Palermo, le pagelle del girone di andata: fra belle sorprese e qualche delusione

Con la vittoria contro il Cittadella si è chiuso il girone d’andata del campionato di Serie B. Il Palermo è primo in classifica, grazie a 10 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta. L’arrivo di Stellone ha dato la scossa ai rosanero che sono imbattuti da tredici turni e in queste prime 18 partite si sono viste tante belle sorprese e qualche delusione.

BRIGNOLI: La partenza non è buona, commette qualche errore di troppo nelle prime partite e al Barbera sembra tornare il “fantasma” di Posavec. Tedino e Stellone insistono su di lui e fanno bene perché il portiere goleador acquista sicurezza partita dopo partita. Qualche punto in classifica è merito delle sue parate. E il Palermo con 13 gol subito è la migliore difesa del campionato. VOTO: 7.

POMINI: Utilizzato solo tre volte ma ha confermato sempre di essere integro, concentrato e sicuro. Non è facile entrare in campo ogni tanto ed essere pronto. Lo scorso anno rubò il posto a Posavec, quest’anno ha fatto da chioccia al collega più giovane. VOTO: 6,5.

BELLUSCI: Ha giocato quasi sempre, magari acciaccato, ed è stato lui il perno della difesa. Non è bello a vedersi ma ai tifosi piace il suo modo “genuino” di giocare: si esalta quando il clima diventa da battaglia. Ha anche segnato un gol contro il Perugia. Dovrebbe limitare il numero di ammonizioni, ne ha già prese 10. VOTO: 7.

STRUNA: In campo non ha demeritato ma tra infortuni, “mal di pancia” e voglia di andare via non è certo lui l’uomo rappresentativo di questo Palermo primo in classifica. È stato ceduto in America e forse è meglio così, anche se in Serie B era certamente uno dei migliori. VOTO: 5,5.

RAJKOVIC: La roccia difensiva questa volta non ha tradito, sono lontani i lunghi periodi di assenza per infortunio: 16 partite giocate, anche due importanti gol in trasferta, con Bellusci forma una delle coppie più titolate del campionato. Solo poche sbavature ma quando manca (come a Cittadella) si nota. VOTO: 7.

SZYMINSKI: Quest’anno è stato un comprimario, utilizzato come jolly difensivo. La sua forza è proprio quella di poter svolgere diversi ruoli, a seconda delle esigenze. VOTO: 6.

PIRRELLO: Tedino gli dà fiducia e lui ha un eccellente avvio di stagione, quattro partite che lo fanno apprezzare dai tifosi. Poi tre mesi in panchina, è tornato in campo a Cittadella con qualche passaggio a vuoto. Ma sembra un giovane interessante. VOTO: 6.

ALEESAMI: Fa disperare per la sua incapacità ad essere decisivo negli ultimi venti metri di campo, ha ancora una imbarazzante media di cross riusciti. Però non si può negare che ha anche una grande forza fisica, è migliorato nella fase difensiva e non si è mai risparmiato. VOTO: 6.

MAZZOTTA: Sembrava destinato a fare buone cose, invece è rientrato nei ranghi e con Stellone, che gli ha preferito Aleesami, ha giocato pochissimo. Adesso è pure infortunato. VOTO: 6.

RISPOLI: Lontanissimo dal rendimento straripante della scorsa stagione. Gioca a singhiozzo, condizionato anche da un infortunio agli adduttori, non ha la forza propulsiva che aveva contraddistinto la sua azione sulla fascia. Non trova nemmeno una volta la via della rete. E’ sembrato “infelice” in questa sua stagione rosanero. VOTO: 5,5.

SALVI: Ha fatto l’esterno di destra e anche il terzino, ha giocato con continuità (14 presenze) e tranne qualche piccolo passaggio a vuoto è stato un giocatore molto utile. Ha anche segnato due gol. VOTO: 6,5.

