Palermo, il problema più grosso: il gol | Stellone deve trovare nuove soluzioni

palermo il principale problema è il gol

Il risultato giustifica i mezzi. E’ la vecchia regola del calcio e vale anche per Roberto Stellone, il tecnico del Palermo che sta lavorando da due mesi con una squadra costruita su basi tecniche e “gerarchiche” che ormai non esistono più. Il Palermo ha battuto il Venezia, lo ha eliminato e dunque viva il Palermo e viva Stellone, che per inciso ha ricevuto anche i complimenti del patron Maurizio Zamparini che alla vigilia non sembrava particolarmente entusiasta di alcune scelte.

PALERMO – FROSINONE, ARBITRA CHIFFI

Stellone ha dimostrato personalità nelle scelte, ha ignorato i suggerimenti della maggioranza, non ha guardato in faccia a nessuno (a cominciare da Nestorovski e Coronado) ed è andato avanti per la sua strada che sembra non possa prevedere una difesa a tre che – almeno in teoria – consentirebbe di inserire un difensore di ruolo in più (Struna) e di liberare sulle fasce la indiscutibile forza fisica di Rispoli e Aleesami.

TRE ROSA A RISCHIO SQUALIFICA

Il problema, se di problema si può parlare, è che in finale con il Frosinone – il “suo” Frosinone” -, il Palermo non avrà più il vantaggio della miglior posizione in classifica: almeno una delle due partite dovrà essere vinta, presumibilmente quella in casa, e magari con uno scarto rassicurante in vista della gara di ritorno. Per farla breve, bisognerà migliorare la fase di costruzione del gioco, la pericolosità in fase offensiva. Cioè, pressappoco, lo stesso problema che ha assillato Tedino per 8 mesi.

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Contro il Venezia il Palermo (con il vantaggio della classifica) ha potuto impostare la gara di andata in fase di contenimento puntando poi su qualche ripartenza, cosa che è avvenuta (gol di La Gumina) sebbene poi vanificata dalla rete di Marsura che ha ristabilito la parità in soli 4 minuti. La gara di ritorno poi è stata subito messa in discesa da un rocambolesco autogol che ha ovviamente semplificato il compito.

Si è trattato del classico episodio che stavolta ha fatto la differenza a favore del Palermo che su questo autogol ci ha campato tutta la partita. La critica secondo cui si è visto poco spettacolo è facilmente spazzabile perché a) nessuno, in questo momento, è minimamente interessato a questo e b) il Palermo ha confermato solidità, soprattutto nel settore difensivo che ha recuperato una coppia di assoluto spessore come quella Rajkovic – Bellusci che insieme a Pomini ha consentito di difendere il vantaggio senza troppi patemi.

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Con il Frosinone però dovremo segnare. E si ripropongono alcune domande: basterà La Gumina che domenica ha visto pochissimi palloni nonostante si sia dannato l’anima? E’ il momento di dare spazio anche a Nestorovski, anche se i due insieme potrebbero sembrare poco compatibili? Chi deve tirare in porta anche da fuori area? Può il Palermo sopportare il peso di uno Gnahorè così svogliato? Ha soluzioni tattiche per non sprecare Rolando che nell’ultimo mese è sembrato il più in forma? Sono gli interrogativi su cui Stellone dovrà lavorare nelle prossime 36 ore. E non sono quesiti facili.

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1 thought on “Palermo, il problema più grosso: il gol | Stellone deve trovare nuove soluzioni

  1. Caro direttore…a) nessuno chiede spettacolo, bensì autorità nel condurre una partita: i gol non vengono sicuramente per la poca lucidità e varietà delle soluzione offensive, ma non c’è sicuramente speranza di vederne alcuno se la metalità è quella sparagnina di “campare tutta la partita” su un golletto che, se ripreso, avrebbe rischiato di essere annullato dalla rimonta di un Venezia caparbio e mai domo. Da cui..b) abbiamo difeso il vantaggio senza troppi patemi??? Rajlovic e Bellusci difensori invalicabili???..Ma le abbiamo contate le parate di Pomini?? Lo abbiamo visto quanti palloni pericolosi in area sono riusciti a mettere i lagunari?? E quale imbarazzante disagio hanno i nostri difensori quando arrivano le palle alte, soprattutto tagliate dalla trequarti?? Per non parlare poi della quantità di cross che liberamente concedono Rispoli e Alesaami…
    Questa non è squadra che si può concedere di aspettare gli avversari e colpire in ripartenza (anche perchè le ripartenze sono nel 90% dei casi infruttuose..). Se giochiamo così anche col Frosinone, che ha organizzazione qualità anche superiori al Venzia, allora è meglio che di Pomini..ce ne mettiamo 3 in porta!!

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