Palermo, sorridi: sei su… “Scherzi a parte”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

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Si gioca sotto una cappa d’umidità e un cielo grigio più adatti ad una delle nostre trasferte ludico-alcolico-lavorative nel Regno Unito che a un sabato allo stadio. Neanche un the caldo davanti al camino ci ispira perché ci crea problemi di irritazione al colon e, sopratutto, preferiamo il whisky, e allora ci accomodiamo ansiosi per l’ennesima avventura in rosanero. Palermo ad una sola punta, Nestorosvki, come vuole Zamparini, con Coronado dietro a provare ad inventare assist e dribbling. A centrocampo c’è Gnahoré, sulle fasce ci sono i titolari e in difesa manca il solo Rajkovic perché lo scotch che gli teneva insieme le gambe si è rotto.

Il copione dell’inizio partita è il solito: il Palermo tiene palla e gli avversari si difendono. Trovare un varco è più complicato che formare un governo e il tempo scorre veloce senza nessun conteggio con le mani da parte di Berlusconi. Al 20′ prima azione degna di nota: Jajalo sfiora il palo da posizione ravvicinata dopo che Coronado viene buttato a terra con un contatto quantomeno dubbio. L’arbitro si mostra… sensibile e non fischia il rigore per noi, considerando anche l’età dei giocatori in campo e la partita d’andata. Dopo due minuti altra grande prova dell’arbitro che si mostra un vero assistente sociale, annullando per fuorigioco un gol della Cremonese con dinamica simile a quella di Parma. Infarto per noi e si continua.

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Dopo 25 minuti l’unica certezza è che il Palermo gioca male, la Cremonese comincia a crederci e noi a pregare la Santuzza. Nonostante un tiro alto di Gnahoré e un tiro di destro di Aleesami che sfiora il palo, il Palermo continua a giocare con la stessa verve di una ottuagenaria in visita a San Giovanni Rotondo in pieno agosto. Quando già sta per finire il primo tempo tiriamo fuori il calendario per i playoff che finora non avevamo mai consultato e Gnahoré sfiora il gol con un tiro da fuori che ci restituisce un filo di speranza e ci fa rinfoderare la fiaschetta con il Manhattan.

Il Palermo rientra con un minimo di grinta in più e al 3’ il fratello bravo di Ujkani fa una gran parata, salvando un tiro sotto la traversa di Murawski. Ovviamente nulla di tutto questo il portiere kosovaro aveva mai mostrato nei suoi anni tristi e bui in maglia rosa. Al 7′ Nestorosvki pesca Gnahoré che, solo in mezzo all’area e pressato dagli avversari, tira in tribuna e si porta appresso pure una zolla di campo causando l’espulsione di Tedino, forse amareggiato per la poca cura mostrata nei confronti del campo erboso. Al 15’, quando già il Frosinone ci ha superato in classifica e la fiaschetta con l’alcol è vuota, Rispoli, dopo una batti e ribatti davanti all’area, tira una sassata che Ujkani non trattiene. Coronado arriva e segna!

TEDINO ESONERATO… DAI TIFOSI

La Cremonese si lancia all’arrembaggio e il Palermo non reagisce. Anzi, come al solito, comincia ad arretrare fino a quando non gli comunicano che dopo c’è… l’ippodromo. La prima sostituzione la dice lunga sul coraggio di Tedino e l’epilogo del match. Accardi prende il posto di Jajalo infortunato andando a giocare al posto di Dawidowicz che va a centrocampo per randellare. Comunichiamo agli avversari ufficialmente che ci stiamo cacando in mano e quindi, dopo l’ingresso di La Gumina per Nestorosvki, la Cremonese segna meritando ampiamente il pareggio. A due minuti dalla fine entra anche Trajkovski per provare a raddrizzare la barca in pieno recupero ma il Palermo non segna. Ci pensa però la Santuzza a darci una mano e lo Spezia pareggia a Frosinone consegnandoci di nuovo un secondo posto tanto insperato quanto immeritato.

Il Palermo spreca l’ennesima occasione per mettere un po’ di spazio fra sé e le avversarie: Siamo lenti, senza gioco e in balia di qualsiasi avversario. A questo punto tiriamo di nuovo fuori le date dei playoff e ci attacchiamo solo alla benevolenza della Santuzza. Ma siamo anche più che consapevoli che non basta. Non abbiamo il passo per andare in serie A e l’allenatore ci sembra francamente del tutto inadeguato al momento drammatico. Ci vuole una grinta da leoni per rimettere in sesto la baracca e Tedino ci sembra uno che si spaventa pure della sua ombra al buio. Ne abbiamo già sbagliate troppe e siamo ancora lì: Approfittiamone!

RISPOLI: “SIAMO DELUSI”

Pomini 6 – Prende due gol in fuorigioco e deve ringraziare l’arbitro per la sensibilità, anche perché non è più un ragazzino. Buffon.

