Palermo, azionariato poco popolare. Ma i 452 “soci” meritano applausi

Un applauso ai 452 “amici rosanero” che quasi certamente diventeranno “soci fondatori del Palermo” dopo l’apertura delle buste previste per lunedì prossimo (hanno raccolto 68.000 euro). In gara c’è solo un altro gruppo, quello legato alla Palermo Fbc 1900 (aveva anche partecipato al bando) che non hanno voluto anticipare i dati ma che secondo indiscrezioni non hanno raggiunto una cifra superiore.

Gli “amici rosanero” mi avrebbero fatto perdere la scommessa: a chi due mesi fa mi chiedeva quanto si sarebbe potuto raccogliere con questa formula, peraltro palesemente “zoppa” e divisiva, avrei detto non più di 40.000 euro. Merito di un buon gruppo trainante che ha saputo convincere amici e tifosi a mettere mano al portafogli, stimolando la platea con riunioni conviviali che hanno avuto almeno il senso del divertimento e dello scambio di idee. Però non sono andato molto lontano, forte delle esperienze analoghe vissute nel passato.

Soltanto un sognatore avrebbe potuto pensare un epilogo diverso. A me sembra un buon dato che 452 persone hanno creduto al Palermo come il “frutto di una rivoluzione etica, votata alla trasparenza e alla partecipazione” (come recita il manifesto), che hanno tirato fuori almeno 100 euro, la quota minima (ma c’è chi ha messo molto di più) a fronte di una generica promessa di “ricevere una speciale Palermo card con benefit esclusivi” (che però non si sa quali saranno), o magari hanno pensato che avere il 10% del capitale della società potrà consentire un controllo diretto dei bilanci o avrebbero il piacere di avere un proprio “uomo” nella “consulta” della quale farà parte un rappresentante del Comune (il giudice Guarnotta) e uno della società.

Qualunque cosa abbiano pensato, questi 452 soci meritano applausi, hanno dimostrato disponibilità. Ma era difficile ipotizzare che molti altri avrebbero potuto seguire questa strada.  Nel giro di una decina di settimane il capitale della società – adesso di 10.000 euro – diventerà di almeno 680.000 euro, i tifosi “soci fondatori” rappresenteranno il 10% almeno fino al primo aumento di capitale che finirà inevitabilmente per erodere, percentualmente, la quota dei tifosi come è già successo a Parma.

Diciamolo con chiarezza: ma per quale motivo concreto qualcuno avrebbe dovuto tirare fuori dei soldi in cambio di non si sa bene cosa? Mi auguro che nei “tempi supplementari” si possa trovare un modo per dare più senso a questa iniziativa, specificando intanto quali saranno i benefit e intercettando le richieste dei sostenitori.

Finora si è capito ben poco. E le lamentele dei tifosi sono state tante. È per questo che ho cominciato l’articolo con un applauso ai 452 che hanno contribuito soprattutto in termini di fiducia, entusiasmo e perfino ingenua passione. Loro, certamente, non lo fanno per soldi.

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29 thoughts on “Palermo, azionariato poco popolare. Ma i 452 “soci” meritano applausi

  1. Stimato Direttore se come lei scrive “ nonsi sa bene per cosa la gente dovrebbe tirar fuori i soldi“ perché Meritano applausi coloro che lo hanno messo mano a portafogli?

    1. Meritano un applauso come gesto “romantico” di fede ai colori, io non l’avrei fatto in queste condizioni. Così come applaudo chi mette soldi in Chiesa, nel cestino dell’offertorio: non sai bene a chi andranno quei soldi ma ti fidi del parroco

  2. Sono d’accordo con lei quando afferma che per una partecipazione ampia di azionisti è necessario che la proposta societaria sia definita e chiara

  3. Il metodo e’ sicuramente sbagliato, e nulla ha che vedere con il metodo spagnolo. Bastava studiare bene il metodo, ed attruire azioni vere a chi voleveva comquarle, magari obblingando ad cquistare un taglio minimo di azioni vere, che si possano commercializzare, oppure danto dei benefici magari come abbonamenti scontatisismi ed altro. La troppa fretta ha fatto fallire il tutto.

  4. Dott. Monastra tutto corretto, ma chi pensava di fare un investimento ovviamente ha pensato male, si tratta di dare una mano alla cieca, non sono certo i benefit il motore. La sola idea che io (che faccio parte del gruppo) possa possedere una anche infinitesima parte della società mi mette i brividi. Poi se è pur vero che l’importo non è d’aiuto è anche vero che ha consentito di fare un gruppo davvero folto che può costituire un primo passo per andare anche molto lontano, sognare è gratis (o ha un costo di appena 100 euro)

    1. Nessuno ha pensato di fare un investimento, almeno credo: questo è stato detto con chiarezza prima della raccolta dei soldi (gm)

  5. Il tifoso doveva tirar fuori i soldi per fare il centro sportivo in modo che il sign.Mirri tra 1 e mezzo possa rivendere la società a prezzo aumentato.
    Cari tifosi aprite gli occhi sul sign Mirri….

