Palermo, la pace dei sensi e il torpore delle “stigghiole”. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Ci avviciniamo a Palermo – Cavese in pieno spirito da 25 aprile. Agogniamo la nostra personale liberazione da un campionato ricco di amarezze e delusioni che non possono certamente essere addolcite dalla matematica qualificazione ai playoff, peraltro mestamente con l’ultima posizione disponibile. Neanche la consapevolezza che si tratta dell’ultima partita in casa ci risveglia dal torpore causato dalla abbuffata di stigghiole e salsiccia arrostiti nel tinello di casa, nel pieno rispetto delle ordinanze anti-covid, pur tra le proteste dei vicini affumicati ed impuzzoliti.

Non sappiamo neanche come Filippi schieri il Palermo ed onestamente non ci interessa più di tanto perché in altri tempi una partita così non l’avremmo neanche vista. Purtroppo il nostro direttore è un tiranno e ci costringe a bere fino in fondo l’amaro calice (punto locuzione figurata per noi!). Il Palermo dà l’impressione di volere smentire il nostro pessimismo con un buon avvio andando due volte vicino al gol. Ma è, per l’appunto, solo un’impressione. Alla prima sortita offensiva della Cavese la difesa rosanero inanella l’ennesima cappellata della stagione: un cross innocuo viene malamente ciccato da Accardi che pennella un perfetto assist per un attaccante campano che solo soletto da due passi insacca. Noi non abbiamo neanche più la forza di arrabbiarci.

I rosa cercano di reagire ma per poco non combinano un altro pasticcio difensivo che solo per la scarsezza degli avversari non si concretizza in un altro gol sul groppone. Per fortuna i campani al 27′ decidono di ricambiare il favore ricevuto e Lancini ne approfitta per siglare il pareggio. Un gol ed una minchiata a testa e si ricomincia. Tre minuti dopo il Palermo la ribalta grazie ad un preciso tiro al volo di Valente che, lasciato in solitudine a centro area, infila il portiere ospite appena entrato dopo l’infortunio dell’estremo titolare in occasione del pareggio rosa.

La Cavese sembra veramente scarsa ma noi restiamo vigili perché quest’anno ne abbiamo viste troppe. Si va al riposo in vantaggio e noi al posto del solito giro alcolico ci andiamo giù pesante di alka-seltzer. Il Palermo ricomincia a buon ritmo, cercando di chiudere la gara ma in fase conclusiva è impreciso. Dall’altra parte la difesa rosa appare sempre abbastanza distratta e la Cavese va più volte vicinissima al pareggio. Noi siamo felici di avere ormai raggiunto una dimensione atarassica e non ci scomponiamo. Al 67′ c’è spazio anche per una spettacolare giocata di Santana che si conferma un predicatore nel deserto: il suo assist di tacco viene malamente sparacchiato alto da Luperini. Noi ci disperiamo per l’anziano campione.

Come temevano la difesa rosanero continua a raccogliere successi nel festival delle minchiate e regala ai canarini il gol del pareggio in fotocopia. Per nostra fortuna nella girandola degli orrori difensivi vuole inscrivere il suo nome anche il portiere ospite. All’82’ il suo rinvio colpisce sulla schiena di Luperini che “di culo” serve un facile pallone a Rauti che, senza nessuno in porta, torna al gol dopo un tempo immemorabile: 3-2 per noi.

Il Palermo vince ma non convince, soprattutto per le incredibili distrazioni difensive che in altri tempi ci avrebbero portato a distruggere il televisore a testate. Per nostra fortuna abbiamo raggiunto la pace dei sensi e ci avviciniamo ai playoff senza alcuna illusione. Speriamo con tutte le nostre forze di avere torto marcio!

Pelagotti 6 – Plastico come un pezzo di das lasciato all’aperto per una settimana, ci regala una traversa su un campanile nel quale sta a guardare. Nel secondo tempo qualche intervento decente lo mette insieme. Svagato.

Accardi 5 – Un suo intervento da “Mai dire gol” regala il vantaggio alla Cavese e un poco di bile a noi. Vai col liscio.

Lancini 6 – Dorme spesso insieme a Marconi quando attaccano gli avversari. Ma almeno nell’area avversaria si fa valere, segnando su errore del portiere. Mezza punta.

(dal 12′ s.t. Marong) 5 – Lascia l’avversario solo in area in occasione del pareggio. Smemorato.

Marconi 5 – Non difende mai con convinzione, dorme sulle palle alte e sembra sempre sul punto di fare fallo per recuperare. Bella statuina.

Doda 5,5 – Rientra per sostituire Almici e non ci ricordiamo quasi nulla della sua partita. Anonimo veneziano.

(dal 22′ s.t. Luperini) 5 – Riesce a giocare male anche in poco tempo. Fenomeno al contrario.

Broh 6 – Contro un avversario di scarsissima qualità riesce a non soffrire troppo. E sopratutto corre a perdifiato fino alla fine. Trottolino amoroso.

De Rose 6 – Gioca molto meglio rispetto alle ultime uscite. Inventa un assist per Valente con un lancio che non si vedeva al Barbera da secoli. Fromboliere.

Valente 6 – Impreciso all’inizio ma ha sempre il merito di non risparmiarsi. Segna anche il gol del momentaneo. Bomber tascabile.

Kanoute 5,5 – Fa il solito lavoro inutile di ammuina. Ci regala una sfilza di doppi passi più inutili di una ordinanza sindacale sulla vendita degli alcolici dopo le 18. Ubriacante.

