Napoli-Palermo, probabili formazioni: Quaison stringe i denti

Primo giorno di lavoro per Diego Lopez e già la consapevolezza di trovarsi di fronte a delle scelte obbligate. Sicuramente a centrocampo, dove la squalifica di Gazzi e la partenza di Hiljemark non lasciano alternative al nuovo tecnico del Palermo, ma anche in attacco tra l’infortunio di Quaison (altro giocatore a rischio cessione) e la febbre che tiene k.o. Diamanti. Nonostante ciò, il tecnico uruguaiano ha avuto modo di provare sin da subito il 4-3-3, modulo spesso utilizzato sia a Cagliari che a Bologna. Sarà così che i rosa si schiereranno a Napoli.

PROBABILI FORMAZIONI (ultimo aggiornamento venerdì 28 gennaio ore 7:00)

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Tonelli, Strinic; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. A disposizione: Sepe, Rafael, Maksimovic, Maggio, Allan, Diawara, Rog, Gabbiadini, Pavoletti, Giaccherini. Allenatore: Sarri.

PALERMO (4-3-3): Posavec; Rispoli, Gonzalez, Goldaniga, Pezzella; Bruno Henrique, Jajalo, Chochev; Quaison, Nestorovski, Trajkovski. A disposizione: Marson, Vitiello, Andelkovic, Embalo, Cionek, Aleesami, Balogh, Bentivegna, Morganella, Lo Faso. Allenatore: Lopez.

Si torna alla difesa a quattro, dunque. Quella difesa che prima dell’avvento di Corini aveva creato più di un problema ai rosa, tant’è che l’allenatore bresciano decise di non utilizzarla (quasi) mai. Lopez intende invece riproporla, con Rispoli confermato nel ruolo di terzino destro e Pezzella preferito ad Aleesami per una maggiore propensione a difendere. Gonzalez e Goldaniga sono i principali indiziati per un posto da titolare nel ruolo di centrale.

Mediana obbligata, con i soli Jajalo, Bruno Henrique e Chochev in rosa, mentre in attacco gli infortuni costringono il nuovo tecnico ad un tridente inedito. Al fianco di Nestorovski dovrebbero agire Quaison (che stringerà i denti dopo aver passato gran parte della settimana ai box) e Trajkovski, quest’ultimo pronto al debutto da titolare in questa stagione. Chissà che non possa essere l’uomo in più per un reparto offensivo mai così abulico.