Palermo, media punti da retrocessione. Stellone, dov’è finito il coraggio?

Cinque punti nelle ultime sei partite, media retrocessione ed elettroencefalogramma piatto. Non ci giro troppo intorno, la sconfitta di Crotone è la peggiore della stagione e vede tutti sul banco degli imputati, a cominciare dal tecnico Roberto Stellone che ha sbagliato formazione e sostituzioni, per proseguire con i giocatori che oltre a giocare male a tutti i livelli sono sembrati completamente fuori dal match, se si escludono 20 minuti della ripresa.

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Cinque punti in sei partite, esattamente come l’anno scorso dopo la sosta natalizia. Allora cominciò a vacillare la panchina di Tedino che perse il controllo della situazione, obiettivamente difficile come del resto anche quest’anno. Pure Stellone sembra aver perso la lucidità e il coraggio delle prime uscite: nessuno dimentica le 13 partite consecutive senza sconfitta ma il vento è cambiato e il tecnico non può non fare autocritica.

Perché cambiare assetto rispetto alla squadra che aveva comunque ben figurato con il Brescia? La difesa a 4 ha dato più garanzie e soprattutto consente di avere un centrocampo più solido. A Crotone invece l’azione è partita costantemente dalla difesa con lanci lunghi, saltando il centrocampo, effettuati per lo più da Bellusci che non ha certo i piedi più morbidi della squadra.

Stellone ha voluto cambiare modulo in ossequio alla “ragion di stato” del turn over che a mio avviso condiziona troppo i tecnici della nuova generazione. Era quella con il Crotone, prima ancora che la sfida con il Lecce di sabato, la gara più importante per dare un segnale all’ambiente. Il Palermo avrebbe dovuto avere le gambe più fresche avendo avuto la fortuna di riposare nella settimana delle tre partite di campionato. Ed invece la squadra è sembrata imballata, nelle gambe come nel cervello. L’attenuante del condizionamento ambientale regge fino a un certo punto.

Nemmeno i cambi ci hanno convinto: Murawski per Haas è sembrato il modo più inutile per giocarsi il primo dei tre cambi e gli altri due innesti in chiave offensiva sono arrivati a partita compromessa. E’ vero che Stellone non è stato fortunato perché già da due minuti voleva fare entrare Trajkovski ma diciamo che avrebbe dovuto pensarci almeno venti minuti prima. Dov’è finita la sua spavalderia iniziale quando ha puntato con ottimi risultati a un modulo che troppo spesso somigliava a un iper offensivo 4-2-4? Per non parlare dei dubbi sulla condizione atletica della squadra.

E i giocatori sappiano che si sono giocati l’ultimo jolly con i tifosi. Perché una sconfitta ci può stare, anche due, ma non così, senza mai dare l’impressione di lottare e crederci davvero. L’incidente di percorso può capitare – è capitato al 92esimo della gara con il Brescia – senza necessariamente incrinare il ricreato rapporto con la tifoseria. Sconfitte così invece incidono profondamente sull’entusiasmo che non sarà facile recuperare. Speriamo sia stata soltanto una serata storta ma già tre indizi (le tre sconfitte) sembrano costituire una prova: il Palermo è in seria difficoltà.

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11 thoughts on “Palermo, media punti da retrocessione. Stellone, dov’è finito il coraggio?

  1. E’ ufficiale: Zamparini non c’entra più niente. Altrimenti oggi ci sarebbe stata la solita presentazione del nuovo tecnico.

    1. Probabile. Io propendo però per il fatto che attualmente “il cliente chiamato non è al momento raggiungibile”

  2. Tre giorni prima comunica la formazione mandando un segnale chiaro alla squadra. Difesa a cinque dobbiamo difenderci con il Crotone terzultima è che ha perso con chiunque. Questi sono errori che si pagano.

  3. Guido la sua e’ una critica sacrosanta aggiungo che anche le ultime due partite del girone di andata seppure erano state due vittorie avevano destato molte perplessita specie quella con il Cittadella. Il Palermo da un po ha difficolta evidenti in attacco, arranca a centrocampo e balla decisamente in difesa. Condivido meno la critica alla difesa a tre, se non erro nel girone di andata tante buone partite erano state fatte con questo schieramento e se andiamo ad analizzare la sconfitta con il Crotone il primo e il secondo gol non sono certo causati dalla difesa a tre. Io piuttosto avrei messo un centrocampista in piu giocando con due punte. Tanti punti nel girone di andata furono fatti con Falletti che subentrava a partita in corso io lo avrei fatto anche a Crotone scherando magari Traikosky al posto di Moreo o di Nestorosky che ancora mi pare non abbia I ritmi giusti. A me sembra cmq che questa squadra abbia I soliti problemi di carenza atletica e di personalita, manca spesso la giusta reattivita’ e la reattivita’ le assicuro che la si allena cosi come si allena il tiro in porta e lo schema sui calci piazzati. Stellone ha fatto notare I pochi rigori concessi al Palermo ma si chieda quante giocate vengono fatte che possono indurre l’avversario a fare fallo. Quindi trovo correttissimo Sig. Guido il suo invito a Stellone a fare autocritica e un attento esame senza ricondurre a episodi sfortunati o casuali quelli che invece appaiono essere difetti o errori costanti e magari anche sottovalutati. I gol e le vittorie devono arrivare oltre che dalla qualita del gioco , che deve essere veloce e con passaggi immediati, soprattutto dalla forza, dalla corsa, dai contrasti vinti e, in sintesi, da tanta personalita’. Io Sig. Guido penso che Tedino fu troppo criticato per una sconfitta contro l’attuale prima in classifica e un inizio campionato in cui fece piu punti di quelli fatti da Stellone in queste prime partite del girone di ritorno.

  4. Ricordo a tutti i seguenti dati oggettivi: 1) tredici risultati utili all’esordio; 2) panchina corta (soprattutto a centrocampo); 3) preparazione atletica sostenuta con un altro tecnico e 4) condizioni indicibili del campo di allenamento.

  5. A me pare lo stesso errore dello scorso anno. Le altre si rinforzano e noi stiamo a guardare. Bastavano un paio di giocatori di categoria.
    A centrocampo siamo pochi e male assortiti, con jajalo che é andato oltre le sue possibilità.
    Inoltre non esiste un regista in grado di gestire il gioco.

  6. Se nza il problema economico , e con ZAMPA ai domiciliari , STELLONE potrebbe guardare in TV il campionato di srie B

  7. Tedino 2, la vendetta. Tedino 3, il ritorno. Tedino contro tutti, Tedino subisce ancora, il secondo tragico Tedino, etc…

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