Il Palermo gioca con i ferri all’uncinetto e nel finale scuce tutto. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE/PUGLIA

Ormai giochiamo più di mercoledì che nel fine settimana. Forse vogliono convincerci che siano mercoledì di coppa e noi ci adeguiamo subito sedendoci sul divano solo dopo aver sentito l’inno della Champions. Boscaglia comincia quasi ad avere l’imbarazzo della scelta e opta per Accardi al centro della difesa e Broh e Odjer a centrocampo. In avanti confermato in blocco tutto il reparto offensivo dell’ultima partita. L’avversario è ostico (come dicono quelli che sono veri giornalisti) tant’è che apprendiamo che non perde in trasferta da un anno e mezzo: si chiude bene e si vede che ha già pronti gli schemi per il contropiede letale.

Il Palermo parte forte e all’8’ ci sembra che l’avversario tratti la maglia di Saraniti come Gentile quella di Maradona (pace all’anima sua) al Mundial del ‘82 e ci sia già un primo rigore. Ma l’arbitro se ne fotte. La giacchetta nera in maglia gialla arbitra all’inglese, i giocatori della Turris picchiano all’orbigna e la partita si scalda un po’. Al 26′ la più grande occasione della gara: Saraniti prende un palo di testa e sul rimpallo i giocatori del Palermo riescono prima a calciarsi tra di loro a porta vuota e poi a colpire il portiere mezzo svenuto senza fare gol. Noi spacchiamo tutto quello che ci capita a tiro e registriamo danni economici considerevoli a nostro carico.

I rosa sono padroni totali del campo ma il risultato non si sblocca e al 33’ c’è un assembramento vicino al guardialinee, degno di una immediata retrocessione in “zona rossa”. Alla fine l’arbitro tira fuori due salomonici cartellini gialli. Molto rumore per nulla. Si va al riposo con molti rimpianti, anche perché la partita ci sembra più bloccata di un nerd sedicenne vergine a un pigiama party. Al rientro siamo ancora un po’ addormentati ma la Turris ci sveglia subito con una serie di contropiede che impegnano almeno una volta Pelagotti seriamente. Ci cominciamo a preoccupare e il pensiero corre veloce al mobile bar.

Il Palermo non trova più né il bandolo né la matassa e manco più i ferri a uncinetto e quindi Boscaglia manda in campo tutti quelli che può: prima Silipo e Luperini per Kanoute e Rauti, poi Lucca e Valente e alla fine anche Martin. Nonostante i cambi il tempo scorre inesorabile e la sensazione è che non segneremo mai. E cominciamo a pensare che alla fine un punticino muove sempre la classifica. Invece, le nostre peggiori paure si materializzano perché sull’ennesimo contropiede a tempo ormai scaduto e su una palla persa ingenuamente, la Turris realizza compiendo il delitto perfetto.

Il Palermo perde perché non sfrutta le occasioni di un primo tempo giocato bene e si spegne completamente nel secondo, di fronte a una squadra che gioca un catenaccio e contropiede degno del miglior Nereo Rocco. Resta la sensazione che partite così si possano vincere solo con il guizzo del giocatore che le risolve anche quando si mettono male. Ma al momento non ci sembra di vederlo. Forza Palermo!

Pelagotti 6: Aveva rimediato bene in occasione di qualche scricchiolio della linea difensiva rosa. Poi può solo raccogliere la palla della sconfitta dalla propria rete. Incolpevole.

Almici 5,5: Non è esplosivo come nelle precedenti partite. E tutta la squadra ne risente. Spompato.

Accardi 6: Non è molto impegnato ma quando serve recupera con una precisione da guardia svizzera. Vaticano.

Marconi 6: Dal centro gli attaccanti campani non sfondano. Anche se non è che ci provino più di tanto. Pilone.

Crivello 5: Tocca tantissimi palloni in questa posizione di esterno alto che per noi non è congeniale per le sue caratteristiche. Ma non ne azzecca neanche uno. Una storia sbagliata.

Broh 5: Gira a vuoto macinando chilometri senza costrutto. Criceto.

(dal 42′ s.t. Martin) 5: Già il suo ingresso a tre minuti dalla fine ci aveva lasciato perplessi. In più risulta decisivo, in negativo, nella frittata che costa la sconfitta. Omelette.

Odjer 6,5: È l’unico che si guadagna la piena sufficienza. Peccato non gli riesca il miracoloso recupero nella azione dei campani che punisce i rosanero. Stremato.

Kanoute 5,5: Gioca una miriade di palloni dalla fascia destra, ma non ne ricordiamo nessuno veramente incisivo. Spuntato.

(dal 12′ s.t. Silipo) 5,5: Stavolta non riesce a spaccare la partita. Anonimo.

Rauti 5: Fallisce malamente le due migliori palle-gol che i rosa, in un modo o nell’altro, riescono a creare. Peccato perché non aveva giocato male. Rimandato.

(dal 12′ s.t. Luperini) 5,5: Non riesce ad essere decisivo come era successo con il Potenza, anche se ci prova. Forse dovrebbe partire da titolare. Risorsa umana.

Floriano 5: Non ricordiamo uno che sia uno dribbling, passaggio, tiro, azione degni di questo nome. Male.

(dal 21′ s.t. Valente) s.v.: Va bene solo perché è ritornato. Rientrante.

Saraniti 6: Unica nota positiva sul fronte offensivo rosanero. Il palo gli nega la soddisfazione che avrebbe meritato, sia lui che noi. Grido strozzato.

(dal 21′ s.t. Lucca) 4,5: Appare sinceramente fuori contesto per la squadra e per la categoria. “Pare un lacerto” urla il nostro amico Salvo. Stuppagghiusu.

Boscaglia 5: La Turris incarta la gara come voleva e lui stavolta non riesce a tirare fuori nulla dal cilindro. Peraltro non lo sentiamo urlare come nelle precedenti occasioni, e questo ci lascia perplessi. Afono.

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5 thoughts on “Il Palermo gioca con i ferri all’uncinetto e nel finale scuce tutto. Le pagelle ironiche di A&F

  1. non sono d’accordo sulla valutazione di Martin – non spetta a lui a fare il difensore – loro dove erano? abbiamo l’ennesima dimenticanza di Accardi (che è bravo – ma ne combina sempre una durante ogni partita che ha giocato … e i punti se ne vanno) – è veramente vergognoso pensare che su 10 partire Palermo ha solo 3 vittorie – si vuole qualcuno con la testa sulle spalle e che ragiona a non uno alla Zeman – lui ha sempre fatto male dové andato – prima bisogna imparare a non perdere !!!!

  2. sarebbe stata una pagella perfetta se odjer e almici avessero avuto mezzo punto in più e se kanoutè e broh avessero avuto 1 punto e mezzo in più.
    Broh ha sfiorato il gol con un tiro al volo bellissimo all’angolino.
    Kanoutè ha corso come un dannato, non ha sbagliato niente, ha fatto interessanti passaggi…
    comunque bravi ferrara e amenta che hanno visto bene che la responsabilità del gol subito è di martin non di odjer o di pelagotti.

  3. La’ davanti il vuoto, se la partita durava una settimana non segnavano lo stesso, e Crivello sembra un giocatore di rugby, la palla la passa sempre dietro…

    1. perché è scarso. come lo era rios, ricordi? : allucinante passava sempre la palla in orizzontale o indietro, che schifo di giocatori

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