FIORDILINO: 90 minuti all’esordio in campionato, poi solo qualche comparsata, complessivi 10 minuti negli ultimi due minuti. VOTO: s.v.

CHOCHEV: Un altro degli “scontenti” che avrebbe fatto carte false per andare via. Se resterà a Palermo, e soprattutto se vorrà davvero restare, può essere l’uomo in più nel girone di ritorno. Soltanto a dicembre ha dato segnali di vita e sembra in ripresa. VOTO: 5,5.

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HAAS: L’impressione è che possa dare ancora di più, soprattutto in termini di qualità. Ma ha giocato tantissimo e ha macinato tanti chilometri. Giocatore integro, di grande disponibilità, l’ideale per qualunque allenatore. VOTO: 6,5.

MURAWSKI: È stato spesso l’alter ego di Haas ma ha giocato molto meno di lui. Altro grande corridore di centrocampo, utilissimo in fase di filtro: ci si aspettava però una crescita rispetto allo scorso anno. E non c’è stata. VOTO: 6,5.

JAJALO: Ha definitivamente zittito chi non lo riteneva all’altezza. In Serie B è un lusso, ha senso della posizione, gioca mille palloni a partita, corre per dieci, si è davvero preso in mano il Palermo, fondamentale quando c’è da ragionare. C’è voluta una squalifica per costringerlo a fermarsi. VOTO: 7,5.

FALLETTI: Giocatore dai piedi buoni, nell’immaginario doveva essere il sostituto di Coronado. Non ha giocato tantissimo perchè si è spesso alternato con il rinato Trajkovski ma è stato comunque presente (da titolare o subentrato) in tutte le gare di campionato tranne una, quella di Brescia, l’unica sconfitta del Palermo, perchè volato a casa per l’estremo saluto alla madre. Tre gol non sono tantissimi ma l’uruguagio ha dimostrato grande senso tattico e voglia di sacrificarsi per la squadra. VOTO: 7.

TRAJKOVSKI: Tedino, quasi sfidando la piazza, disse: “l’uomo della svolta sarà Trajkovski”. E il macedone si è galvanizzato, tre gol nelle prime quattro partite giocate su livelli stratosferici. Decisamente un altro giocatore rispetto ai due campionati precedenti. Poi con Stellone ha avuto anche qualche passaggio a vuoto ma se non gioca troppo a ridosso della linea laterale può davvero “spaccare” le partite. VOTO: 7.

EMBALO: Bisogna decidersi: se non è utile meglio cederlo, per il bene di tutti. Gioca in tutto 22 minuti. VOTO: s.v.

PUSCAS: La più grossa delusione. Inseguito a peso d’oro sul mercato estivo ha giocato poco e male, segnando solo tre reti, molto meno di quanto ci si attendesse. Le qualità tecniche si sono viste ma è stato spesso relegato in panchina e utilizzato per qualche scampolo di gara. In coppia con Nesto non riesce a rendere ma ha fallito anche quando il macedone non c’era. Le ultime due “panchine” sono un segnale significativo che gli manda Stellone: svegliati, ragazzo. VOTO: 5.

NESTOROVSKI: È partito a mezzo servizio, poi ha segnato sei gol (nei precedenti gironi di andata aveva fatto meglio) “riprendendosi” il Palermo e interpretando bene il ruolo di capitano. Anche lui – come quasi tutta la squadra – sembra più convinto di andare a prendersi la Serie A. Ha saltato le ultime quattro per infortunio ma dovremmo rivederlo al via del girone di ritorno. VOTO: 7.

MOREO: Un altro giocatore rispetto a quello della passata stagione. Se avesse giocato così anche l’anno scorso magari sarebbe arrivata la Serie A. Però aveva la pubalgia, mentre quest’anno è in grande spolvero atletico. Ha ribaltato le gerarchie del campo, ha segnato tre gol come Puscas ma ha fatto molto più lavoro “sporco” per la squadra. Adesso sarà dura tirarlo fuori dal campo. VOTO: 7.

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