Ninna nanna da primato, l’incubo Rocco, il Viagra che manca. Pagelle ironiche

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Ve lo diciamo subito: per noi l’Ascoli è rimasto, e sarà per sempre, quello di Costantino Rozzi e Tonino Carino da Ascoli. Era un piccolo miracolo sportivo dell’Italia del boom economico trainato dal debito pubblico e dal giro di tangenti, ma per i vostri croni-tifosi era soprattutto il periodo dei calzoncini corti e delle giornate intere trascorse a giocare a muro di Pelé e a “battone” con le figurine in attesa di 90′ minuto e del secondo tempo della partita del giorno su Rai Due. I gol del Palermo arrivavano solo a tarda notte e neanche sempre. Superato l’iniziale momento di emozione ci siamo seduti davanti alla televisione e ci siamo ricordati che di corto, ormai, abbiamo solo il fiato e il muro ci serve per sbatterci la testa quando dobbiamo seguire le partite di serie B.

> ASCOLI – PALERMO: LE PAGELLE

Nei primi quarantacinque minuti ci siamo addormentati almeno quattro volte perché l’Ascoli si difendeva utilizzando pure le riserve e il Palermo faceva girare la palla con la stessa velocità con cui noi corriamo i cento metri dopo il Pranzo di Pasquetta. Non c’è praticamente nessuna occasione degna di nota salvo qualche colpo di testa dell’Ascoli, un tiro di La Gumina degno dell’oratorio e qualche serpentina di Embalo su se stesso. Alla fine i cori dei tifosi dell’Ascoli ci hanno fatto da ninna nanna fino all’intervallo. Nella pausa abbiamo sperato di sognare l’ingresso di Coronado con assist e gol ma ci siamo svegliati in preda all’incubo di Tedino travestito da Nereo Rocco che ci spiegava perché è pericoloso pensare di vincere le partite e ci invitava a mettere una copertina per non prendere freddo.

> LA CRONACA DI ASCOLI PALERMO

Nel secondo tempo il Palermo sembra un po’ più deciso e al 5′ Chochev (ormai uomo assist e questo la dice lunga sulla qualità dei centrocampisti in campo) mette Rispoli davanti alla porta. Ovviamente Rispoli, avendo incudini al posto dei piedi, si limita ad appoggiare sul portiere in uscita. La speranza di vedere un po’ di calcio si spegne subito dopo queste fiammate del Palermo e la partita ripiomba in un ritmo degno di una nottata sessuale di un ottantenne senza Viagra. Al 25esimo, finalmente, entra Coronado e noi improvvisamente ci svegliamo per l’emozione: restiamo comunque senza punte e la palla non arriva mai in area per paura di morire di solitudine. La partita si chiude triste come era cominciata e la nostra solidarietà va al telecronista che ha dovuto pure provare a dare un senso alla sua giornata. Insomma, se pensavate che quella con il Pro Vercelli fosse stata una brutta partita sappiate che in confronto a questa ci è sembrata più bona di Claudia Schiffer.

Tedino, noi ti capiamo: hai tante assenze e sei in emergenza, l’Ascoli si difendeva schierando pure gli uomini della protezione civile ancora dislocati in Centro Italia e forse sei pure pagato a punti e visto che sei imbattuto puoi calare la pasta. Vedi tu se ogni tanto riesci almeno a farci pensare che stiamo guardando una partita di calcio, però senza impegno. Alla fine della partita però ci resta di sicuro un interrogativo: ma quelli della sigla della serie B li hanno trovati ad una fermata del tram e li hanno pagati con i buoni pasto? Forza Palermo!

Posavec 6: Esce imbattuto e già questo ci sembra un evento che gli fa meritare la sufficienza. Certo non si capisce come avrebbe potuto prendere gol, visto che gli attaccanti marchigiani non si avvicinano neanche da lontano alla sua area: però avrebbe sempre potuto farsi un autogol, quindi va bene così. Stabile.

Cionek 6,5: Preciso e attento come un bancario alla chiusura della cassa a fine mese, non sbaglia nulla in difesa e alla fine si fa vedere pure in avanti dimostrando una condizione fisica eccellente. Contabile.

Struna 6: Ci sono mancate le sue impostazioni uscendo a testa alta dalla difesa. Forse gli hanno finalmente spiegato che non è cosa sua. In copertura non sbaglia nulla. Difensore.

Bellucci 6: Gli attaccanti ascolani pascolano lontano dall’area e lui ne approfitta per trascorrere un tranquillo pomeriggio di relax sulle colline marchigiane. Turistico.

Morganella 6: In un modo o nell’altro riesce sempre a giocare, dando ragione a sua moglie che lo vorrebbe sempre in campo e mai a casa. Al contrario di noi. Però almeno stavolta non fa danni. Sfrattato.

Chochev 6,5: Comincia ad essere preoccupante che continuiamo a dargli voti positivi. Vuoi vedere che la sua vicinanza agli ambienti Vaticani inizia a dare risultati? Devoto.

Murawski 6,5: Corre, pressa, picchia e sopratutto non molla mai come un operaio nei cantieri di Danzica occupati da Solidarnosc. Lech Walesa.

Dawidowicz 6: Tedino lo schiera in un ruolo non suo ma il gigante polacco si fa valere mettendoci il fisico e anche qualche buona intuizione. Certo i piedi quelli sono. Telamone.

Rispoli 5: Capita sui suoi piedi quadrati l’unica palla gol della partita e se la divora come noi, da liceali, la ravazzata o il crostino durante la ricreazione al bar davanti la scuola. Affamato.

Embalo 5: Ogni volta che non gioca pensiamo che deve giocare e ogni volta che gioca capiamo perché non gioca mai. Dribbling insulsi, scatti inutili, tiri sbilenchi. Panchinaro.

La Gumina 5,5: Mezzo punto in più rispetto al compagno di reparto solo per l’impegno, che non lesina mai, e perché è un beniamino del nostro amico Giorgio, nostalgico emigrato che vorrebbe solo palermitani in squadra. Per il resto poco o nulla. Aspettando Godot.

Traikovskj s.v.: Forse non gli hanno ancora detto che era entrato in campo. Inutile.

Coronado s.v.: Troppo poco tempo e fuori condizione per incidere su una gara incancrenita sullo zero a zero, ma anche così appare evidente che la promozione passa soprattutto dai suoi piedi. Talentuoso.

Tedino 6: La squadra non ha un gioco, non ha uno schema, pensa solo a difendere come un commando abbandonato dopo Caporetto sulle trincee austroungariche, ma intanto è l’unica imbattuta e prima in classifica. Noi non ci divertiamo ma se invece avesse ragione lui? Utilitaristico.

3 thoughts on “Ninna nanna da primato, l’incubo Rocco, il Viagra che manca. Pagelle ironiche

  1. Siete favolosi?
    Non smettere con questa rubrica… Fate i “ca*zari” ma sapete di che parlate e la cultura non vi manca ?
    Grazie per aver reso divertente una giornata calcisticamente fantozziana!

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