Palermo, le mani di padre Pio e i saluti a Giulietta. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Alzi la mano chi è riuscito a pensare ad altro in questo lunedì da ultima spiaggia. Da stamattina consultiamo tabelline, scartiamo almanacchi, leggiamo precedenti, consultiamo interiora di uccelli e pure sacchetti di munnizza sparsi per la città. Tutto per capire cosa ci aspetta in questa serata da dentro o fuori in cui rischiamo seriamente di appizzarci quel poco di salute che ci è rimasta. Ma finalmente è arrivata, dedichiamo un ultimo pensiero affettuoso a quella brava donna di Giulietta, colpevole solamente di essere veronese, e ci accomodiamo ai nostri posti, doloranti, mezzi infartuati, influenzati e costipati ma sempre presenti con il parere contrario di medici, amici e familiari.

Puscas sembra essere stato punito perché aveva arroccato troppi palloni in allenamento e quindi in avanti spazio per il duo Moreo e Nestorovski. Difesa a 4, centrocampo a 3 e pure Trajkovski in campo a cui chiediamo solo di azzeccare ancora almeno un’altra partita prima della fine del campionato. Il Verona comincia subito forte e noi ci spaventiamo tantissimo perché è chiaro che sono venuti per vincere e noi invece speravamo fossero venuti per visitare la Cappella Palatina ed ammuccarsi pane e panelle e stigghiole, come tutti quelli che vengono a Palermo dal nord Italia.

Dopo dieci minuti di confusione il Palermo capisce che il Verona, nonostante la maglia bianca, non è il Real Madrid e quindi comincia finalmente a farsi vedere in avanti facendoci capire che c’è ancora speranza. Quando scocca la mezz’ora la partita è ancora equilibrata e incerta e pensiamo che solo un colpo di culo ci possa aiutare, anche perché qualche occasione cominciamo ad averla e non riusciamo a segnare. Si va al riposo con più Palermo che Verona e noi morti di ansia per il gol che non arriva nonostante la superiorità.

PALERMO – VERONA 1 – 0, GLI HIGHLIGHTS

Dopo solo un minuto dal rientro in campo andiamo in paradiso! Grande azione di Moreo che entra in area e serve Nestorosvki che non può sbagliare. Gol meritato e rosanero in vantaggio! La partita diventa bellissima ed emozionante. I rosa continuano a spingere e giocare un calcio sontuoso e ci stropicciamo gli occhi più volte perché non siamo più abituati. Il raddoppio però non arriva e dobbiamo ringraziare Di Gaudio che dopo una serie di dribbling e ammuttuni arriva in area e spara alto in chiaro debito di ossigeno. Entra pure Pazzini e tremiamo perché questi vecchi bomber ci fanno sempre paura e perché ci ricordiamo quante volte ci ha punito in serie A e noi non riusciamo a raddoppiare nonostante le occasioni.

Il Verona prende coraggio e ci pressa nell’area e quando mancano cinque minuti alla fine Brignoli compie due miracoli che pare Padre Pio e salva il risultato, la vittoria e forse l’intero campionato. Allo scadere follia di Bellusci che becca il secondo giallo e ci lascia in dieci. L’arbitro dà incredibilmente 6 minuti di recupero e a noi tocca tirare fuori la fiaschetta per calmare i nervi e resistere al forcing finale. Sono minuti infiniti che non passano mai e ci fanno invecchiare di cinquant’anni. Prendiamo pure un palo allo scadere ma poi sul ribaltone i veronesi tirano fuori e l’arbitro finalmente fischia, quando ormai eravamo convinti che sarebbe continuata ad oltranza fino al gol del pareggio.

Invece la vittoria meritatissima questa volta arriva, con una grande prestazione di tattica, tecnica e soprattutto cuore. Un grande Palermo che manda un messaggio chiaro al campionato: sono solo quattro lettere e la prima è una S! Forza Palermo!

Brignoli 9: A lungo inoperoso, rinvii indifferentemente di piede destro e sinistro che tranciano in due il campo e alla fine due parate consecutive che valgono quanto un campionato. Mr. Fantastic.

Szyminski 6,5: Il clima da battaglia non lo intimorisce, cerca di spingere ma non ha i piedi per farlo ed in copertura sulla fascia soffre. Quando oltre il 90’ noi siamo in piena sofferenza e lo vediamo in attacco ci vengono in mente le famose urla del grande Carletto Mazzone ad Amedeo Carboni. Ma ‘ndo c.. vai?

