Palermo, settebello e scopa. E per riprenderlo serve il drone. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE

La settimana è stata difficile. Tutti a dire che finora abbiamo incontrato solo squadre scarse e con il Biancavilla è tutta un’altra storia. Il Biancavilla ci ha buttato fuori dalla coppa Italia. A Biancavilla tutti i bambini sono bravi come Ronaldo. Nel Biancavilla gioca un cugino di terzo grado di Pelé. Insomma ci sediamo convinti che il Biancavilla sia come il real Madrid ma fortunatamente la maglia degli etnei ci rasserena, perché sono vestiti tutti da canarini pronti per il carnevale di Acireale.  La squadra etnea ha scelto come allenatore Beppe Mascara, sperando che la legge dell’ex si applichi anche alla panchina e non solo al campo. Pare che il precedente allenatore si sia rifiutato di fare giocare il nipote del presidente e quest’ultimo voleva evitare camurrie alla cena di Natale e lo ha esonerato.

La partita si mette male dopo 18 secondi, mentre ancora il cameraman cercava di capire se il tasto della luminosità e quello del contrasto fossero invertiti. Segna Crivello su autogol ma stavolta nessuna dedica alla nonna che non è potuta venire per il divieto della Questura alla trasferta dei palermitani. La telecamera ad altezza genitali dei giocatori crea un effetto “straniamento” degno di un film in concorso al festival di Cannes, sezione film cecoslovacchi. Ma ci importa poco perché mentre cerchiamo un farmaco anti vertigini il Palermo pareggia con Ricciardo!

Neanche passano due minuti e raddoppia Santana!! Dopo 5 minuti già tre gol e calcio spettacolo a livello “Sunday League”! Pubblico in delirio con apprezzamenti continuati anche da un cane che abbaia direttamente nel microfono del telecronista. Al 15’ decidiamo di aprire una bottiglia di Oban 14 e ubriacarci, per dare un senso compiuto all’effetto delle immagini e delle inquadrature sul nostro cervello. Dopo cinque minuti siamo evidentemente ubriachi perché vediamo uno del Biancavilla prendere la traversa con una rovesciata ed è chiaro che non sono gesti tecnici permessi in questa categoria.

Il Biancavilla continua a pressare e a rendersi pericoloso e anche quelli del Palermo sembrano ubriachi. Ogni azione del Biancavilla sembra pericolosa perché dall’inquadratura non si capisce assolutamente nulla e ci dobbiamo fidare del telecronista che però è un tipo chiaramente ansioso e urla a ogni cross come se fosse gol. Il primo tempo si chiude con il Palermo che soffre, non gioca e si fa vedere solo in contropiede mentre il Biancavilla gioca meglio e attacca. Non ne siamo sicuri perché non si capisce nulla e siamo ubriachi. Ma siccome vinciamo chi se ne frega?

Il secondo tempo si apre all’insegna del maggiore equilibrio ma non a bordo campo, dove il cameraman continua a ondeggiare come se fosse sulla tolda del Titanic già colpito dall’iceberg. Dobbiamo aspettare il 64’ perché ci sia una emozione vera con Pelagotti che prima mette in angolo una palla senza motivo e subito dopo fa un vero miracolo salvando il risultato. Torniamo a dormire sereni cercando di smaltire la sbornia che ci fa vedere addirittura Sforzini e Ricciardo insieme come se giocassimo alla playstation.

Già il Palermo palla a terra non ne teneva mai, ma con questa mossa praticamente il cameraman deve chiedere l’intervento di un drone per capire dove si trova il pallone. L’esperimento delle due punte alte e grosse dura poco perché Pergolizzi si “pitrunìa” facendo entrare Accardi per Ricciardo e i minuti cominciano a scorrere più lenti. Arriva anche l’ansia tipica del finale fuori casa aggravata dall’arbitro che decide di dare venti minuti di recupero, forse perché non vuole rientrare a casa a Roma per dissapori con la moglie. Insomma il Palermo fuori casa sarà anche bello come i vostri cronitifosi in costume adamitico, ma la realtà è che vince comunque e vola a punteggio pieno tentando il primo allungo della stagione sull’Acireale e sul Licata, entrambi sconfitti. Brutti, sporchi e sempre vincenti! Forza Palermo!

BIANCAVILLA – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS

Pelagotti 8: Viene superato solo su autogol, poi para tutto. O almeno così ci sembra. In alternativa c’è sempre la traversa. The wall.

Doda 6: Ci sembra quello che soffre di più ma alla fine, di riffa o di raffa, se la cava. Furbo.

Lancini 6,5: In difesa ci sembra quello che se la cava meglio. Ma ovviamente ci siamo andati ad intuito. Presente.

Crivello 6: Un autogol indecoroso ma si fa ampiamente perdonare dando battaglia su ogni mischia. Cazzuto.

Vaccaro 6: Una buona prestazione. A sentimento.

(dal 31′ s.t. Accardi) s.v.:

Langella 6: Tanta corsa e troppo nervosismo. Carmati curò.

(dal 14′ s.t. Kraja): s.v.

Martin 7: Sulla mediana del Palermo ci sembra il migliore. Ma forse perché è biondo e si riconosce meglio. E comunque la sua punizione telecomandata è da manuale. Balistico.