(dal 28′ s.t. Odjer) s.v.:

Floriano 5,5 – Tra i più attivi nel primo tempo, quando ha spesso la palla tra i piedi ma non trova mai la porta. Convergenza.

(dal 12′ s.t. Santana) 8 – Il colpo di tacco con cui smarca Luperini solo davanti al portiere vale tutta la partita, vista la mediocrità dei compagni e degli avversari. Poeta.

Rauti 6 – Sembra l’ombra del giocatore visto nelle prime partite della stagione. Si muove con i tempi sbagliati, non azzecca uno stop e ha una foga eccessiva. Però segna il gol partita. Assicutato.

Filippi 5 – L’avversario era davvero poca cosa e la squadra sembra non avere neanche ascoltato le sue affermazioni sull’importanza vitale della partita (che anche noi non abbiamo capito). Condottiero.

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12 thoughts on “Palermo, la pace dei sensi e il torpore delle “stigghiole”. Le pagelle ironiche di A&F

  1. ‘ Là dove c’era l’erba ora c’è ‘…l’erba sintetica per campi da calcio (‘funzionalità impeccabile in tutte le stagioni’, come la plastica). Di Palermo Cavese, ho visto soltanto gli highlights, interrotti a metà dalla pubblicità di un detersivo, Totti come Capitan Dash (chi ha memoria di Capitan Dash? Inizio anni 70 mi sembra, regalava sterline d’oro). In Serie C, la novità della giornata, diciamo così ‘calcistica’, è la promozione matematica del Como (fallito due volte negli ultimi sette anni). In Serie A, il risveglio miracoloso del Cagliari, che ha messo nei guai Spezia e Benevento, squadre minori, che come il Crotone hanno provato a salvarsi, giocando a calcio. Intanto si studiano le pene da applicare agli eversivi della Superlega, Agnelli in testa (processo alle intenzioni?). Il quale mi sembra sia stato l’unico a far presente (tra le righe) una verità che nessuno vuole vedere. La Superlega esiste e opera di fatto (indisturbata) da decenni. Ancora prima dei tempi di Costantino Rozzi e poi del cosiddetto ‘Fair Play Finanziario’.

  2. BELLO L ARTICOLO! CI FA RIDERE SICURAMENTE MA NON ACCETTO LA VALUTAZIONE DI DODA,CHE,INVECE, HA DATO UN IMPULSO DI FRESCHEZZA! SPERIAMO CHE FILIPPI ABBIA VISTO MEGLIO DI VOI!

  3. Capone: 3
    Statistiche ( di cui non frega nulla a nessuno ) a tempesta, resoconto ( parola per parola ) delle dichiarazioni di tutti i protagonisti locali ed avversari rilasciate nella settimana, toni e verve soporiferi. Camomilla.

  4. Il giudizio su Doda, immagino sia ironico, perchè davvero mi ha fatto sbellicare dalle risate. Uno dei migliori ieri. Avete esagerato con le stigghiole

  5. Non credo che Marong sia pronto a fare partite importanti in serie C. In poco tempo ha prima ciccato un fuori gioco rimanendo troppo basso (per fortuna si giocava con la cavese) e poi in area salta in anticipo e schiaccia la palla passandola ad un avversario. Con il Bari la settimana scorsa ha fatto un errore simile saltando in anticipo (era da solo) e lisciando la palla su un cross dal fondo, lasciando solo l’avversario che ha pareggiato.
    Mentre Filippi nuovamente esaurisce i cambi per sostituzioni incomprensibili rimanendo di nuovo senza possibilità di incidere dalla panchina per recuperare una partita che era stata compromessa da persone che ha fatto entrare proprio lui. Avesse avuto un altro slot sul 2-2 avrebbe potuto fare un All-in e mettere magari Silipo. La fortuna lo ha graziato stavolta ma non credo sia un allenatore da Palermo.

  6. Le pagelle di Guido Monastra sono più realiste, queste sono troppo tirate, quando si vince le pagelle devono essere più alte

  7. Che le pagelle vengono fatte in maniera ironica o che le faccia il Direttore non cambia la sostanza tecnica in poche parole la difesa è imbarazzante !
    Non sono riusciti a trovare tre centrali dignitosi.

  8. io non ho visto la partita, ma ho visto il campionato di Doda quest’anno è mi è sembrato poca cosa, inaffidabile per il prossimo anno e imparagonabile nel modo più assoluto ad Almici, ottimo per la serie C buono credo anche per la B. Almici insieme a Rauti De Rose Santana (ahinoi purtroppo vecchietto) e Valenti son gli unici affidabili di questo Palermo.
    Vi ricordo inoltre che son pagelle ironiche. Infine il Palermo al mercato di gennaio doveva acquistare un forte centrale: è stato un errore gravissimo, ma sicuramente i soldi non c’erano. Ma i risultati si vedono. Con una difesa più forte potevamo sperare di più in sede pLay off.

  9. per valerio:
    quindi de rose che ha azzeccato una partita dopo tante partite divertenti è diventato un campione?
    e rauti che ha segnato un gol dopo 6 mesi e grazie ad un rimpallo fortuito (il suo gol è finito a striscia la notizia) è diventato un campione?
    e almici che ha giocato negli ultimi mesi una partita peggio dell’altro irritando la tifoseria con espulsioni inutili è diventato un campione? ma molto meglio doda, giocava col sangue agli occhi ieri!

  10. x giuseppe: non solo marong è pronto per la serie C, ma molti si chiedono come mai non avesse giocato prima titolare, a maggior ragione perchè non c’erano cannavaro o baresi in difesa.

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