Dawidowicz 5 – In difesa fa il suo senza brillare ma a centrocampo dà il peggio di sé perché non difende bene e sbaglia qualche passaggio di troppo. Confuso.

Struna 5,5. – Non ricordiamo errori particolari ma ci pare più lento del solito a fare girare palla. Nel finale sfiora il gol con un bel colpo di testa quando Tedino lo sposta centravanti fisso. Quasi bomber. 

Szyminski 5 – Nel secondo tempo prova a tenere botta ma non è lucido come dovrebbe. Con la palla al piede è più incerto di una debuttante al ballo della scuola. E anche sulla azione del gol ci sembra che stia pensando ai fatti suoi. Inconcludente.

Rispoli 6,5 – Non sfonda quasi mai e i suoi cross sono quelli dei giorni peggiori. La corsa però non si può discutere e propizia il gol con una bomba che piega le mani a Ujkani. Artigliere.

Murawski 6,5 – È sicuramente uno dei migliori del centrocampo per dinamismo e voglia. Cerca il tiro da fuori spesso e non molla mai gli avversari. Taddarita.

PALERMO – CREMONESE, GLI HIGHLIGHTS

Jajalo 6 – Non ripete le belle prestazioni delle ultime giornate e si esibisce in un paio di passaggi nel nulla, degni di una puntata di “Scherzi a parte”. Quando esce però si vede la differenza di manovra. Rimpianto.

Gnahoré 6 – Avrebbe meritato di più se non fosse stato per gli errori in fase offensiva. Uno sopratutto ci fa bestemmiare in ivoriano, così ci capisce. Ci sembra comunque uno di quelli a cui non si può mai rinunciare perché corre, imposta e tampona senza sosta. Hot wheels.

Aleesami 3,5 – Si gioca sempre dal suo lato ma non capiamo il perché. Lento, impacciato e senza grinta, sembra un lungodegente di Villa Sofia. Ricoveratelo.

Coronado 7,5 – È l’unica speranza del Palermo e deve marcare anche le bandierine del calcio d’angolo per riuscire a creare una mezza occasione. Predica spesso nel deserto e quindi deve pure fare il gol lui. Di testa per di più e già questo la dice lunga. Pentole e coperchi. 

Nestorovski 5 – Si, è da solo, il Palermo non ha gioco e non gli arriva un pallone. Ma noi abbiamo terminato la pazienza e sopratutto ci sembra un cadavere. Ex bomber. 

TEDINO: “PUNTI BUTTATI”

Tedino 2 – Mancano 7 partite alla fine e il Palermo non ha una pallida idea di gioco. È probabile che la formazione iniziale gliela detti Zamparini ma, a questo punto, sarebbe opportuno gli desse consigli anche sui cambi perché pensa solo a difendersi e ha la mentalità del giapponese nella giungla, che si sente assediato anche dopo la fine della guerra. È in confusione perenne e non ha la personalità che serve per affrontare questo finale di campionato. Aridatece Ezio Sella!

LE PAGELLE IRONICHE DI PALERMO – PESCARA

LE PAGELLE IRONICHE DI PARMA – PALERMO


1 thought on “Palermo, sorridi: sei su… “Scherzi a parte”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

  1. Riflessioni: punti persi per colpa di Tedino: statisticamente quando giocano insieme i polacchi Palermo ha sempre pareggiato – sono bravi, ma a difendere e non ad attaccare, Palermo è una bella squadra a livello individuale per la serie B, ma ha i suoi equilibri, e l’allenatore non sempre è stato capace di trovarli. Nestorovski arrivato come uno dell’aria di rigore e con tanti gol, qui è diventato bravo anche a difendere, ma ha perso la sua caratteristica particolare cioè segnare, perchè arriva sempre stanco o gioca sempre lontano dall’aria di rigore, e Palermo se gioca con una punta non se lo può permettere, La Gumina ancora acerbo gioca di più in area di rigore e ha più possibilità di segnare. Gnahoré ottimo elemento, ma poco concreto spesso, gioca con la testa abbassata, non “vede” Rispoli che si sgancia, ma passa quasi sempre la palla a centro dimenticando che Palermo ha come il suo punto di forza negli esterni, ala fine Rispoli si innervosiste e rende meno che di solito. Chochev per esempio ha segnato 4 gol, perchè ha i tempi giusti di inserimento nell’area di rigore avversaria e la freddezza che mancano a Murawski e Gnahoré. Se l’allenatore inserisse Dawidowicz a centrocampo per sostituire Jajalo e Trajkovski (bravo) ma non per un tipo di gioco come quello di Palermo, dimenticando che in tutta la rosa abbiamo anche un Moreo che è l’unico che prende la palla con la testa in area di rigore, per me sta sbagliando tutto ed è unico colpevole dei punti che continuiamo a perdere per andare in serie A

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