Martinelli 6: La sufficienza se la merita. Non chiedeteci perché. Miracolato.

(dal 43′ s.t. Ficarrotta) s.v.:

Santana 7: Il gol della vittoria merita il sette. Per il resto ci sembra sfiancato. Ma che ci frega ? Utilitarista.

(dal 20′ s.t. Sforzini) 6: Ci piace perché è talmente grosso che terrorizza gli avversari. Armadio.

Ricciardo 8: Un gol, una finta che vale un assist e una guerra senza paura su tutto il fronte d’attacco che lo esalta e ci esalta. Novello Toni.

Felici 6: Va troppo veloce e le telecamere anni ’80 usate a Biancavilla non riescono a riprenderlo. Anche per lui sufficienza sulla fiducia. Promosso.

Pergolizzi 7: Sette vittorie di fila, fuga in classifica e anche quando non gioca bene il Palermo vince dimostrando uno strapotere assoluto sul campionato. Il merito non può che essere anche e soprattutto del mister. Settebello.

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20 thoughts on “Palermo, settebello e scopa. E per riprenderlo serve il drone. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Tutti a lamentarsi della divisa del Palermo. Ma che dovrebbero dire i tifosi del Biancavilla ? Canarini arlecchino: maglietta di una marca, calzoncini di un’altra (la stessa del Palermo) e divisa del portiere di una terza. Per il resto, abbiamo sofferto un po’ troppo. Credo che la squadra sarebbe perfetta con un medianaccio alla Vailati capace di dare fastidio agli avversari quando ci si deve difendere. Ancora una volta il migliore degli avversari è stato l’esterno sinistro. Solo un caso o copriamo poco da quella parte ? Ma sì, ma chissenefrega ? Sette partite sette vittorie; alla facciazza dei nemici della contentezza e di chi so io.

  2. NUOVA ONDA. Camera a mano, stile scapigliato e in prima persona. Attori sconosciuti, la luce è quella che c’è, le attrezzature inesistenti, colori a caso. Geniale, in contrapposizione alle decine di telecamere Sky, alle immagini costruite e dolcificate in HD, delle partite di Serie A. E’ una rivoluzione, paragonabile al  cinema della ‘Novelle Vague”, è infatti  una ‘nuova onda’, un’onda che va e che viene, grazie anche a tecniche innovative in fase di montaggio. In tutto questo, il solito happy ending stona un po’, rischia il cliché, ovvero quanto vuole, nelle intenzioni, fortemente contestare. 

    1. non hai notato il “montaggio analogico” e “l’occhio della madre”… il MaestroSergej Michajlovič Ėjzenštejn ne sarebbe compiaciuto.

  3. Interessante questa chiave di lettura centrata sulla ripresa televisiva.
    Di una cosa sono certo, però: tutto questo non assomiglia molto ad una partita di calcio.
    Campo ridotto, rimbalzi falsati dal sintetico, tecnica approssimativa e gara di lanci alla viva il parroco!
    Speriamo di lasciare presto questi inferi.

    1. l’arbitro lo ha detto subito ai capitani, fare la sponda con il muretto del campo non vale. però potevano scegliere se battere i calci d’angolo o ogni 4 un rigore 😀 😀

  4. @Furio. E’ morto Eisenstein. Non può più compiacersi di nulla. Invece è vivo, e in perfetta forma, il suo più feroce critico (e al tempo stesso propagatore), l’immortale ragioniere Ugo Fantozzi. Un grande, pavido ma solo fino ad un certo punto (perché quando ci vuole ci vuole). Memorabili i guizzi che ne riscattano in pieno l’esistenza. Immagino che di fronte ad una così numerosa platea rosanero (colori in fieri) plaudente e persino commossa, non esiterebbe ad intervenire, anche prepotentemente. Per dichiarare, con lucida sintesi, che questa Serie D, tanto evocata e desiderata, non è altro che una cagata pazzesca.

    1. e le riprese di ieri cosa erano? 😀

      PS so che è defunto il Maestro infatti ebbi a scrivere “ne sarebbe compiaciuto.” 😀

    1. “se Gesù dovesse ascoltare il tuo parlare, ne sarebbe compiaciuto? I tuoi discorsi danno gloria a Dio ed edificano la fratellanza?” serve la fonte? Gesù è ancora vivo? 😀 😀
      una ” ripassatina” ogni tanto servirebbe 😉

      1. “Se fosse stata in realtà non più che
        uno schermo, né egli se ne sarebbe compiaciuto” (altro esempio ma laico 😀 :D)
        ALFONSO BERTOLDI ^ ^
        PROSE CRITICHE DI
        STORIA E D’ARTE
        In Firenze, G. C. Sansoni, Editore – 1900

    2. proprio perchè “condizionale” evince che si tratti di un qualcosa non realmente realizzata. un po’ la sintesi pink-floydiana ( 😀 ) del “wish you were here” . Sarebbe bello che fossimo in champions league 😉

      1. divertente questo scambio..complimenti…fate da buon contraltare ai nostri ironici pagellari…..furio una domanda: per chi e’ ateo il condizionale presente di fonte biblica vale lo stesso?

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