Palermo, la lotteria dei rigori: dal dischetto tanti tiri e molti errori

FOTO PEPE / PUGLIA

Il Palermo e i calci di rigore: una relazione complicata. I rosa sono la squadra che ha ricevuto più tiri dal dischetto in Serie B: 8 in 23 giornate, ma la media realizzata è bassissima, dato che la metà sono stati sbagliati (e alcuni errori sono costati punti pesanti).

Rispetto alle altre squadre inoltre, la gerarchia del Palermo è chiara: il rigorista è Matteo Brunori, che ha calciato più penalty di tutti in questa stagione. In campionato ne ha tirati 7, trasformandone 4, ma ce n’è uno anche in Coppa Italia contro la Reggiana, anche questo realizzato.

Il bomber era partito benissimo, realizzando i primi tre rigori della sua stagione, quelli contro la Reggiana in Coppa Italia, poi col Perugia e con il Modena (e prima aveva segnato quello nella finale playoff contro il Padova). Poi è arrivato il terribile uno-due nei match con Cosenza e Venezia che sembravano in quel momento aver compromesso il cammino di un Palermo in ripresa. Particolarmente pesante l’errore di Cosenza, arrivato al 90′ e che avrebbe sicuramente evitato la sconfitta. Ma come prendersela con un giocatore che aveva appena segnato una doppietta? Contro il Venezia invece fu più clamoroso l’errore sulla ribattuta del portiere rispetto a quello dal dischetto. Anche oggi i tifosi rosanero pensano a quelle partite con rammarico. “Se Brunori avesse segnato quei due rigori a questo punto saremmo…” è tra le frasi più gettonate.

Al centravanti rosanero si perdona tutto: Brunori non ha mai perso la fiducia di Corini e dopo quei pesanti errori si è ripresentato dal dischetto contro il Cagliari, dove è riuscito a fare gol, poi contro l’Ascoli, dove è tornato a sbagliare (ma anche qui, pochi minuti dopo si è subito riscattato segnando il gol vittoria) e infine contro la Reggina, dove è nuovamente tornato al gol. Una decisione, quella di calciare ancora, presa già a inizio di settimana in perfetta sintonia con Corini con il quale, difatti, il centravanti ha subito condiviso la gioia del gol andandolo a cercare ed abbracciare.

Doveroso aprire la parentesi Tutino: l’attaccante, che ha avuto un grande impatto nei suoi ingressi da subentrato, ha sbagliato clamorosamente l’ultimo rigore calciato dai rosanero nella partita contro la Reggina. Il suo stile di tiro “alla Jorginho” si è rivelato inefficace, ma anche lui, vista la vittoria finale, è stato prontamente perdonato dai tifosi.

Al di là della statistica impietosa anche a confronto con altre squadre (il Bari su 7 rigori ne ha realizzati 6, Modena e Parma 5 su 6, Pisa 6 su 6), che il Palermo sia la squadra con più rigori calciati è comunque segnale chiaro che i rosa dopo le difficoltà iniziali abbiano trovato la giusta quadra offensiva e siano sempre pericolosi nell’area avversaria. Banalmente, una squadra che non attacca con continuità non può avere un numero così alto di calci di rigore a favore.

“Non sono una lotteria, si tratta di allenamento e bravura“. Luis Enrique, ex commissario tecnico della Spagna, diceva la sua sull’argomento rigori alla vigilia degli ottavi di finale del mondiale in Qatar contro il Marocco. Che gli spagnoli il giorno dopo avrebbero sbagliato tutti i tiri dal dischetto era difficilmente ipotizzabile, ma il dibattito rimane aperto e come capita spesso la risposta si trova a metà strada: bravura sì, ma anche con un pizzico di fortuna.

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