Palermo, buon debutto. Ma è vietato sognare (almeno per ora)

palermo 2 la vendetta

Cinque gol fatti e nessuno subito, qualificazione ottenuta agevolmente, vittoria più netta di tutto il secondo turno di coppa Italia, un giocatore (Trajkovski, tripletta) ritrovato, oltre 6.000 spettatori che a un certo punto hanno anche applaudito la squadra a scena aperta, atmosfera dentro lo stadio assolutamente distesa e perfino benevola. Detta così sembra la cronaca di un trionfo. E viste le premesse, tutt’altro che rosee, sarebbe ingeneroso sminuire la piccola impresa di una squadra che ha cominciato il lavoro stagionale in un clima di palese indifferenza, a tratti di ostilità, che da una gara contro un avversario di categoria inferiore aveva tutto da perdere e niente da guadagnare.

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Per molti era un debutto, a cominciare da Tedino, e sarebbe stato imperdonabile partire con il piede sbagliato. Avevamo chiesto alla squadra un segnale positivo ed è arrivato. Non era scontato e bisogna darne merito ai protagonisti di una vittoria che regala un po’ di sorrisi dimenticati. Diciamolo francamente: dopo una stagione di schiaffi in faccia ci voleva proprio un incoraggiante 5 a 0 e poco importa se contro un avversario modesto. In fondo, l’Empoli è stato eliminato e il Pescara si è salvato solo ai supplementari, tanto per citare le altre due retrocesse in serie B.

Detto questo, torniamo con i piedi sulla terra. I successi, i gol e gli applausi vanno “pesati”: è tutto oro quello che luccica? A occhio e croce direi di no e sarebbe sbagliato pensare troppo in grande. Anzi, lo dico con chiarezza: è vietato sognare, almeno per ora. Mi auguro che Zamparini non si lasci trascinare dal risultato per qualche altra dichiarazione roboante e intempestiva (ma questa volta non ce l’aspettiamo); mi auguro che il processo di costruzione della squadra vada avanti perché c’è ancora molto da fare prima di dire che siamo in presenza di una squadra che può “matare” il campionato. Anche la presenza di 6.000 spettatori sugli spalti va interpretata: senza il biglietto a 2 euro quanti sarebbero venuti? Però chi è venuto lo ha fatto senza pregiudizi, magari per passare una serata diversa “low cost” ma quando c’era da applaudire ha applaudito. Un buon punto di partenza.

IL COMMENTO DI TEDINO DOPO LA GARA

A questo proposito va citata anche la protesta “rumorosa” ma civile di un gruppo di tifosi oltranzisti che ha scelto la contestazione fuori dallo stadio e l’assenza sugli spalti come forma di protesta nei confronti di un presidente che non riconoscono più e che non vorrebbero più alla guida della società. Un punto di vista che va rispettato, specie se la protesta non sconfina oltre i limiti: del resto sono in tanti, non soltanto i più rumorosi, ad avere ancora le “budella fradicie” dopo una stagione meno che fallimentare e che hanno bisogno di ben altro prima di ritrovare la serenità calcistica.

Le indicazioni tecniche emerse dalla gara con il Francavilla lasciano il tempo che trovano, quando la vittoria è così larga è difficile capire dove arrivano i tuoi meriti e dove i demeriti altrui. Trajkovski è decisamente un giocatore ritrovato, galvanizzato dalla fiducia che Tedino ha dimostrato di avere in lui fin dai primi giorni di ritiro. A centrocampo Chochev e Jajalo hanno superato la sufficienza ma continuano a giocare su ritmi molto bassi, sarà importante vederli all’opera in gare da battaglia. Sugli esterni Aleesami e Morganella hanno sbagliato troppi cross. In difesa, specie nel primo tempo, si è visto qualche buco di troppo che ha portato il Francavilla tre volte in zona gol. E sul portiere va fatto un ragionamento che prescinde dalle qualità tecniche ma che tenga conto di fattori ambientali e carisma.

Tedino saprà fare le sue valutazioni serene. La squadra va completata in entrata (serve ancora qualcosa) e in uscita (oltre a Rispoli e Diamanti bisognerà sfoltire un po’ la rosa). Non abbiamo avuto modo di valutare Gnahorè e Murawski, La Gumina deve cercare di non strafare e le cosiddette “seconde linee” non sappiamo quanto valgano. Intanto prendiamoci una boccata d’ossigeno che ci voleva come il pane. Già sabato contro il Cagliari il test sarà ben diverso. Ma poi ne parliamo.


4 thoughts on “Palermo, buon debutto. Ma è vietato sognare (almeno per ora)

  1. Non preoccuparti Monastra, a “completare” la squadra in uscita ci penserà senz’altro il Grande Bugiardo. In entrata? Perché pensi che dopo questo roboante risultato il suddetto abbia in mente di intervenire?

  2. Il problema serio è che con la Zampolacchia non si può stare tranquilli. La società è capace di dare via anche Nesto e Alesami entro la fine del mercato. Prima del 31 Agosto non sapremo se saliremo in A o se rimarremo in B purtroppo…. È questa cosa fa molto arrabbiare! Per il resto, non poteva esserci altro risultato. Anche una vittoria per 3 a 0 contro la Virtus poteva mettere in allarme. 5 gol di distacco mi sembrano adeguati per un confronto tra due squadre di diversa categoria!

  3. Ora aspettiamo la dichiarazione di Zamparini….immagino che dirà’ di avere allestito una squadra tipo real o psg l’unico felice può essere Tedino che ha salvato la panchina?

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