  6. L’azionariato popolare ha funzionato solo una volta – siamo stati prrimi in Italia e secondi in Europa a raccoglere allora 100 milioni di vecche lire come comitato pro palermo calcio e portare per la prima volta un nostro rappresentante all’interno della società. prima di allora non c’era mai nessuno riuscito (e solo noi ci siamo riusciti) – perchè ora poteva essere unaq cosa diversa ?

  7. Tralasciando e rispettando a malincuore i sostenitori di Ferrero che non perdono occasione per venire qua a criticare Mirri. Sono d’accordo con questo editoriale alquanto critico. Perché in qualsiasi settore chiedi dei soldi è ovvio che va specificato e va detto cosa avrai in cambio e per cosa servirà il contributo. E ahimé tra le molte cose apprezzabili che la società sta facendo questa è una pecca. Non gestita bene. Insieme a quella del logo che a me francamente non piace. Avrei optato per un logo migliore e perché no… con sondaggio fatto scegliere ai tifosi.

    1. Qui gli amici o i nemici di Ferrero non c’entrano. E aggiungo, io non avrei previsto tante cose inserite nel bando (gm)

  8. Grande monastra, sono uno di quelli ha avuto diverbio con lei, stavolta articolo veritiero, affidabile e ha centrato il punto, ha fatto cronaca é ha la dato la sua opinione impeccabile

    1. qui si litiga spesso anche con altri, ma in realtà è l’effetto della libertà di pensiero che abbiamo e che concediamo ai tifosi. (gm)

  9. Pensare che una società di calcio possa essere retta da un azionariato popolare per di più in una città come Palermo e’ sintomo di profonda ignoranza. Ma l’ignoranza in materia e’ la caratteristica principale della tifoseria palermitana. Abbiamo potuto goderci oltre 15 anni di Serie A e Serie B di alto livello solo grazie ai capitali immessi da un imprenditore che al di là dei suoi maldestri tentativi finali di recuperarli per anni ha garantito il Calcio di alto livello a Palermo e se negli ultimi anni non fosse stato così tanto attaccato dal popolino promotore della serie D, dalle procure a caccia di visibilità e chi sa da quali altri sciacalli probabilmente avrebbe anche lasciato in altro modo, seppure con un po’ di soldi recuperati, e ceduto un’azienda sana o sanabile comunque funzionante senza ulteriori disoccupati in giro per Palermo ….un giorno quando forse si riuscirà a tornare in B come al solito con i soldi di qualcuno il popolino tornerà a pretendere la serie A e se mai dovesse arrivare la A poi il popolino chiederebbe la Champions League e alla prima retrocessione si buttera giù dalla torre colui che avrà messo i soldi accusandolo di essere truffatore di essersi intascato denaro tolto al popolino e invocando l’azionariato popolare … Palermo si merita il pre e il post Zamparini finché non cambierà la mentalità e’ questa la sua dimensione

    1. e tu ti meriti gente come Zamparini. Complimenti per la tua finezza intellettiva… anche se spero per te che tu sia un troll

    2. perché probabilmente noi, molto di noi, sono ascrivibili alla categoria degli ominicchi, per dirla alla sciascia. ma, per restare in tema,tu, caro mic, a giudicare da ciò che scrivi, fai sicuramente parte della categoria dei pigliai++++++.

  10. Mic il tuo commento è vomitevole noioso banale, Noi andremo in A ma tu rimarrai per sempre in D quella è una dimensione supervalutata x te.
    Vi ila meglio la tua vita.

  11. Sig. Filippo di vomitevole c’e’ solo l’ottuso insistere da coloro che non sanno nemmeno di cosa parlano……continui a giocare con la play station …..saluti

  12. Lo dico dall’inizio: questo azionariato era IMPOPOLARE e questo bel articolo (anche soft) Il direttore doveva farlo prima per stimolare la societa’ a cambiarlo…. perche’ questo era evidente che era una ELEMOSINA POPOLARE…!!!
    E gia molti tifosi l’elemosina l’avevano fatto con l’abbanamento… facendolo pur vivendo fuori….!!!
    Piuttosto sembra che la societa’ NON volver avere azionisti popolari per avere piu’ capitale proprio e quindi piu’ plusvalenza fra qualche anno….!!!
    Stimo tantissimo Mirri, pero’ questa forma di azionariato e’ la prima cosa fatta male e molto IMPOPOLARE….!!!
    COMUQNUE C’E’ TEMPO PER RIMEDIARE….!!!!!

  13. Giusta analisi di Monastra. Al di la’ dei tecnicismi finanziari che sicuramente sono stati comunque sbagliati (era meglio in ogni caso un azionariato diretto e diffuso, non questa formula cosi’ complicata), in ogni caso emerge l’inconciliabilita’ tra una gestione “pseudo-popolare” di una squadra di calcio che pero’ si inserisce e deve obbedire alle regole del calcio business e ad una impostazione aziendalistica e orientata al profitto.

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