Palermo, la strada è in salita: tanti equivoci da risolvere, anche societari

Luci e ombre. Il Palermo è riuscito a battere il Vicenza e a vincere la prima gara ufficiale stagionale ma nelle pieghe del match di Coppa Italia ci sono, oltre a piccoli segnali positivi, anche grandi equivoci (non solo tecnici e tattici) da risolvere velocemente. Il calcio mercato chiude il 17 agosto e le decisioni da prendere non sono facili, anche perché ancora il Palermo non sa – almeno formalmente – quale campionato disputerà. Tra equilibri di bilancio, processi alle porte e in ultimo anche le indiscrezioni sul nuovo cda e le voci (per la verità non confermate) di possibili dimissioni del presidente Giammarva, a Palermo è tutto più difficile.

Cosa resta di positivo dopo la gara con il Vicenza? Sicuramente il risultato e, in un certo senso, il modo in cui è stato ottenuto: cioè con grandissima sofferenza, tra errori di gestione e distrazioni, soprattutto nelle fasi concitate, ma stavolta riuscendo a pareggiare per due volte in extremis per poi mantenere il sangue freddo dal dischetto. Tedino ha ragione a parlare di uno spirito di rivalsa e reazione da parte del gruppo ma da solo non può bastare.

MERCATO PALERMO, PUSCAS: ORMAI É FATTA

La vittoria contro il Vicenza ha un altro lato positivo: permetterà di giocare un altro match ufficiale prima dell’esordio in campionato e di farlo contro un avversario di livello superiore come può essere una squadra di Serie A come il Cagliari (lo stesso avversario del terzo turno dello scorso anno). Un altro test per prendere ritmo sul fronte della condizione atletica (ancora lontana dal top) ma soprattutto un serio esame per la squadra sul piano tecnico e dell’autostima: dimostrare di potersela giocare (a prescindere dall’esito finale) darebbe una spinta non indifferente a una squadra ancora in cerca di certezze; una sconfitta, specie se pesante, sarebbe un campanello d’allarme per una formazione ancora da definire a pochi giorni dalla chiusura del mercato.

GLI HIGHLIGHTS DI PALERMO – VICENZA

Il Palermo visto contro il Vicenza non è ancora una squadra nemmeno vagamente competitiva. I rosanero hanno le capacità e le doti tecniche per tenere a lungo il possesso palla e la supremazia territoriale ma in attacco i movimenti delle punte non ci sono, manca cattiveria e non si capisce chi dovrebbe mettere la palla in rete con continuità. La prova di Nestorovski (da tempo dato in partenza) ha doppiamente deluso: Tedino gli ha affidato la fascia ma raramente il macedone ha saputo trascinare i compagni, l’impressione è che non senta più il Palermo come la “sua” squadra. E nel frattempo il pubblico continua a spazientirsi per giocatori come Balogh e Trajkovski, che ormai non possono più nemmeno essere catalogati come oggetti misteriosi ma come scommesse non riuscite.

CAOS FROSINONE: IL PALERMO FA DI NUOVO RICORSO AL CONI

L’altro dilemma è legato alla tenuta del gruppo, logorato da un finale di stagione deludenteda un lato i nuovi acquisti (tra i quali alcuni palermitani, tra “fine prestito” e promozioni dalla Primavera), dall’altro chi invece appartiene ad un ciclo di fatto concluso, quello dei reduci dal doppio fallimento della retrocessione e della mancata promozione, giocatori magari di buon livello per la B ma probabilmente non più disposti a sostenere un’altra annata sotto pressione in una piazza come quella rosanero. Struna, Aleesami, Rispoli, Bellusci, Chochev e perfino Jajalo (l’unico che potrebbe autorevolmente meritare la riconferma) avrebbero bisogno di cambiare aria e di certo non sarebbero rimpianti dal pubblico. Anche Rajkovic e Embalo devono capire qual è il progetto. E mancano dieci giorni alla fine del mercato. Falletti (ex Ternana) è a un passo, l’arrivo di Puscas, ormai rosanero, è un buon segnale ma non basta. Mazzotta, Salvi, Haas e Brignoli sono “scommesse” ancora tutte da valutare. C’è da rinnovare mezza squadra e c’è la necessità di alzare il tasso di qualità tecnica e di personalità. Le perplessità dei tifosi – alimentate dalle troppo delusioni recenti – sono giustificate.

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10 thoughts on “Palermo, la strada è in salita: tanti equivoci da risolvere, anche societari

  1. Ben detto Guido. C é mezza squadra da rifare è non c è più tempo. Anche perché tutti gli obiettivi di mercato sono svaniti. É quelli che abbiamo messo in vendita non li vuole nessuno.

  2. Speriamo che Zamparini spenda un millesimo di quello che ha guadagnato negli ultimi anni per l’acquisto di nuovi giocatori…..purtroppo il popolo rosanero si è disamorato negli ultimi anni…speriamo cambi qualcosa

  3. Insomma per il Sig. Zito non c’e’ n’e UNO da prendere!…gente che ha perso la scommessa…la vecchia guardia scontenta e pronta in massa alla fuga…perfino i nuovi arrivati definite “scommesse”…un disastro totale!…dissento totalmente dal contenuto proposto!

    1. Non stravolga il senso dell’articolo. Se lei è più ottimista non può che farmi piacere ma Stadionews ha il dovere di esercitare il suo diritto di critica. Il Palermo – con tutte le riserve possibili visto che siamo ai primi di agosto – appare un cantiere aperto. A me Salvi piace, Puscas pure, se arriva Falletti pure: ma non si può non sottolineare che ancora il Palermo non sembra essere una squadra attrezzata per un campionato di vertice. Fermo restando, ovviamente, che il giudizio è provvisorio in attesa della fine del mercato (gm)

  4. Uno degli articoli migliori letti finora. Chiaro, puntuale, realista e soprattutto oggettivo. Complimenti al sig. Zito

  5. Articolo giusto realista ,ma siamo nelle mani di foschi che è 7n vero ds. io ho la sensazione che cambi pure l allenatore. Che ne pensi Guido ?bisogna assolutamente aspettare la fine del mercato per fare un bilancio. Foschi ha sempre qualche colpo alla fine lo dice la storia

    1. ti sei risposto da solo, bisogna aspettare la fine del mercato per abbozzare un giudizio concreto. Di sicuro non basta un solo colpo, anche se il probabile arrivo di Falletti mi sembra buono (gm)

    2. secondo me foschi, come già ipotizzato da qualcun altro, a fine mercato fa i bagagli e se ne va. zamparini sapendo di essere nella m…a ha chiesto una mano all’unica persona competente che può realmente togliergli un bel po’ di castagne dal fuoco. terminato il mercato si affiderà ad un altro lupo di questi. stiamo a vedere

  6. Articolo giusto realista ,ma siamo nelle mani di foschi che è 7mnn vero ds. io ho la sensazione che cambi pure l allenatore. Che ne pensi Guido ?bisogna assolutamente aspettare la fine del mercato per fare un bilancio. Foschi ha sempre qualche colpo alla fine lo dice la storia

  7. Sicuramente bisognerà aspettare la fine della campagna acquisti per dare una valutazione complessiva su quanto fatto e su dove, per le risorse messe in campo, si potrà arrivare. Fermo restando che alla confusione che regna come al solito in società per colpa del solito noto, rimane il fatto che ancora ufficialmente non si sa in quale campionato il Palermo dovrà giocare e questo mi sembra un buon alibi per chiunque. Certo è che tra Zamparini e la FIGC non saprei chi è peggio !

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