Palermo, devoluto in beneficenza l’ultimo incasso

pagelle ironiche palermo cittadella

Il Palermo ha comunicato la cifra che andrà in beneficenza alle dodici onlus in seguito all’iniziativa organizzata per la gara contro il Cittadella.

Ecco il comunicato:

“L’U.S. Città di Palermo, nella persona del Direttore Generale Fabrizio Lucchesi, in conformità con l’espresso mandato ricevuto da parte del Consiglio d’Amministrazione, comunica che verrà devoluta in beneficenza la somma di euro 71.000 derivante dall’incasso della gara Palermo-Cittadella dello scorso 11 maggio, al netto delle spese organizzative ed erariali.

Tale somma sarà ripartita tra le dodici associazioni cittadine già comunicate: le copie dei bonifici bancari verranno rese pubbliche prossimamente”.

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5 thoughts on “Palermo, devoluto in beneficenza l’ultimo incasso

  1. Pazzesco ! Mai visto !! Una sociétà sul bordo del baratro del fallimento…che devolve l’incasso in beneficienza. E c’é chi pensa che siamo ridotto male ??

    1. mi scusi, che senso ha questa sua risposta? Considerato che è un pelo di naso perchè non li dà lei 71 mila euro in beneficienza? Magari 7 mila… Perchè avete sempre facilità a parlare con i soldi degli altri? Mi sembra una cosa di pessimo gusto (gm)

  2. Non ho capito qual’è il senso di questa beneficenza, di farlo sapere al mondo intero. Tentativo di ostentare chissà che cosa quando chi sta giudicando la società rosanero sa benissimo che il Palermo vanta centinaia di creditori che hanno (o hanno avuto) crediti anche di poche centinaia di euro e che hanno dovuto attendere (se non attendono ancora) diversi mesi per riavere i propri soldi. Insomma sembra una mossa da fumo negli occhi, volta più a evidenziare una stato di apparente benessere che ancora non c’è, o per lo meno non c’è a tal punto da potersi permettere di regalare soldi. Certo, i beneficiari ne trarranno giovamento, ma mi permetto di ricordare che, com’è scritto nel vangelo (da cui anche i non cristiani ne attigono moralità e sapienza), “quando si presenta la propria offerta all’altare non bisogna mai suonare la tromba”. E non è mai stato elegante farsi strumento della povertà e dei bisogni della gente per fini personali o comunque diversi da quelli prefissi.

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