La rinascita di Stefano Moreo: da “pacco di gennaio” a uomo in più

La rinascita di Stefano Moreo, l’uomo in più del Palermo in questi ultimi mesi. L’uomo meno atteso, se vogliamo. Perchè la crescita che ha avuto l’attaccante ex Venezia in questo girone di andata è stata davvero esponenziale a dispetto dei primi sei mesi, da dimenticare, con la maglia rosanero.

Arrivato nello scorso gennaio dal Venezia per 1 milione di euro, Moreo era apparso un po’ come l’acquisto di ripiego. Dopo aver trattato a lungo Samuel Di Carmine del Perugia, infatti, l’allora direttore sportivo rosanero, Fabio Lupo, optò per l’attaccante milanese con l’avallo di Bruno Tedino, suo grande estimatore.

Tre gol e due assist in 20 partite con la maglia del Venezia, poi la seconda metà di stagione in rosanero, molto deludente. Un solo assist (nell’1-1 casalingo contro il Bari) in 15 presenze e un percorso altamente condizionato dalla pubalgia. Sì, perchè a vedere le prestazioni odierne di Moreo c’è da giurare che l’incisività che sta avendo adesso sia mancata non solo per questioni di ambientamento, necessarie a chiunque arrivi in una nuova città, ma anche e soprattutto per la pubalgia che lo ha colpito nella passata stagione.

Anche il cambio di posizione in campo sembra aver contribuito ad un miglioramento delle sue prestazioni. Moreo, infatti, si sta dimostrando prezioso sia da prima punta che da seconda punta. Meno, invece, quando Tedino lo schierava da attaccante esterno o addirittura da esterno di centrocampo, ruolo in cui si trovava costretto a stare lontano dalla porta. Che sia in coppia con Nestorovski o che sia in coppia con Puscas, Moreo c’è e la prestazione, in questa stagione, non è mai mancata.

É del tutto rinato. Un giocatore che si sta dimostrando utile alla causa. Corre, si batte, segna, fornisce assist. Un attaccante completo (avete visto che girata da bomber contro lo Spezia?) e rigenerato dopo il primo gol in maglia rosanero contro il Brescia (inutile, peraltro, nell’unica sconfitta stagionale dei rosa) ma che lo ha sbloccato mentalmente come dichiarato da Moreo stesso in una recente intervista.

E da lì in poi non si è più fermato. Già tre i gol stagionali (a Brescia, Pescara e Livorno) in 14 presenze, ma soprattutto cinque assist (uno con il Lecce, uno a Carpi, due contro il Padova, e l’ultimo per Falletti contro lo Spezia). Anche quando non entra nel tabellino, però, il suo apporto è comunque importante, da professionista esemplare come lo ha definito Falletti. Con un Moreo così, c’è da chiedersi se la promozione sarebbe potuta arrivare già nella passata stagione. Ma è solo inutile dietrologia, godiamoci il Moreo del presente, sperando continui su questo livello di prestazioni. E Lupo non ci aveva poi visto così male…

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6 thoughts on “La rinascita di Stefano Moreo: da “pacco di gennaio” a uomo in più

  1. Iupo ha fatto un ottimo lavoro. É stato l’ennesimo sacrificato alle malefatte dell’innominabile.
    Cacciato perché a suo dire era troppo signore, scusa patetica.
    Fa tre anni di contratto a mercato chiuso a valoti per mandarlo via dopo qualche mese.
    I misteri del friulano

  2. Non è mai stato un pacco..pure CR7 si sarebbe involuto con Tedino ed insieme a La Gumina erano una coppia di titolari da serie A. Buon natale a tutti!!

  3. Non è mai stato un pacco..pure CR7 si sarebbe involuto con Tedino. Peraltro insieme con La Gumina erano una coppia di titolari da serie A. Buon Natale a tutti!!

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