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Il VAR in Premier League: come sta andando?

21/03/2021 10:33 News
Redazione

La vittoria del titolo da parte del Liverpool di Jürgen Klopp dopo trent’anni di “purgatorio” non è stata l’unica sorpresa della 28esima edizione della Premier League. La stagione 2019-2020 del massimo campionato inglese ha visto infatti introdurre per la prima volta sul tappeto verde la tecnologia del Video Assistant Referee, meglio conosciuta con l’acronimo VAR. Già utilizzato in altre discipline sportive, questo “assistente video dell’arbitro” è comparso nel mondo del calcio nel 2018 in occasione dei Mondiali in Russia, dopo che l’International Football Association Board (IFAB) ne aveva data l’approvazione nel giugno del 2016. Dietro questa decisione, i tanti errori arbitrali rilevati nel post-partita. Un paio di occhi in più in campo non avrebbero potuto che aiutare l’arbitro nelle cosiddette “match changing situations” – fuorigioco, goal, espulsioni dubbie e possibili scambi di identità.

La nuova tecnlogia tuttavia non ha segnato soltanto un cambiamento nelle prese di decisioni da parte degli albitri ma ha introdotto addirittura una nuova categoria nel calcio scommesse, ovvero selezionare quale intervento vedrà il VAR protagonista. Va anche detto che al momento si tratta soltano di una tipologia di scommesse di nicchia, pertanto è sempre bene verificare quali bookmaker hanno introdotto questa opzione sui loro portali e quali vantaggi all’iscrizione offrono.


Quali sono, però, le reazioni del pubblico a un anno dal debutto del VAR nell’equivalente inglese della Serie A? Per rispondere a questa domanda, faremo affidamento ai risultati dei sondaggi a cui sono stati sottoposti tifosi e esperti.

Il VAR nella Premier League: l’opinione dei tifosi

Tra il 15 e il 22 gennaio 2020, la società di ricerche di mercato YouGov ha intervistato 1.419 adulti britannici, scelti tra coloro che seguivano la Premier con una frequenza medio-alta. Impossibile nascondere le evidenze: il VAR aveva un indice di gradimento piuttosto basso. Solo il 4% e il 23% degli intervistati hanno espresso un giudizio totalmente o parzialmente positivo; sul lato opposto della scala di valori troviamo invece il 26% e il 34% dei fan, con opinioni del tutto o in parte negative. A questo proposito, si deve però citare la variabilità della percentuale di insoddisfazione a livello regionale. Mentre in Scozia e a Londra solo il 17% e il 18% degli intervistati erano contrari al VAR, la situazione era nettamente peggiore nelle West Midlands e nello Yorkshire, con rispettivamente il 32% e il 34% di insoddisfatti. Sembra non esserci limite al peggio, perché nella regione del North-West si è raggiunto il picco del 35%. Questo valore ha un’incidenza ancora superiore se si pensa al gran numero di club di primo piano – e quindi di tifosi – che vi giocano in casa: Manchester United e City, Liverpool, Burnley e Everton. L’andamento generale non cambia neanche utilizzando una scala di riferimento diversa. Alla richiesta di attribuire un valore da 0 a 10 al loro grado di soddisfazione sul VAR, la sufficienza è stata raggiunta nel complesso dal 32% degli intervistati, con il voto pieno espresso solo nel 2% dei casi. Il 3 è stato il voto che più di ogni altro ha ottenuto il consenso, per l’esattezza da parte del 15% delle persone. Un rilevante 10% degli intervistati, invece, ha dichiarato di sgradire completamente il servizio offerto dal VAR nella prima parte del campionato. Per questi ultimi, il voto è 0. Nonostante tutta questa negatività, il 74% degli intervistati ha espresso il desiderio di continuare a usare il VAR, introducendo cambi. Di questi, il 49%, il 43% e il 42% avrebbero voluto accedere in tempo reale al video mostrato dal VAR e alle conversazioni con gli arbitri, oltre che introdurre un tempo limite per la presa delle decisioni.

Il VAR nella Premier League: l’opinione degli esperti 

Basandosi sul sondaggio di YouGov, sono state sottoposte le stesse domande a 10 opinionisti e commentatori di Sky. Le risposte sono state piuttosto variegate, con la maggior parte degli intervistati sospesi in una sorta di parziale (in)soddisfazione in cui a ogni aspetto positivo corrispondeva una controparte di segno opposto. Gary Neville, per esempio, sostiene che anche se l’arrivo del VAR in Premier League ha aumentato l’accuratezza delle decisioni arbitrali, questo non dovrebbe essere a discapito dell’esperienza dei tifosi. Jamie Carragher è sulla stessa lunghezza d’onda. L’ex-difensore del Liverpool racconta di come regole troppo severe abbiano fatto scemare la sua iniziale fiducia totale nella tecnologia. Altri, come Jamie Redknapp e Sue Smith si dichiarano completamente insoddisfatti, descrivendo il VAR come un passo indietro che non ha fatto altro che ridurre il numero di reti convalidate, rallentare il gioco e privare il campionato di ogni emozione. A parte Stephen Warnock – che ha auspicato per un ritorno al passato pre-tecnologico – gli altri esperti si sono tuttavia mostrati disponibili a dare un’altra possibilità al VAR, a patto che si apportino alcune modifiche. Tra queste, l’introduzione di un tempo limite concesso all’arbitro per prendere decisioni e dare la possibilità al pubblico di accedere al replay delle azioni e alle conversazioni tra l’arbitro e il VAR. I punteggi a favore di questi cambi sono stati netti, con un 6-3 per il primo, un 7-2 per il secondo e un 9-1 per l’ultimo.

Il destino del VAR nella Premier League: tifosi e esperti a confronto

VAR sì o VAR no? Come abbiamo visto in precedenza, le risposte degli intervistati sono piuttosto multiformi. In generale, però, si può affermare che sia i fan sia gli opinionisti e i commentatori hanno risposto con un nì. Questa insoddisfazione generalizzata, però, non chiude la porta al VAR, anzi. Entrambi i gruppi, infatti, ritengono necessario l’uso della tecnologia nel calcio inglese, seppur con alcune modifiche che renderebbero il gioco sì più giusto, ma non a scapito del divertimento e delle emozioni degli spettatori.

Tags:premiere league, Var, var Premier League

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