Bellusci 6: Lo sapete che non diamo insufficienze quando vinciamo, soprattutto in una partita così importante. È vero che sente la partita e quando sente il clangore degli scontri si esalta. Però ci ha anche rotto, e parecchio, con tutte ste ammonizioni ed espulsioni che neanche Pasquale Bruno. O’ animale.

Rajkovic 6,5: Ha un compito ben preciso, prendere tutti i palloni che arrivano in area di rigore, in un modo o in un altro. E ci riesce quasi sempre. Baluardo.

Aleesami 7,5: Non è certamente un nostro beniamino ma stavolta gioca una partita quasi perfetta per spinta offensiva, recuperi, strapotere fisico. Per un attimo ce lo siamo immaginato con i capelli biondi come uno dei terzini preferiti della nostra infanzia calcistica. Caterino.

Murawski 6,5: Lotta su ogni pallone come una “chiattidda”, rischiando anche per qualche entrata pericolosa dei giocatori veneti infastiditi dalla sua tignosità. Zicca.

(dal 42′ s.t. Fiordilino) s.v.:

Jajalo 8,5: Una partita praticamente perfetta per qualità, quantità, recuperi, ripartenze, impostazioni, tackle ed anche conclusioni (purtroppo fuori bersaglio). Secondo noi almeno 500 palloni li ha giocati solo lui. Ovunque.

Haas 7: La prestazione mostruosa di Jajalo che tiranneggia a centrocampo è frutto anche del lavoro infaticabile dello svizzero che sostiene il centrocampo con una prestazione imperiosa. Peccato per quelle occasioni da gol capitate sui suoi piedi che avrebbero meritato miglior sorte. Canton Ticino.

Trajkovski 6: Anche per lui la sufficienza è frutto solo della nostra immensa bontà ma in realtà non se la merita affatto, tutt’altro. Soprattutto ci fa imbestialire perdendo un paio di palloni che rischiano di innescare dei pericolosi contropiede dei veneti al termine di inutili ghirigori. Sei politico.

(dal 42′ s.t. Pirrello) s.v.: 

Moreo 10 e lode: Il gol della vittoria lo segna Nestorovski ma il merito è tutto suo, che viene premiato per la sua generosità infinita. Lotta e si lancia su ogni pallone come se non ci fosse un domani.Fa letteralmente impazzire i difensori veneti per tutta la partita cercando di difendere e recuperare la palla con ogni mezzo, in mischia, in aria, in scivolata, sui disimpegni. Esce praticamente boccheggiante. Senza paura.

(dal 32′ s.t. Puscas) s.v.:

Nestorovski 9: Segna il gol che può valere il campionato ma soprattutto gioca una prestazione eccellente per intensità, caparbietà, voglia di tornare ad essere il capitano trascinatore del Palermo. Condottiero.

Stellone 7,5: Dopo la sconfitta incredibile di Pescara c’era il serio rischio di un contraccolpo psicologico e invece lui carica la squadra a mille, motiva il gruppo sia nella testa che nel fisico e, soprattutto, nella sagacia tattica, schierando la formazione a nostro parere più logica ed efficace, conquistando una vittoria decisiva per il rush finale verso la promozione. Mental coach.

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11 thoughts on “Palermo, le mani di padre Pio e i saluti a Giulietta. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. Domanda n. 2 : costa troppo uno psichiatra per Bellusci, le sofferenti finanze del Palermo non possono permetterselo???

  2. vidimac, trajkovski è un grande giocatore, grazie a lui tra gol e assist abbiamo fatto tanti punti.
    trajkovski non si tocca!
    ps: nemmeno sai che falletti ha un ruolo totalmente diverso da trajkovski, quindi non è certo il sostituto di trajkovski.

    1. Se Falletti e Trajkowsky giocano insieme hanno lo stesso ruolo, uno a destra l’altro a sinistra, forse non ci hai fatto caso…

  3. vidimac, a pescara trajkovski migliore in campo, ieri ha giocato discretamente.
    pensa a fiordilino che appena è entrato si pistio’ un gol e favorì un contropiede veronese.
    pensa a bellusci che ci puso’ e ci lasso’ in 10. quello si.

  4. non concordo con il 10 e lode a moreo.
    moreo ha pure sbagliato due gol e non ha segnato. un attaccante che non segna non può meritare 10 e lode.
    ora appena torna falletti, moreo tornerà in panchina. infatti moreo al momento è il sostituto di falletti, puscas ha un ruolo diverso, buscas è un centravanti, moreo è un esterno.

  5. Domanda numero 3: vidimac che partita ha visto? Infatti Trajkovski è sempre uno dei migliori e anche ieri ha ampiamente meritato la sufficienza

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