La cessione del Palermo, tutti i “film” girati da Zamparini

Il percorso di Maurizio Zamparini come azionista di maggioranza del Palermo dovrebbe terminare a breve. Il patron ha detto di avere trovato l’accordo con un fondo internazionale per la cessione del club (non si sa se totale o parziale) prevista a giorni. Usare il condizionale come modo verbale, però, è d’obbligo dato che l’imprenditore friulano cerca nuovi soci (o compratori) dal 2010 e nessuna delle trattative da lui annunciate è finora arrivata alla conclusione, anche con colpi di scena degni delle migliori storie romanzesche o dei film d’azione.

“Il principe cerca moglie”. Ritiro a Bad Kleinkirchheim, luglio 2010. Maurizio Zamparini si presenta al campo con un uomo in giacca e cappello bianco che desta la curiosità degli addetti ai lavori presenti. Foto con Delio Rossi e la squadra, poi le presentazioni: si tratta di Musaad Abdul Bin Mohsen Al Hokair, principe saudita. “Tra i suoi tanti interessi abbiamo parlato anche del Palermo. Ho seminato il terreno per vedere di raccogliere qualcosa in futuro”, dirà Zamparini. È il primo approccio del patron in cerca di nuovi soci. La trattativa, in pratica, non nasce e del misterioso nobile non se ne sente più parlare.

“Dall’Asia con furore”. “Da tempo cerco una figura giovane che mi possa sostituire, che mi consenta di fare un passo indietro e magari di fare il presidente onorario”, i primi segni di sofferenza di Zamparini. Così nel febbraio del 2012 si inizia a fare sul serio: prima una grande conferenza stampa organizzata al Barbera con gli sceicchi arabi, con frasi del tipo “se mi danno 100 milioni vendo subito” e “scudetto in tre anni, ci potremo permettere giocatori di qualità”, poi spazio alla cordata indonesiana e per finire anche i cinesi, pronti a investire 200 milioni di euro tra stadio e centro sportivo. Ecco, non proprio prontissimi…

“Thriller”. Appena il tempo di una toccata e fuga con i messicani (“Hanno i bilanci del club” sosteneva MZ) e persino con i russi; poi tocca agli americani. Dal nulla si interessa al Palermo anche Frank Cascio, imprenditore del settore edile immobiliare che nel “curriculum” vanta anche l’essere stato agente di Michael Jackson. Zamparini, grazie all’intermediazione di Joe Tacopina, riceve da Cascio una lettera d’intenti per acquistare la quota di maggioranza del club. Il patron non si convince e la trattativa sfuma. Il nome dell’imprenditore con origini palermitane, però, continua a saltare fuori ogni volta che si vocifera di una possibile cordata americana interessata, spesso associata anche al nome dell’imprenditore John Viola, amico di Cascio.

“Le Iene”. Paul Baccaglini, l’uomo che più di tutti si avvicina a convincere Zamparini, tanto da diventare anche presidente del Palermo per un breve periodo. L’ex Iena rappresenta un fondo anglosassone e la lunga trattativa sembra ben avviata ma proprio all’ultima curva ecco il colpo di teatro: il patron non è soddisfatto delle garanzie presentate e l’affare non si chiude. Zamparini, nei mesi successivi, accusa Baccaglini di aver presentato carte false per poter comprare il Palermo e la storia deve ancora essere chiarita in tutti i dettagli.

“Il genio della truffa”. L’ambiente rosanero non prende bene l’ennesima trattativa fallita e la frattura con Zamparini diventa insanabile. Dopo la fine delle beghe legate all’istanza di fallimento, così, si vocifera di un mister X ancora interessato al Palermo. Antonio Ponte? No, Si tratta di Raffaello Follieri, imprenditore che ha fatto le sue fortune (e sfortune) negli Stati Uniti, famoso per il fidanzamento con Anne Hathaway e per essere finito in cella nell’agosto del 2008 in seguito a una condanna patteggiata di quattro anni e mezzo per quattordici capi d’imputazione, fra i quali truffa e millantato credito. Il patron rosanero non si fida ma la trattativa sembra prendere corpo per poi scoppiare, come una bolla di sapone.

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13 thoughts on “La cessione del Palermo, tutti i “film” girati da Zamparini

    1. il vero tifoso di calcio inteso come sport dovrebbe semmai contestare il sistema calcio business, non il singolo padrone, il vero tifoso del Palermo sa che finche’ durera’ il calcio business non potra’ sperare in padroni “stellari” ma, se gli va bene, accontentarsi dei mercanti o degli avventurieri di passaggio che lo faranno galleggiare tra A e B, e se va male, di pseudo-imprenditori locali che lo manterranno in C (o D, vedi Catania e Messina); il vero tifoso, a quel punto, o e’ capace di organizzare un movimento per cambiare il calcio dalle radici, oppure si concentra sulla squadra e su quello che ancora rimane di sport e passione popolare e si disinteressa delle telenovelas finanziarie che imbastiscono i padroni

  1. Dal Patron c’è da aspettarsi di tutto, anche l’ennesimo bluf. Ma la cosa importante in questo momento, è, che non venga contaggiata la squadra, che egregiamente sotto la guida di un “allenatore” sta espletando magnificamente il proprio lavoro.

  2. Quello che c’e’ scritto nell’articolo e’ vero e incontestabile pero’ questa volta la trattativa esiste e’ concreta e quasi definita ancora pochi giorni ed il Palermo cambiera’ proprieta’!!!!!!!!!!!!

        1. Direttore la causa per cui ancora oggi. nonostante l’accordo sia gia’ definito, non si e’ formalizzato sono i problemi giudiziari di Zamparini legati al Palermo. Speriamo bene!!!!!

  3. Infatti chi non possiederà più una sola azione sceglierà il presidente, il vice presidente, il direttore generale, il Ds, l allenatore i giocatori ed anche i magazzinieri . Mah. Forse ha venduto a dei prestanome.

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