Spompati, svagati e più lenti di un trattore. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Pare che Tedino abbia schierato un 4-3-1-2 per l’assenza di Alesaami ma dobbiamo fidarci del telecronista, perché le riprese sono fatte dalla sommità della Mole di Torino e riusciamo solo a distinguere i giocatori pelati da quelli con i capelli. Iniziamo il match con le mani nei Paesi Bassi perché il telecronista fa notare che Reginaldo non segna da sette anni, poi lo inquadrano e vediamo che ha una forma fisica sferica, adatta per la partitella del martedì con noi e ci tranquillizziamo.

ZAMPARINI: “PALERMO IN CONFUSIONE.  TEDINO? QUANDO HA TOLTO CORONADO…”

Il Palermo sembra deciso, almeno nei primi quindici minuti, ma non è mai né preciso né ordinato e si affida alle giocate di Coronado che sembra convinto come uno che ha preso un buono da groupon per sette sedute di psicoterapia per credere in se stessi. La Pro Vercelli sembra la squadra più scarsa di tutti i campionati professionistici e quindi speriamo sempre che Coronado o Trajkovski saltino tutti come birilli andando in porta. Ovviamente ci resta solo la speranza e fino alla fine del primo tempo la cosa più interessante della partita è giocare a indovinare i cartelloni pubblicitari nonostante la distanza dalla telecamera. Palermo arruffone e senza idee di gioco e Pro Vercelli scarsa ma comunque più pericolosa.

ZAMPARINI: “RIGORE? ATTEGGIAMENTO OSTILE DELL’ARBITRO”

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Nel secondo tempo Coronado si butta a destra, forse per segnalare il suo orientamento politico in vista delle elezioni, ma continua ad essere più inutile di un pettine per calvi. Se ne accorge, incredibilmente, anche Tedino che lo cambia per Moreo. Al 17esimo il fato sembra dargli ragione perché Moreo sfiora la traversa di testa e noi ci svegliamo dal torpore. Al 22esimo Trajkovski segnala la sua presenza in campo con un tiro al volo che colpisce una signora affacciata al balcone. Ma è solo una illusione e il resto del secondo tempo è un inutile spettacolo di palloni persi e lanci inutili del Palermo e contropiede sprecati dalla Pro Vercelli. Ci illudiamo, alla fine, per una occasione nel recupero per Trajkovski e un quasi rigore su Moreo ma il Palermo non segna e l’arbitro fischia la fine.

TEDINO:”PERIODO BUIO ALLE SPALLE”

Il Palermo pareggia una partita che doveva vincere perché Empoli (pari) e Frosinone (ko in casa) hanno finalmente rallentato. La squadra non ha gioco, idee, grinta e neanche corsa. Almeno prima aveva il culo di Tedino ma adesso è sparito pure quello e la promozione diretta sembra sempre più complicata.

Pomini – 6. Merita la sufficienza per un intervento a mano aperta su un cross pericoloso. Per il resto piglia solo fresco. Copriti.

Rispoli – 5,5. Non è in forma e si vede. Dimentica spesso la palla dietro di lui e si infrange sugli avversari cercando di ucciderne almeno un paio. Spompato.

Szyminski – 5,5. Fa solo la fase difensiva e quando ha un po’ di spazio rinuncia pure a guardare in faccia l’avversario perché ha troppa paura. Scantato.

Struna – 5,5. Nell’unico momento di difficoltà della partita, quando un avversario lo punta per dribblarlo, riesce a fare quello che gli riesce meglio: farsi ammonire. Cambiale.

RISPOLI: “DOBBIAMO CAMBIARE ROTTA”

Bellusci – 5,5. Festeggia le duecento presenze tra serie A e serie B con una serie di lanci inutili e una prestazione senza alcuna lucidità. Arrunzune.

Murawski – 5. Sembra il fratello scemo del bel giocatore ammirato fino a oggi a Palermo. Perde palloni utili e corre poco e male. Scambiato nella culla.

(dal 30′ s.t. Gnahorè – 5). Fa almeno un paio di errori che creano occasioni per gli avversari e neanche un passaggio degno di nota. Svagato.

GRASSADONIA: “PARTITA…DIVERTENTE!!!”

Jajalo – 5. Non riesce a fare un passaggio intelligente neanche quando gli avversari glielo suggeriscono ed è più lento di un trattore guidato da un miope senza occhiali. Babbaluci.

Chochev – 5,5. A centrocampo c’è lo stesso traffico della Favorita nel mese di luglio e lui riesce a incolonnarsi dando pochissimi segnali di vita. Tir.

Coronado – 4. Un monumento all’inutilità. Non fa un passaggio utile, tocca la palla con la suola pure per rinviare, dribbla anche se stesso e cade appena gli avversari soffiano. Cremino.

(dal 10′ s.t. Moreo – 6). Si batte con grinta ma gioca più da centrocampista che da attaccante. Mezza punta.

Trajkovski – 4,5. Nei primi quindici minuti Kanote lo accompagna pure in bagno e lo picchia come un bullo nel cortile della scuola anche quando la palla è lontana. Allora lui decide che non ne vale la pena e si trascina senza energia come un ingegnere a una rassegna di poesie. Braccia rubate a un supermercato di periferia.

Nestorosvki – 5. Si, lo sappiamo, non gli arriva mai un pallone pulito. Gli alibi però sono finiti e la grinta non basta più. Spalle alla porta non tiene mezzo pallone. Non pervenuto.

Tedino – 0. La squadra non ha uno straccio di idea quando deve attaccare e insiste sullo schema: “palla a Coronado e poi preghiamo”. Solo per miracolo si accorge che Coronado non è in partita e lo cambia per tempo ma al corso allenatori deve essere stato assente quando spiegavano gli schemi d’attacco. Si dimentica pure di avere tre cambi. Inadeguato.

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2 thoughts on “Spompati, svagati e più lenti di un trattore. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. il titolo dell’articolo sottintende la realtà dei fatti sulla squadra al completo (dirigenza inclusa) “braccia rubate all’agricoltura” 🙂

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