso (il piede sinistro di Dio), durante un Lazio Inter (e Lazio in vantaggio). Un corner, Corso che aspetta il pallone, il raccattapalle che ‘tampasia’, fa finta di inciampare, lo perde, lo recupera. Quando infine lo passa, Corso, immobile, non raccoglie, lo lascia passare. Come a domandare: ‘Dove sono capitato?’. Ed infatti sugli spalti biancocelesti scoppiò un mezzo finimondo.

  12. Il Calcio e’ fatto di episodi,che spesso decidono le partite.Il primo, il calcio di rigore a mio avviso fasullo,ha incanalato la partita,ancora di piu’ verso il Catania,che e’ bene dirlo,era sceso in campo con un piglio migliore,e che ha potuto giocare di rimessa.Il secondo episodio,decisivo,l’espulsione di Almici,con il Palermo in superiorita’ numerica,che sembrava almeno reagire.Un raccattapalle,seppur ragazzo, che nasconde la palla ad un giocatore,e non gliela da’.Assurdo,come pure il gesto di Almici,in trance agonistica.Li e’ finita la partita,che il Palermo ha interpretato malissimo.

  13. Il Catania è la squadra che ha avuto più rigori a favore e non solo con riferimento girone C. Ben otto in 18 partite (anche se lo stupido ipocrita di turno dirà che dipende dalla presenza assidua in area di rigore – Ma quando mai?) . Molti di questi rigori sono stati quantomeno dubbi. Non è possibile giustificare la pessima prestazione del Palermo, ma di certo quel rigore che si può dare (meglio dire che si poteva dare al Catania ma che mai sarebbe stato dato al Palermo in situazioni invertite) ha spianato la strada agli etnei (con conseguente raccolta di tiri in porta ed occasioni per il raddoppio (puntualmente poi arrivato). Ma la scadente prestazione prestazione dei rosa non preclude l’aver notato e l’evidenziare lo sleale comportamento dei catanesi (a cominciare calciatori). Indicativo è in tal senso un episodio poco notato: De Rose era stato da poco ammonito e durante la prima interruzione del gioco, per una situazione determinata da un fallo dove De Rose nulla c’entrava, il sig. Pinto insieme ad altri sui compagni ha fatto di tutto per provocarlo (anche un testa contro testa) e quindi causarne la seconda ammonizione. E’ forse questo leale agonismo? Trovo analogie tra il Catania e l’Avellino nei comportamenti in campo intimidatori e tutt’altro che leali. Infine, come può Baldini sostenere che non ci stava la seconda ammonizione per Russini, quando il suo giocatore aveva appena compiuto un fallo da rosso diretto?

    1. Ognuno tira acqua al suo mulino. Ma al di là del “mestiere” non ho notato slealtà. Vedo che lei difende quello che nemmeno Filippi pensa di difendere (gm)

      1. Si sbaglia. Io non difendo nessuno. Io osservo e annoto fatti incontestabili perché avvenuti, e li riporto se non risultano riportati.

      2. Le faccio una domanda, Dott. Monastra: Il fallo di Luperini, espulso con rosso diretto, era più grave e pericoloso di quello di Russini, espulso per doppia ammonizione?

          1. Abbiamo visto diversamente. Russini è entrato col piede a martello e poteva far molto danno. Non sempre si vedono le cose allo stesso modo e vale anche per l’arbitro che ha visto come lei.

  14. Caro Predidente,mostrati ai tifosi come faceva Zamparini,Non cin siamo anche i tuoi collaboratori assenti alle interviste.Ma cos’e’.Non avete il coraggio.Allpora andarte via.Palermo vuole il calcio che conta.

  15. Il Palermo dovrebbe cercare di essere bastardo. Bisogna sapere adattarsi ovunque, essere signori con i signori e bastardi con i bastardi. Questo campionato è un campionato bastardo.

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