Mirri: “Nel mio Palermo i valori contano più dei soldi. Miccoli…”

Il presidente del Palermo, Dario Mirri, parla a “La Repubblica” ad una settimana dall’esordio ufficiale della sua nuova squadra sul campo del Marsala: “Quello che sta accadendo in questi giorni va molto oltre il mio sogno. Per me la fine del Palermo è un lutto. Con la morte della vecchia società per noi tifosi è arrivata la mezzanotte. Il calcio è il pretesto per dimostrare che in questa città ce la possiamo fare. Rappresento quei palermitani che vogliono fare bene senza subire le scelte di altri”.

PALERMO, VICINISSIMO GIANMARIO COMI

L’invito a Miccoli per l’amichevole del Palermo con le leggende rosanero ha fatto discutere e Mirri commenta così: “Io l’ho invitato solo a una partita di calcio e parlo di pallone, gli altri giudizi spettano ai magistrati”.

Mirri, nell’intervista di Massimo Norrito, parla anche dei valori del nuovo Palermo e dell’azionariato popolare: “Essere tifoso non esclude l’essere imprenditore. Il Palermo di oggi rappresenta una opportunità imprenditoriale nella quale io ho investito i miei soldi. Il nuovo Palermo deve fondarsi sul senso di appartenenza. Non importa quanto riusciremo a raccogliere dall’azionariato popolare, la cosa importante è che ci siano tante teste a partecipare alla nuova società”.

Infine, una considerazione sui futuri progetti di stadio e centro sportivo: “Non sarebbe ragionevole fare lo stadio quando prima devi fare il centro sportivo. Sarebbe solo una speculazione. Ho già avviato i contatti con la questura per un futuro stadio senza barriere”.

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