
Con il Porto che fa festa allo Stadium, la Juventus incassa il secondo KO di fila agli ottavi di Champions e fallisce ancora una volta l’attesissimo appuntamento con la massima competizione europea.
Per la Juventus, è ancora una volta delusione Champions. La corsa dei bianconeri si arresta nella notte del 9 marzo agli ottavi di finale, frenata da un avversario – il Porto – sulla carta non proprio imbattibile. La squadra di Andrea Pirlo paga lo scotto di una fallimentare gara d’andata in Portogallo, e di un ritorno decisamente poco brillante (si salva solo qualche spunto di Chiesa) sul campo casalingo. La coppa dalle grandi orecchie continua perciò a essere un tabù per la Juve, che non riesce a sollevarla da quasi 25 anni.
Juventus-Porto, cronaca di una sconfitta
Nonostante il brutto KO dell’andata (2-1 con gol di Taredi e Marega al 2’ e 46’, a cui risponde Chiesa all’82’), alla viglia del ritorno la Juve era la favorita dei bookmaker. Il passaggio di turno dei bianconeri veniva infatti dato a una quota media di 1.60, staccando di quasi un punto quello della squadra allenata da Sergio Conceiçao. A questo proposito, gli appassionati di scommesse possono consultare le migliori quote Serie A, Serie B ed Europa sul sito di 888sport. Tutti i pronostici sono aggiornati in tempo reale sulla base dei risultati e dell’andamento delle giornate del campionato e delle competizioni internazionali.
Nella partita di ritorno, agli 11 di Pirlo sarebbe infatti bastata una vittoria per 1-0 o con almeno due reti di scarto per garantirsi il passaggio ai quarti di finale. La gara disputata all’Allianz Stadium si è invece conclusa con la vittoria dei padroni di casa per 3 reti a 2, non sufficiente per mantenerli in corsa verso la conquista del trofeo. Fatale è stato l’errore della barriera – in particolare Ronaldo che si gira e lascia passare il pallone – nel secondo tempo supplementare. Un errore che condanna la Vecchia Signora a uscire agli ottavi di Champions League per il secondo anno consecutivo.
I problemi della Juve
La Juve paga così lo sbaglio commesso dal campione che, come aveva rivelato Nedved, ha acquistato proprio per vincere la Champions. Ma l’eliminazione è più in generale il frutto del gioco scarso espresso da una squadra apparsa troppo spesso poco concentrata e senza carattere.
Pirlo, subentrato a Maurizio Sarri a inizio stagione, non è finora stato in grado di imprimere entusiasmo alla sua squadra. Squadra che troppo spesso mostra una fragilità disarmante, che poco si addice a chi ambisce a rivestire il ruolo da big d’Europa.
I bianconeri sembrano ancora in cerca di un’identità inespressa, tanto in Europa quanto in Italia, a causa forse dell’assemblaggio di un gruppo non omogeneo. Per lo meno, a detta dell’ex Sarri che, poco dopo il suo esonero, si dice avesse definito la Juventus una “squadra inallenabile”. Di sicuro, comunque, ben lontana da quella che il 22 maggio 1996 alzò al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
L’ultimo successo della Juve in Champions
Sono passati quasi 25 anni dall’ultimo trionfo bianconero in Champions League. Corre l’anno 1996, è il 22 maggio, e capitan Vialli solleva al cielo di Roma quella che una volta veniva chiamata Coppa dei Campioni. La finale in questione è Ajax-Juventus, vinta dalla squadra di Marcello Lippi ai calci di rigore per 5-3 con gol di Ravanelli (al 13’ del primo tempo), Ferrara, Pessotto, Padovano e Jugovic (su rigore).
Dal 1996 in poi la Juve è approdata altre cinque volte alla finale di Champions senza mai vincere:
- nel 1997, sconfitta dal Borussia Dortmund;
- nel 1998, sconfitta dal Real Madrid;
- nel 2003, sconfitta dal Milan;
- nel 2015, sconfitta dal Barcellona;
- nel 2017, sconfitta dal Real Madrid.
La maledizione della Champions, per la Juventus, continua ormai da 25 anni. La storia si ripete anche quest’anno, con i bianconeri eliminati agli ottavi da un avversario decisamente alla loro portata che non riescono a riproporre il successo di Vialli e compagni.